COORDINAMENTO TECNICO PER
LA PREVENZIONE DEGLI
ASSESSORATI ALLA SANITA’
DELLE REGIONI E PROVINCE
AUTONOME DI TRENTO E
BOLZANO
Decreto Legislativo
n.
626/94
D O C U M E N T O N. 15
LINEE GUIDA SU TITOLO
VII
Protezione
da agenti
cancerogeni
Versione
definitiva approvata il 16/07/1996
dalle Regioni
e Province autonome
di Trento e
Bolzano e dagli Istituti centrali.
Aggiornata al 15 Aprile
1998
______________________________________
Regione referente:
Piemonte
1.
AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL TITOLO VII DEL D.Lgs N. 626/94
1.1
Definizioni di
cancerogeno
Sono molte le sostanze, i preparati, le miscele, le lavorazioni, le esposizioni che possono essere comprese in una definizione di cancerogeno.
In
questa linea guida si rimanda al recepimento della norma comunitaria, e quindi
alla definizione dell’art. 61 e al suo meccanismo di aggiornamento dell’art. 72;
si estende l’informazione anche alla fonte più autorevole in materia, l’Agenzia
Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione, perché l’utilità di una
linea guida sta proprio nella capacità di fornire indicazioni complessive, ed il
medico competente ed il responsabile del Servizio prevenzione e protezione, che
partecipano alla valutazione ex art. 4 del D.Lgs 626/94, non possono prescindere
dal considerare il problema nella sua completezza.
1.1.1
Art. 61
L’Allegato 1 del presente elaborato elenca le sostanze alle quali la
Direttiva 67/548/CEE (contenente l’Allegato I con la lista delle sostanze giunto
al 23° adeguamento - 1997) attribuisce la menzione R 45 “può provocare il
cancro” o R 49 “può provocare il cancro per inalazione”.
Ad
esse sono da aggiungere le sostanze, preparati e processi di cui all’Allegato
VIII del D.Lgs 626/94 nonché‚ una sostanza o preparato prodotti durante un
processo previsto all’Allegato VIII stesso.
1.1.2
Art. 72
L’Allegato 2 elenca le sostanze ed i processi produttivi, non inclusi
nell’Allegato 1, allocati, fino al giugno 1995, da parte della Commissione
Consultiva Tossicologica Nazionale (CCTN) nelle proprie categorie 1 e 2, la cui
definizione si sovrappone a quelle corrispondenti della CEE.
Gli
agenti inclusi nell’Allegato 2 comprendono:
·
sostanze oggetto di una
valutazione più “severa” da parte della CCTN rispetto alla
CEE,
·
sostanze non ancora prese
in considerazione da parte della CEE,
·
gruppi di sostanze
chimicamente affini, valutate dalla CCTN nel loro complesso,
·
attività produttive
associate ad un aumentato rischio di cancro [vedi successivo punto
1.1.3].
1.1.3
Art. 4
Alcune agenzie nazionali e internazionali (come CCTN e IARC) hanno
valutato l’evidenza di causalità di associazioni tra cancro e attività o
mansioni lavorative, in circostanze in cui non era identificabile uno specifico
cancerogeno.
I
processi industriali pertinenti non sono necessariamente omogenei nel tempo e
nello spazio, per cui alla stessa mansione o attività produttiva possono
corrispondere esposizioni diverse [e quindi rischi di entità diversi, anche
radicalmente]. Valutazioni di fattori di rischio definiti come occupazioni e/o
attività produttive, nel presente documento sono indicate negli allegati 2bis e
6.
Operativamente (almeno nelle occasioni indicate nell’Allegato 2, alle
quali si applica l’art. 4 del D.Lgs 626/94), si suggerisce che:
·
da parte del medico
competente venga analizzato il ciclo produttivo con particolare attenzione
all’utilizzo o alla formazione di cancerogeni come da definizione data nell’art.
61 del D.Lgs 626/94;
·
se non è possibile
definire una più adeguata categoria di “esposti”, gli addetti siano inclusi in
un’apposita sezione del registro degli esposti;
·
nell’informazione rivolta
ai lavoratori si dia spiegazione dei motivi di incertezza sull’effettiva
esistenza di un rischio.
1.2
Matrici
L’Allegato 3 consiste in una matrice tesa a indicare, per ciascun
cancerogeno, i più noti utilizzi e la tipologia delle pertinenti aziende.
L’uso
della matrice per identificare le priorità richiede cautela: data la varietà di
utilizzi di molte sostanze, essa non può in nessun modo essere considerata
esaustiva. E’ opportuno quindi, ove possibile, verificarne l’applicabilità a
situazioni locali, ed integrarne il contenuto con informazioni disponibili in
loco.
Nota: è stato mantenuto il termine CEE quando si fa riferimento ad atti ufficiali nella cui intestazione compariva il termine CEE; è stato invece usato il termine UE sia quando si definisce la struttura che adesso è denominata UE, sia quando ci si riferisce ad atti ufficiali assunti dopo il cambiamento di denominazione da CEE a UE e nella cui intestazione quindi compare il termine UE.
2.
RISCHI CHIMICI DI
CANCEROGENICITÀ NELL’AMBIENTE DI LAVORO DIVERSI DALL’AMBITO DI APPLICAZIONE DEL
TITOLO VII DEL D.Lgs 626/94 (per quanto
riguarda il rischio derivante dalle radiazioni ionizzanti si rimanda al D.Lgs
17/03/1995 n. 230)
2.1
Sostanze per le quali esiste una
legislazione ad hoc
Benzene, CVM, asbesto, ammine aromatiche
[Riferimenti
legislativi: Legge 245/63, DPR 962/82, D.Lgs 277/91 capo III, D.Lgs 77/92 ,
Circolari del Ministero del Lavoro 46/79 e 61/81]
Per
quanto concerne il benzene si ricorda che rientra nel 19° adeguamento
dell’Allegato I della direttiva 67/548/CEE [all. 1 n. 47], e quindi
nell’applicazione del Titolo VII del D.Lgs 626/94.
2.2 Operativamente, è
ragionevole escludere dall’ambito di applicazione del titolo VII del D.Lgs
626/94 l’esposizione a sostanze corrispondenti alla definizione di cancerogeno,
ma presenti come impurità in concentrazione inferiore allo 0.1 %.
D’altronde la stessa Comunità Europea definisce dei limiti che,
prescindendo dalla natura chimica della sostanza, tengono conto esclusivamente
della classe di cancerogenesi di appartenenza, e indica un limite dello 0.1% in
peso per i cancerogeni di categoria 1 e 2 (T; R 45 o R 49), ed un limite dell’1%
per i cancerogeni di categoria 3 (Xn; R 40).
Dove
tali impurità possono esistere, è quindi opportuno documentarne la
concentrazione e verificarne la congruenza con questi
limiti.
2.3
Farmaci
A
tutt’oggi, la Comunità Europea non ha attribuito la menzione R 45 o R 49 a
sostanze utilizzate come medicamenti, un certo numero dei quali sono
cancerogeni, ivi compresi quelli usati nella terapia del cancro.
Formalmente quindi le esposizioni professionali a queste sostanze (da
parte di operatori sanitari, dipendenti di ditte farmaceutiche che le producono,
ricercatori) esulano dall’ambito coperto dal D.Lgs 626/94. Inoltre, per queste
sostanze, gli effetti postulati, a parità di esposizione, comprendono anche
quelli teratogeni ed abortigeni.
Risulta peraltro che in sede ministeriale è in elaborazione una normativa
riguardante i farmaci antiblastici ed i lavoratori che li utilizzano. Ad essa si
rimanda per le necessarie interrelazioni.
2.4 Sostanze
corredate di evidenze scientifiche di cancerogenicità meno convincenti di quelle
corrispondenti alla prescrizione dell’etichettatura con la dizione R 45 o R 49,
sono dalla Comunità Europea classificate come categoria 3 di cancerogenicità.
Per esse la U.E. prescrive l’etichetta R 40 “Può provocare effetti
irreversibili”.
La
categoria 3 di cancerogenicità viene così definita:
sostanze
da considerare con sospetto per i possibili effetti cancerogeni sull’uomo, sulle
quali però non sono disponibili informazioni sufficienti per procedere ad una
valutazione completa. Alcune prove sono state ottenute da opportuni studi su
animali, non bastano però per classificare la sostanza nella categoria
2.
Pur
essendo queste sostanze escluse dall’ambito di applicazione del D.Lgs 626/94, si
ritiene utile elencarle in Allegato 4.
2.5 Si tenga
presente che agenzie nazionali e internazionali deputate alla valutazione di
rischi di cancerogenicità ambientale utilizzano criteri eterogenei, sia per la
selezione delle sostanze ed esposizioni da valutare, sia nella valutazione
stessa. Tra l’altro la IARC ha
valutato - rispetto alla CCTN - un maggiore numero di circostanze di esposizione
definite come mansioni o attività produttiva (vedi par. 1.1.3.) e/o processi
tecnologici.
Gli
Allegati 5 e 6 riportano rispettivamente sostanze e processi produttivi
giudicati dalla IARC come corredati di “sufficiente evidenza di cancerogenicità
per l’uomo” (gruppo 1) e “probabilmente cancerogeni per l’uomo” (gruppo 2A), non
inclusi negli allegati 1 e 2.
3.
CENSIMENTO DELLE
ESPOSIZIONI A CANCEROGENI
3.1 Si propone che i Servizi di prevenzione e
vigilanza delle Aziende Usl censiscano le unità produttive ove sono manipolate
sostanze o preparati corrispondenti alla definizione di cancerogeno secondo il
D.Lgs 626/94.
3.2 In questa opera, le aziende nel
territorio dell’Azienda Usl potranno essere identificate attraverso l’archivio
delle aziende che l’INAIL (a norma del D.Lgs 517/93) fornirà alle Aziende Usl
tramite l’ISPESL. Quelle a potenziale presenza di cancerogeno possono quindi
essere identificate con l’utilizzo delle matrici sostanza/lavorazione di cui
all’Allegato 3, integrate con informazioni ottenibili in loco.
3.3 Si dovranno creare banche dati (a
copertura all’incirca regionale) relative alle modifiche dei cicli tecnologici e
bonifiche, collegate con l’ “Archivio Nazionale delle Soluzioni” dell’ISPESL.
Tali banche dati, come ogni sistema informativo di una certa dimensione,
dovranno avere una sede fisica ben definita, un responsabile e dovranno essere
fornite di personale adeguatamente formato, in numero sufficiente per le
esigenze che si creeranno.
3.4 L’efficacia delle azioni mirate al
controllo dell’esposizione a sostanze cancerogene presuppone l’istituzione di un
sistema informativo complesso, possibilmente centralizzato a livello regionale,
che preveda di acquisire conoscenze in ordine a:
·
i cicli produttivi e le
rispettive variabili tecnologiche in grado di variare l’esposizione
professionale;
·
la verifica dei risultati
conseguiti in termini di riduzione dell’esposizione e/o del numero di
esposti;
·
la valutazione
dell’efficacia degli interventi espressa in termini di rischio attribuibile alla
specifica esposizione intesa sia come singola sostanza, sia come classe di
sostanze o ciclo produttivo.
Inoltre si dovrà predisporre un programma di archiviazione uguale per
tutti i Servizi finalizzato al linkage con altri archivi (di mortalità o di
patologia).
4.
VALUTAZIONE
DELL’ESPOSIZIONE/RISCHIO
4.1 Diversamente da quanto previsto per gli
altri agenti nocivi trattati, il D.Lgs 626/94 non richiede per i cancerogeni, da
parte del datore di lavoro, una valutazione del rischio, cioè la stima della
“probabilità che - per una data esposizione - si verifichi un dato effetto”,
bensì una valutazione dell’esposizione.
Infatti i modelli matematici oggi disponibili per la stima del rischio
sono molteplici, si basano su assunzioni biologiche diverse (e non sempre
verificabili) e possono portare a risultati discrepanti. Per molti cancerogeni,
inoltre, è verosimile che non esista una soglia di esposizione corrispondente ad
un rischio “zero”.
4.2 Viene richiesta invece dal D.Lgs 626/94
la valutazione dell’esposizione, i cui obbiettivi sono:
·
giudicare se la
concentrazione di cancerogeni, nell’ambiente di lavoro e nei materiali con cui
vengono a contatto i lavoratori, corrisponde al minimo tecnicamente
raggiungibile. Ove ciò non sia il caso, è necessario porre in opera
sollecitamente misure di bonifica: a questo scopo può essere utile la banca dati
di cui al punto 3.3 (insieme ad altre informazioni disponibili nella letteratura
tecnologica specializzata);
·
identificare gli esposti,
indipendentemente dall’entità dell’esposizione e dalla posta o meno in opera di
misure di bonifica ambientale: i lavoratori esposti vengono iscritti nel
registro di cui all’articolo 70.
4.3 Per la valutazione dell’esposizione,
possono essere utili indicatori di assorbimento (misure di dose interna /
monitoraggio biologico), ma non indicatori di effetti
precoci.
4.4
La
valutazione dell’esposizione avviene secondo la procedura indicata all’art. 63
del D.Lgs 626/94 (erroneamente intitolato “Valutazione del
rischio”).
Le
stime devono essere corredate - in un dettaglio che ne consenta una lettura
critica - dalle modalità di campionamento e dai metodi analitici utilizzati.
Indicazioni analoghe valgono per le misure di dose
interna.
4.5 Da parte delle Regioni si dovranno
identificare “Centri di riferimento” per le problematiche analitiche relative al
monitoraggio ambientale e biologico. In prima istanza, si potrà anche fare
ricorso al repertorio delle metodiche analitiche, in derivazione da quello del
NIOSH, di cui all’Allegato 7.
4.6 Ove sia necessario definire criteri di
programmazione nel tempo della prevenzione dei rischi di cancerogenicità in
ambiente di lavoro, è opportuno considerare in primo luogo il numero degli
esposti.
Distinzioni basate invece sulla forza dell’evidenza scientifica di
cancerogenicità (ad es. tra categorie 1 e 2 della CEE) possono esprimere solo
una diversa facilità di conduzione di uno studio epidemiologico, piuttosto che
una diversa gravità del problema ambientale.
Analogamente, un criterio che si basi sulle stime di potenza cancerogena
è infido: a prescindere dal fatto che tali stime si basano su assunzioni
biologiche la cui valenza è non necessariamente universale, il criterio
prescinde completamente dall’entità
dell’esposizione.
5. IDENTIFICAZIONE DI
SOGGETTI IPERSUSCETTIBILI
5.1 Eventuali proposte di screening per
identificare “quelle categorie di lavoratori per i quali l’esposizione a taluni
agenti cancerogeni presenta rischi particolarmente elevati” (articolo 64,
lettera i) vanno considerate con estrema cautela, sia che si alluda a una
ipersuscettibilità acquisita (ad es. i fumatori), sia che si alluda a una
ipersuscettibilità genetica, spesso ignota al portatore.
Di
volta in volta è necessario stimare la misura in cui il rischio è più elevato
per gli ipersuscettibili. Nel caso di ipersuscettibilità legata a polimorfismi
metabolici, il polimorfismo non è un fattore di rischio come tale, ma agisce
solo in presenza del cancerogeno: va da sé che il numero di tumori prevenibili
eliminando l’esposizione sarà comunque superiore a quelli prevenibili
selezionando e allontanando i soggetti “più
suscettibili”.
5.2 Nel rispetto del principio che
l’esposizione a cancerogeni deve comunque essere tenuta al più basso livello
possibile, è ragionevole identificare alcune situazioni (verosimilmente poche)
in cui particolari condizioni patologiche individuali sconsiglino comunque una
esposizione a quantitativi, ancorché minimi, di cancerogeni nell’ambiente di
lavoro.
6. SORVEGLIANZA
SANITARIA
6.1 Per nessun tipo di tumore alla cui
eziologia possono contribuire esposizioni professionali sono disponibili
test adeguati per essere utilizzati in programmi di screening per la diagnosi
precoce, rivolti a soggetti asintomatici.
Infatti, in medicina del lavoro, per nessuno di tali programmi è
documentata o suggerita una efficacia, intesa a modificare in meglio la storia
naturale della malattia.
Gli
screening di citologia urinaria previsti dalle Circolari del Ministero del
Lavoro n. 61/1979 e 46/1981 per gli esposti ad ammine aromatiche non sono
mai stati oggetto di alcuna
valutazione: di adeguatezza, partecipazione, efficienza ed
efficacia.
In
linea di principio, i medici competenti vanno scoraggiati dal porre in opera
qualsiasi intervento di screening
per la diagnosi precoce dei tumori, rivolto a soggetti
asintomatici.
Possono invece essere incoraggiati (se si verificassero gli adeguati
presupposti scientifici e logistici) a partecipare a ricerche per la valutazione dell’efficacia
di nuove proposte di screening.
6.2 L’offerta routinaria di “test per effetti
biologici precoci” (ad esempio per le “aberrazioni cromosomiche”) è parimenti da
evitare, e per diversi motivi.
Da un
lato, la predittività di tali effetti per la successiva comparsa di un cancro è
tuttora oggetto di discussione.
Dall’altro, questi test non si prestano in alcun modo ad essere un
surrogato della stima dell’esposizione.
Inoltre, tanto per individui quanto per gruppi di lavoratori che si
discostino da ciò che viene considerato “norma”, è estremamente difficile darsi
criteri per attribuire o meno tale deviazione a specifici agenti presenti
nell’ambiente di lavoro.
Nel
caso di esposizioni inconsuete causate da incidenti, ricerche epidemiologiche
che fanno uso di questi test, ancorché a significato biologico incerto, possono
essere informativi per riconoscere qualche effetto dell’incidente.
In
ogni caso un risultato “negativo” con i test utilizzati non consente in alcun
modo di escludere che vi siano stati effetti di altro
genere.
6.3 Nonostante tutte le considerazioni sopra
esposte, ci troviamo comunque di fronte ad un vincolo normativo che impone la
sorveglianza sanitaria sui lavoratori esposti a
cancerogeni.
Le
indicazioni che possono essere fornite sono le
seguenti:
1.
il controllo sanitario,
completo di indagine anamnestica accurata e di esame clinico, particolarmente
mirato sugli organi bersaglio, se noti, del cancerogeno cui il lavoratore è
esposto, va effettuato almeno una volta all'anno;
2.
la visita medica potrà, se
ritenuto necessario, essere integrata da accertamenti
complementari;
3.
in occasione di tale
controllo sarà rinnovata ai lavoratori l'informazione sul significato e sui
limiti della sorveglianza sanitaria stessa, sui fattori favorenti l'instaurarsi
della malattia, sul riconoscimento precoce dei sintomi ad essa riferibili, sul
corretto uso dei mezzi di protezione personale, sulle corrette procedure di
lavoro, ecc.
Questo terzo elemento è a nostro avviso il più pregnante dal punto di
vista delle reali ricadute in termini di efficacia
preventiva.
7. REGISTRI
7.1 Per sua definizione, un registro è
qualcosa di più e di diverso rispetto a una raccolta di schede.
Un
registro - cartaceo o computerizzato - è un archivio dotato di una propria
unitarietà (e quindi materialmente “indivisibile”, diversamente da quello che
può essere una raccolta di schede) e logica interna, corredato di precisi
meccanismi di inclusione di dati, funzionale a una prevedibile forma di
elaborazione.
In
questo senso va inteso il registro di esposizione di cui all’articolo 70, comma
1.
7.2 Ne deriva che la trascrizione nel
registro di dati individuali e l’inclusione nelle cartelle cliniche di dati
individuali rappresentano due attività indipendenti l’una dall’altra.
7.3 Le
potenzialità di utilizzo del registro, sia a livello individuale (eventuale
successivo riconoscimento della natura professionale di un cancro), sia a fini
epidemiologici, rendono particolarmente delicato l’atto della compilazione del
registro: non solo il medico competente deve essere in grado di compilarlo, ma
sono essenziali verifiche da parte dell’organo di vigilanza, con le eventuali
sanzioni, previste dall’articolo 89.
7.4 Vale il
principio generale che sono da evitare tanto una modulistica priva di un
protocollo di utilizzo quanto un protocollo di utilizzo privo di momenti di
verifica delle modalità di applicazione.
7.5
Registrazione dei
tumori
7.5.1 L’articolo
71, comma 1, sottintende che la discriminazione tra tumori professionali e non
professionali sia delegata ai medici e alle strutture sanitarie. Di fatto questi
soggetti notoriamente non dispongono della documentazione necessaria per porre
in opera tale discriminazione.
Se
questo comma venisse applicato alla lettera, il registro dei tumori di origine
professionale previsto al comma 2 sarebbe totalmente
inattendibile.
7.5.2 Obiettivo
del registro è quello di quantificare il problema dei tumori professionali e di
identificare settori di attività produttive o aziende a inconsueta
concentrazione di tumori. La nominatività dei dati individuali è un sine qua non per raggiungere questi scopi.
Non è tuttora funzione del registro quella di stabilire a fini legali o
assicurativi rapporti di causa ed effetto relativi a singoli
individui.
7.5.3 Circa il 15%
della popolazione italiana è attualmente servita da 16 registri tumori di
popolazione, 13 generali (9 in Italia settentrionale, 2 in Italia centrale, 1 in
Italia meridionale) e 3 specializzati (RT colo-rettali, RT primitivi dell’osso,
RT infantili).
Le
loro attività, attualmente, non includono la rilevazione delle esposizioni
professionali avute nel corso della vita (neppure la professione svolta all’atto
della diagnosi, la quale sarebbe comunque poco rilevante per il riconoscimento
di eziologie professionali, dati i tempi di latenza dei
tumori).
Al
fine di stimare la dimensione del problema dei tumori professionali, si propone
di saggiare presso i registri dei tumori di popolazione esistenti la
disponibilità ad espandere la propria attività verso la raccolta delle anamnesi
professionali (e l’anamnesi dell’uso del tabacco).
E’
altrettanto indispensabile che le Regioni dove operano i registri assicurino a
questi le risorse necessarie per svolgere tale
attività.
Poiché l’obiettivo è quello di conoscere la dimensione del problema (e
non quello di identificare casi di origine professionale), l’esercizio potrebbe
essere svolto su alcuni tipi di tumore (ad es. del polmone e della vescica, per
i quali la frazione attribuibile alle esposizioni professionali è relativamente
elevata) e limitato ad un campione di casi
(10-30%).
Altri
(tumori naso-sinusali, mesoteliomi della pleura, angiosarcomi del fegato)
definibili “eventi sentinella”, potrebbero invece essere integrati dall’anamnesi
professionale in modo esaustivo.
7.5.4 Per le
popolazioni italiane non servite da un registro tumori attivo, si può proporre
un esercizio analogo, basato sui decessi per cancro anziché sui tumori
incidenti.
7.5.5 Queste
attività richiedono un coordinamento tra le Regioni e l’ISPESL (sede del
previsto registro dei tumori professionali).
7.5.6 Le proposte
di cui sopra non modificano il progetto del Registro nazionale dei casi
accertati di mesotelioma asbesto-correlati (art. 36, D.Lgs 277/91) che in attesa
dell’emanazione del DPCM attuativo, è già stato avviato dall’ISPESL in accordo
con le Regioni. l’organizzazione del Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM)
si basa su una rete di Centri operativi regionali (COR), designati da ciascuna
Regione che svolgono una ricerca attiva dei casi, mantengono costanti contatti e
controllano la qualità delle fonti informative. Nel 1996 è stato insediato il
Comitato tecnico per l’indirizzo e il coordinamento delle attività del ReMaM e
sono state pubblicate, dall’ISPESL, le Linee guida per la rilevazione e la
definizione dei casi di mesotelioma asbesto-correlati. Attualmente sono in
attività 5 COR (Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e
Puglia).
RIFERIMENTI
AD ALTRE MONOGRAFIE
L'argomento oggetto della
presente monografia è ripreso anche in altre, dove ne sono sviluppati aspetti
particolari, e precisamente:
• anzitutto, valgono i
consueti rimandi ai documenti n. 1, n. 2 e n. 3, in ordine ai principi generali che
regolano processi che, con le specificità illustrate nel documento in oggetto,
si applicano al problema dell'esposizione a
cancerogeni;
• nel documento n.
4 si affronta il tema dei piani
d'emergenza, che è anch'esso ovviamente riferibile, con sue peculiarità
specifiche, all'esposizione a cancerogeni;
• nel documento n.
9 sono delineati i principi
generali della sorveglianza sanitaria e i compiti del medico
competente;
• nel documento n.
12 è esaminato in dettaglio il
problema dell'uso dei DPI, che trova, nel campo dell'esposizione a cancerogeni,
un terreno di altissima rilevanza.
Allegati
1. |
Sostanze
classificate R 45 e R 49 fino al 23° adeguamento dell’Allegato I della
Direttiva 67/548/CEE | |
|
| |
2. |
Sostanze/miscele
classificate 1 o 2 per cancerogenicità dalla CCTN e non previste per
etichettatura R 45 o R 49 dalla CEE | |
|
| |
2
bis |
Esposizioni
classificate 1 o 2 per cancerogenicità dalla CCTN e non previste per
etichettatura R 45 o R 49 dalla CEE | |
|
| |
3. |
Matrici
sostanza/lavorazione | |
|
| |
4. |
Sostanze
classificate R 40 dalla Direttiva
67/548/CEE | |
|
| |
5. |
Sostanze
classificate dalla IARC 1 e 2A non menzionate in alcuno dei precedenti
allegati | |
|
| |
6. |
Processi produttivi
classificati dalla IARC 1 e 2A non menzionati in alcuno dei precedenti
allegati | |
|
| |
7. |
Caratteristiche dei
metodi analitici per la determinazione degli agenti
cancerogeni | |
|
| |
Appendice
A |
| |
|
| |
|
Modalità e criteri
di integrazione della valutazione dell'esposizione in presenza di agenti
cancerogeni | |
|
| |
Appendice
B |
| |
|
| |
|
Elementi con cui
integrare il documento di valutazione del rischio di cui all'art. 4 a
seguito della valutazione ex art. 63, comma
4 | |
Allegato
1
SOSTANZE
CLASSIFICATE R 45 E R 49 FINO AL 23° ADEGUAMENTO DELL’ALLEGATO I DELLA DIRETTIVA
67/548/CEE
LEGENDA: |
|
N.
|
Numero progressivo
nella tabella. |
|
|
CAS |
Numero di registro
CAS (Chemical Abstract Service). |
|
|
N.
CEE |
Numero CEE. Numero
attribuito alle voci riportate nell'Allegato I e II (per quanto riguarda
il 21esimo adeguamento), classificate come pericolose secondo la direttiva
67/548/CEE e seguenti adeguamenti |
|
|
SOSTANZA |
Nome della
sostanza. |
|
|
CEE |
Categoria CEE di
cancerogenicità. |
|
|
NOTE |
Note aggiuntive alla
classificazione di pericolosità riportate nel 21esimo adeguamento alla
direttiva 67/548/CEE, pubblicato nella GUCE n. L. 381/10 del
31/12/94. |
|
Nota J: "La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si può dimostrare che la
sostanza contiene meno dello 0,1% peso/peso di benzene (Einecs n.
200-753-7). |
|
La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio figuranti nell'Allegato I." |
|
Nota K: "La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si può dimostrare che la
sostanza contiene meno dello 0, 1% peso/peso di 1,3-butadiene (Einecs n.
200-753-7) e dal petrolio, figuranti nell'Allegato
I." |
|
Nota L: " La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si può dimostrare che la
sostanza contiene meno del 3% di estratto Dmso, secondo la misurazione IP
346. |
|
La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio, figuranti nell'Allegato I." |
|
Nota M: "La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si può dimostrare che la
sostanza contiene meno dello 0,005% peso/peso di benzo(a)pirene (Einecs n.
200-028-5). |
|
La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio, figuranti nell'Allegato I." |
|
Nota N: "La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si conosce l'intero iter
di raffinazione e si può dimostrare che la sostanza da cui il prodotto è
derivato non è cancerogena. |
|
La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio, figuranti nell'Allegato I." |
|
Nota P: La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si può dimostrare che la
sostanza contiene meno dello 0,1% peso/peso di benzene (Einecs n.
200-753-7). |
|
Se la sostanza è
cancerogena occorre anche la nota E. |
|
Se la sostanza non è
classificata come cancerogena, usare almeno le frasi S
(2)23-24-62. La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio, figuranti nell'Allegato I. |
|
Nota R: La
classificazione "cancerogeno" non si applica alle fibre il cui diametro
geometrico medio ponderato, rispetto alla lunghezza meno due errori
standard, risulti maggiore di 6 mm. |
FRASE |
Frase di rischio
associata alla classificazione di
cancerogenicità: |
|
R 49 "Può causare il
cancro per inalazione" |
|
R 45 "Può causare il
cancro" |
AD. |
Adeguamento alla
direttiva 67/548/CEE in cui viene classificata la sostanza.
|
N. |
CAS |
N.
CEE |
SOSTANZA |
CEE |
NOTE |
FRASE
|
AD. |
1 |
94114-29-1 |
648-129-00-7 |
ACIDI DI CATRAME,
CARBONE BRUNO, FRAZ. C2-ALCHILFENOLO |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
2 |
101316-86-3 |
648-117-00-1 |
ACIDI DI CATRAME,
CARBONE BRUNO, GREZZI. FENOLI GREZZI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
3 |
65996-85-2 |
648-116-00-6 |
ACIDI DI CATRAME,
CARBONE, GREZZI; FENOLI GREZZI. |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
4 |
68555-24-8 |
648-126-00-0 |
ACIDI DI CATRAME,
CRESILICI, RESIDUI; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
5 |
68815-21-4 |
648-139-00-1 |
ACIDI DI CATRAME,
CRESILICI, SALI NA, SOLUZIONI CAUSTICHE; ESTRATTO
ALCALINO |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
6 |
92062-26-5 |
648-128-00-1 |
ACIDI DI CATRAME,
CRESILICI; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
7 |
68477-23-6 |
648-125-00-5 |
ACIDI DI CATRAME,
DISTILLATI, TAGLIO PRIMARIO; FENOLI
DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
8 |
84989-07-1 |
648-124-00-X |
ACIDI DI CATRAME, FRAZ.
3,5-XILENOLO; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
9 |
84989-04-8 |
648-120-00-8 |
ACIDI DI CATRAME, FRAZ.
METILFENOLO; FENOLI DISTILLATI. |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
10 |
84989-05-9 |
648-121-00-3 |
ACIDI DI CATRAME, FRAZ.
POLIALCHILFENOLO; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
11 |
84989-06-0 |
648-122-00-9 |
ACIDI DI CATRAME, FRAZ.
XILENOLO; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
12 |
84989-03-7 |
648-123-00-4 |
ACIDI DI CATRAME,
FRAZIONE ETILFENOLO, FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
13 |
92062-22-1 |
648-118-00-7 |
ACIDI DI CATRAME,
GASIFICAZIONE DEL CARBONE BRUNO; FENOLI
GREZZI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
14 |
96690-55-0 |
648-119-00-2 |
ACIDI DI CATRAME,
RESIDUI DELLA DISTIL.; FENOLI DISTILLATI |
2 |
J,
M |
R
45 |
21 |
15 |
- |
033-005-00-1 |
ACIDO ARSENICO E
SALI |
1 |
- |
R
45 |
19 |
16 |
79-06-1 |
616-003-00-0 |
ACRILAMMIDE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
17 |
77402-05-2 |
607-210-00-7 |
ACRILAMMIDOGLICOLATO DI
METILE (CONTENENTE >= 0,1% DI
ACRILAMMIDE) |
2 |
- |
R
45 |
20 |
18 |
107-13-1 |
608-003-00-4 |
ACRILONITRILE
|
2 |
- |
R
45 |
19 |
19 |
90622-55-2 |
649-114-00-8 |
ALCANI C1-4, RICCHI
C3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
20 |
68475-57-0 |
649-193-00-9 |
ALCANI,
C1-2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
21 |
68475-58-1 |
649-194-00-4 |
ALCANI,
C2-3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
22 |
68475-59-2 |
649-195-00-X |
ALCANI,
C3-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
23 |
68475-60-5 |
649-196-00-5 |
ALCANI,
C4-5 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
24 |
90622-53-0 |
649-242-00-4 |
ALCANI, C12-26,
RAMIFICATI E LINEARI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
25 |
77536-66-4 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
ACTINOLITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
26 |
12172-73-5 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
AMOSITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
27 |
77536-67-5 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
ANTOFILLITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
28 |
12001-29-5 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
CRISOTILO |
1 |
- |
R
45 |
19 |
29 |
12001-28-4 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
CROCIDOLITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
30 |
77536-68-6 |
650-013-00-6 |
AMIANTO:
TREMOLITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
31 |
399-95-1 |
604-028-00-X |
4-AMMINO-3-FLOROFENOLO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
32 |
60-09-3 |
611-008-00-4 |
p-AMMINOAZOBENZENE *
SOLVENT YELLOW 1 * 4-AMMINOAZOBENZENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
33 |
97-56-3 |
611-006-00-3 |
o-AMMINOAZOTOLUENE *
SOLVENT YELLOW 3 *
4-AMMINO-2’,3-DIMETILAZOBENZENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
34 |
92-67-1 |
612-072-00-6 |
4-AMMINOBIFENILE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
35 |
- |
612-073-00-1 |
4-AMMINOBIFENILE
SALI |
1 |
- |
R
45 |
19 |
36 |
90-04-0 |
612-035-00-4 |
o-ANISIDINA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
37 |
151-56-4 |
613-001-00-1 |
AZIRIDINA *
ETILENIMMINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
38 |
65996-84-1 |
648-141-00-2 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, GREZZE; BASI DI CATRAME GREZZE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
39 |
70321-67-4 |
648-132-00-3 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZ. DERIVATI DELLA CHINOLINA |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
40 |
92062-27-6 |
648-034-00-0 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZIONE ANILINA, BASI DISTILLATE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
41 |
92062-28-7 |
648-033-00-5 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZIONE COLLIDINA, BASI
DISTILLATE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
42 |
91082-52-9 |
648-031-00-4 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZIONE LUTIDINICA, BASI
DISTILLATE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
43 |
92062-33-4 |
648-030-00-9 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZIONE PICOLINICA, BASI
DISTILLATE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
44 |
91082-53-0 |
648-035-00-6 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, FRAZIONE TOLUIDINICA, BASI
DISTILLATE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
45 |
92062-29-8 |
648-133-00-9 |
BASI DI CATRAME,
CARBONE, RESIDUI DELLA DISTILLAZIONE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
46 |
68513-87-1 |
648-131-00-8 |
BASI DI CATRAME,
DERIVATI CHINOLINICI; BASI DISTILLATE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
47 |
71-43-2 |
601-020-00-8 |
BENZENE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
48 |
92-87-5 |
612-042-00-2 |
BENZIDINA |
1 |
- |
R
45 |
19 |
49 |
- |
612-070-00-5 |
BENZIDINA
SALI |
1 |
- |
R
45 |
19 |
50 |
86290-81-5 |
649-378-00-4 |
BENZINA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
51 |
93572-29-3 |
649-312-00-4 |
BENZINA C5-11, ALTO
OTTANO STABILIZZATA RIFORMATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
52 |
8006-61-9 |
649-261-00-8 |
BENZINA NATURALE, NAFTA
CON BASSO PUNTO DI EBOLLIZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
53 |
68514-15-8 |
649-269-00-1 |
BENZINA RECUPERO
VAPORI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
54 |
94114-55-3 |
648-151-00-7 |
BENZINA, ESTRAZ. DEL
CARBONE CON SOLV., NAFTA DA IDROCRACKING |
2 |
J |
R
45 |
21 |
55 |
68606-10-0 |
649-373-00-7 |
BENZINA, PIROLISI,
FRAZ. RESIDUE DEL DEBUTANIZZATORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
56 |
94114-03-1 |
649-389-00-4 |
BENZINA, PIROLISI,
IDROGENATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
57 |
68606-11-1 |
649-270-00-7 |
BENZINA, PRIMA
DISTILLAZIONE, IMPIANTO DI TOPPING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
58 |
56-55-3 |
601-033-00-9 |
BENZO(a)ANTRACENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
59 |
50-32-8 |
601-032-00-3 |
BENZO(a)PIRENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
60 |
205-99-2 |
601-034-00-4 |
BENZO(b)FLUORANTENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
61 |
205-82-3 |
601-035-00-X |
BENZO(j)FLUORANTENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
62 |
207-08-9 |
601-036-00-5 |
BENZO(k)FLUORANTENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
63 |
65996-88-5 |
648-003-00-1 |
BENZOLO, FRAZIONI DI
TESTA (CARBONE); OLIO LEGGERO RIDISTILLATO
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
64 |
98-07-7 |
602-038-00-9 |
BENZOTRICLORURO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
65 |
7440-41-7 |
004-001-00-7 |
BERILLIO |
2 |
- |
R
49 |
19 |
66 |
- |
004-002-00-2 |
BERILLIO COMPOSTI,
ESCLUSI I SILICATI DOPPI DI Al E Be |
2 |
- |
R
49 |
19 |
67 |
57-57-8 |
606-031-00-1 |
BETAPROPRIOLATTONE*
1,3-PROPRIOLATTONE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
68 |
- |
007-022-00-X |
BIS(3-CARBOSSI-4-IDROSSIBENZENSOLFONATO)
DI IDRAZINA |
2 |
- |
R
45 |
20 |
69 |
542-88-1 |
603-046-00-5 |
BIS(CLOROMETIL)ETERE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
70 |
7758-01-2 |
035-003-00-6 |
BROMATO DI
POTASSIO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
71 |
106-99-0 |
601-013-00-X |
1,3-BUTADIENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
72 |
106-97-8 |
601-004-01-8 |
BUTANO E ISOBUTANO ( CAS NO 75-28-5), (CONTENENTE >= 0,1%
BUTADIENE) |
2 |
- |
R
45 |
21 |
73 |
10108-64-2 |
048-008-00-3 |
CADMIO
CLORURO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
74 |
1306-19-0 |
048-002-00-0 |
CADMIO
OSSIDO |
2 |
- |
R
49 |
19 |
75 |
10124-36-4 |
048-009-00-9 |
CADMIO SOLFATO *
SOLFATO DI CADMIO |
2 |
- |
R
49 |
19 |
76 |
13765-19-0 |
024-008-00-9 |
CALCIO
CROMATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
77 |
2425-06-1 |
613-046-00-7 |
CAPTAFOL *
CAPTAFOLO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
78 |
6804-07-5 |
613-050-00-9 |
CARBADOX |
2 |
- |
R
45 |
19 |
79 |
91082-50-7 |
648-060-00-2 |
CATRAME, CARBONE ,
RESIDUI DI STOCCAGGIO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
80 |
101316-83-0 |
648-145-00-4 |
CATRAME, CARBONE
BRUNO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
81 |
101316-84-1 |
648-146-00-X |
CATRAME, CARBONE BRUNO,
BASSA T |
1 |
- |
R
45 |
21 |
82 |
101316-83-0 |
648-025-00-1 |
CATRAME, CARBONE BRUNO,
OLIO CARBOLICO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
83 |
68990-61-4 |
648-062-00-3 |
CATRAME, CARBONE, ALTA
TEMPERATURA, ALTO CONTENUTO IN SOLIDI |
2 |
M |
R
45 |
21 |
84 |
100684-51-3 |
648-061-00-8 |
CATRAME, CARBONE, ALTA
TEMPERATURA, RESIDUI |
2 |
M |
R
45 |
21 |
85 |
92062-20-9 |
648-059-00-7 |
CATRAME, CARBONE, ALTA
TEMPERATURA, RESIDUI DELLA DISTIL. E
STOCCAGGIO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
86 |
65996-89-6 |
648-082-00-2 |
CATRAME, CARBONE, ALTA
TEMPERATURA; CATRAME DI CARBONE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
87 |
65996-90-9 |
648-083-00-8 |
CATRAME, CARBONE, BASSA
T; CARBOLIO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
88 |
101316-85-2 |
648-068-00-6 |
CATRAME, CARBONE, T
BASSA, RESIDUI DI DISTIL., OLI CATRAME
ECC. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
89 |
8007-45-2 |
648-081-00-7 |
CATRANE DI
CARBONE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
90 |
92062-10-7 |
649-248-00-7 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
BASSO PUNTO DI FUSIONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
91 |
92062-11-8 |
649-249-00-2 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
BASSO PUNTO DI FUSIONE, IDROTRATTATA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
92 |
97863-04-2 |
649-250-00-8 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
BASSO PUNTO DI FUSIONE,TRATTATE CON
CARBONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
93 |
97863-05-3 |
649-251-00-3 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
BASSO PUNTO FUSIONE, TRATTATA CON ARGILLA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
94 |
97863-06-4 |
649-252-00-9 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
BASSO PUNTO FUSIONE,TRATTATA CON ACIDO
SILICICO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
95 |
92062-09-4 |
649-247-00-1 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
IDROTRATTATA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
96 |
100684-49-9 |
649-253-00-4 |
CERA MOLLE (PETROLIO),
TRATTATA CON CARBONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
97 |
97926-78-8 |
648-067-00-0 |
CERE PARAFFICICHE
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE BRUNO ALTA T., TRAT. CON AC.
SILICICO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
98 |
92045-71-1 |
648-065-00-X |
CERE PARAFFINICHE
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE BRUNO
ALTA T |
2 |
M |
R
45 |
21 |
99 |
97926-76-6 |
648-052-00-9 |
CERE PARAFFINICHE
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE BRUNO
ALTA T., TRATTATE CON CARBONE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
100 |
92045-72-2 |
648-066-00-5 |
CERE PARAFFINICHE
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE BRUNO ALTA T.
IDROTRATTATE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
101 |
97926-77-7 |
648-053-00-4 |
CERE PARAFFINICHE
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE BRUNO ALTA T., TRATTATE CON
ARGILLA |
2 |
M |
R
45 |
21 |
102 |
107-30-2 |
603-075-00-3 |
CLOROMETILMETILETERE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
103 |
75-01-4 |
602-023-00-7 |
CLORURO DI VINILE *
VINILE CLORURO |
1 |
- |
R
45 |
19 |
104 |
140413-61-2 |
648-159-00-0 |
COKE (CATRAME DI
CARBONE), BASSA TEMPERATURA, PECE DI ALTA
T |
1 |
- |
R
45 |
21 |
105 |
140203-13-0 |
648-158-00-5 |
COKE (CATRAME DI
CARBONE), MISTA PECE DI CARBONE DI ALTA T |
1 |
- |
R
45 |
21 |
106 |
140203-12-9 |
648-157-00-X |
COKE (CATRAME DI
CARBONE), PECE DI ALTA TEMPERATURA |
1 |
- |
R
45 |
21 |
107 |
8001-58-9 |
648-101-00-4 |
CREOSOTO, OLIO DI
LAVAGGIO GAS |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
108 |
24613-89-6 |
024-010-00-X |
CROMO
CROMATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
109 |
1333-82-0 |
024-001-00-0 |
CROMO
TRIOSSIDO |
1 |
- |
R
49 |
19 |
110 |
101-77-9 |
612-051-00-1 |
4,4'-DIAMMINODIFENILMETANO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
111 |
119-90-4 |
612-036-00-X |
O-DIANISIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
112 |
- |
612-037-00-5 |
O-DIANISIDINA
SALI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
113 |
334-88-3 |
006-068-00-8 |
DIAZOMETANO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
114 |
53-70-3 |
601-041-00-2 |
DIBENZO(A,H)ANTRACENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
115 |
96-12-8 |
602-021-00-6 |
1,2-DIBROMO-3-CLOROPROPANO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
116 |
106-93-4 |
602-010-00-6 |
1,2-DIBROMOETANO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
117 |
96-23-1 |
602-064-00-0 |
1,3-DICLORO-2-PROPANOLO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
118 |
91-94-1 |
612-068-00-4 |
3,3'-DICLOROBENZIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
119 |
- |
612-069-00-X |
3,3'-DICLOROBENZIDINA
SALI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
120 |
764-41-0 |
602-073-00-X |
1,4-DICLOROBUT-2-ENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
121 |
107-06-2 |
602-012-00-7 |
1,2-DICLOROETANO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
122 |
64-67-5 |
016-027-00-6 |
DIETILSOLFATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
123 |
119-93-7 |
612-041-00-7 |
3,3'-DIMETILBENZIDINA *
O-TOLIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
124 |
- |
612-081-00-5 |
3,3'-DIMETILBENZIDINA
SALI * O-TOLIDINA SALI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
125 |
79-44-7 |
006-041-00-0 |
DIMETILCARBONILE
CLORURO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
126 |
57-14-7 |
007-012-00-5 |
1,1-DIMETILIDRAZINA *
N,N-DIMETILIDRAZINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
127 |
540-73-8 |
007-013-00-0 |
1,2-DIMETILIDRAZINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
128 |
62-75-9 |
612-077-00-3 |
DIMETILNITROSAMMINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
129 |
77-78-1 |
016-023-00-4 |
DIMETILSOLFATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
130 |
13360-57-1 |
016-033-00-9 |
DIMETILSOLFAMMOILE
CLORURO * CLORURO DI DIMETILSOLFAMMOILE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
131 |
16071-86-6 |
611-005-00-8 |
DIRECT BROWN
95 |
2 |
- |
R
45 |
19 |
132 |
91995-35-6 |
648-037-00-7 |
DISTILLATI (CARBONE),
OLI RESIDUI DI PIROLISI DI CATRAME DI CARBONE, OLI
NAFTALENICI |
2 |
J |
R
45 |
21 |
133 |
94114-52-0 |
648-148-00-0 |
DISTILLATI (CARBONE),
ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO, PRIMARIA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
134 |
94114-57-5 |
648-153-00-8 |
DISTILLATI (CARBONE),
FRAZ. INTERMEDIA IDROGENATA DI IDROCRACKING
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
135 |
94114-56-4 |
648-152-00-2 |
DISTILLATI (CARBONE),
FRAZIONE INTERMEDIA DI IDROCRACKING ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
136 |
94114-53-1 |
648-149-00-6 |
DISTILLATI (CARBONE),
IDROCRACKING DI ESTRAZIONE CON SOLVENTE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
137 |
85029-51-2 |
648-084-00-3 |
DISTILLATI (CARBONE),
OLIO LEGGERO DI COKERIA, TAGLIO NAFTALENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
138 |
68188-48-7 |
648-072-00-8 |
DISTILLATI
(CARBONE-PETROLIO), AROMATICI, A NUCLEI
CONDENSATI |
2 |
M |
R
45 |
21 |
139 |
91995-49-2 |
648-087-00-X |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), ACQUE MADRI DELLA RICRISTALL. DI OLIO NAFTALENICO
ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
140 |
84989-11-7 |
648-042-00-4 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), DI TESTA RICCHI IN FLUORENE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
141 |
84989-10-6 |
648-078-00-0 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), DI TESTA, ESENTI FLUORENE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
142 |
121620-46-0 |
648-097-00-4 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), FRAZIONE BENZOLO, RESIDUI DI
DISTILLAZIONE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
143 |
101896-26-8 |
648-004-00-7 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), FRAZIONE BENZOLO, RICCHI BENZENE, TOLUENE,
XILENE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
144 |
84650-02-2 |
648-001-00-0 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), FRAZIONE BENZOLO,OLIO LEGGERO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
145 |
101794-91-6 |
648-093-00-2 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), FRAZIONE INDOLO-METILNAFTALENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
146 |
84989-09-3 |
648-086-00-4 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI DI NAFTALENE A BASSO TENORE DI
NAFTELENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
147 |
90640-88-3 |
648-112-00-4 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI LEGGERI, ESTRATTI ALCALINI |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
148 |
90640-87-2 |
648-022-00-5 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI LEGGERI, ESTRATTI CON AC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
149 |
84650-03-3 |
648-023-00-0 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI LEGGERI, OLIO CARBOLICO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
150 |
101794-90-5 |
648-021-00-X |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI LEGGERI,FRAZIONE NEUTRA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
151 |
84650-04-4 |
648-085-00-9 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI NAFTALENICI |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
152 |
91995-48-1 |
648-094-00-8 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI NAFTALENICI ESTRATTI AC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
153 |
101896-27-9 |
648-092-00-7 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI NAFTALENICI FRAZ.
METILNAFTALENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
154 |
90640-90-7 |
648-090-00-6 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI NAFTALENICI, PRIVI DI NAFTALENE, ESTRATTI
ALC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
155 |
90640-89-4 |
648-114-00-5 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI NAFTENICI, ESTRATT. ALCALINO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
156 |
91995-42-5 |
648-050-00-8 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI PESANTI, FRAZIONE PIRENE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
157 |
90640-86-1 |
648-044-00-5 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLI PESANTI, OLI DI ANTRACENE II |
2 |
- |
R
45 |
21 |
158 |
65996-92-1 |
648-047-00-1 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), OLIO DI ANTRACENE II |
2 |
M |
R
45 |
21 |
159 |
91995-52-7 |
648-051-00-3 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), PECE, FRAZIONE
PIRENE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
160 |
101316-49-8 |
648-049-00-2 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), PECE, OLI DI ANTRACENE II |
2 |
M |
R
45 |
21 |
161 |
91995-51-6 |
648-048-00-7 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE), PECE, OLI PESANTI, OLI DI ANTRACENE
II |
2 |
M |
R
45 |
21 |
162 |
65996-91-0 |
648-045-00-0 |
DISTILLATI (CATRAME DI
CARBONE),TAGLI DI TESTA, OLI DI ANTRACENE
II |
2 |
M |
R
45 |
21 |
163 |
67891-80-9 |
649-319-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
AROMATICI, LEGGERI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
164 |
67891-79-6 |
649-318-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
AROMATICI, PESANTI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
165 |
68410-97-9 |
649-332-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
BASSOBOLLENTI, IDROTRATTAMENTO DI DISTILLATI
LEGGERI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
166 |
68477-34-9 |
649-358-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
C3-5, RICCHI DI 2-METIL-2-BUTENE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
167 |
68477-35-0 |
649-205-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
C3-6, RICCHI IN PIPERILENE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
168 |
101316-56-7 |
649-394-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
C7-9, RICCHI C8, IDRODESOLFORATI
DEAROMATIZZATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
169 |
68477-53-2 |
649-360-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
CRACKIZZATI A VAPORE, FRAZ. C5-12 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
170 |
68477-50-9 |
649-359-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE ACQUEO POLIMERIZZATI, FRAZ.
C5-12 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
171 |
68477-55-4 |
649-361-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE, FRAZ C5-10, ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
172 |
95009-23-7 |
649-390-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE, FRAZ. C8-12, POLIMERIZZATI
ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
173 |
68603-03-2 |
649-324-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
DA NAFTA E GASOLIO DI CRACKING TERMICO
ESTRATTIVO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
174 |
91995-34-5 |
649-232-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
DA REFORMING CATALITICO, CONCENTRATO DI AROMATICI
PESANTI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
175 |
68921-09-5 |
649-376-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DA STRIPPER DI IMPIANTO "UNIFINING" DI
NAFTA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
176 |
68475-79-6 |
649-301-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DAL DEPENTANIZZATORE DI REFORMING
CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
177 |
91995-50-5 |
649-293-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DERIVATI DA CRACKING CON
VAPORE NAFTA, ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
178 |
91995-53-8 |
649-283-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DERIVATI DA CRACKING CON VAPORE DI NAFTA,
ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
179 |
68425-29-6 |
649-320-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DERIVATI DA PIROLISI DI RAFFINATO E NAFTA
ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
180 |
68477-38-3 |
649-441-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
DISTILLATI DI "STEAM CRACKING" DEL PETROLIO
CRACKIZZATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
181 |
68921-08-4 |
649-272-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. DI TESTA DELLO STABILIZZATORE ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
182 |
64742-46-7 |
649-221-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIA DI "HYDROTREATING" |
2 |
N |
R
45 |
21 |
183 |
64742-30-9 |
649-219-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIA NEUTRALIZZATA
CHIMICAMENTE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
184 |
64741-91-9 |
649-214-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIA RAFFINATA CON SOLVENTE,
GASOLIO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
185 |
64742-13-8 |
649-216-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIA TRATTATA CON ACIDO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
186 |
64742-38-7 |
649-220-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIA TRATTATA CON ARGILLA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
187 |
64741-60-2 |
649-436-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIE DA CRACKING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
188 |
68410-96-8 |
649-331-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. INTERMEDIE DI IDROTRATTAMENTO, T. EB.
INTERMEDIA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
189 |
94733-09-2 |
649-505-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERA IDROCRACKIZZATA RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
190 |
97488-73-8 |
649-512-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERA IDROCRACKIZZATA RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
191 |
64742-14-9 |
649-217-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERA TRATTATA CON ACIDO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
192 |
64741-82-8 |
649-438-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERE DI CRACKING TERMICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
193 |
68475-80-9 |
649-440-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERE DI NAFTA CRACKIZZATA CON
VAPORE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
194 |
64742-35-4 |
649-061-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA LEGGERA NEUTRALIZZATA
CHIMICAMENTE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
195 |
64741-97-5 |
649-458-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA LEGGERA RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
196 |
64742-45-6 |
649-464-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA LEGGERA TRATTATA ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
197 |
64742-19-4 |
649-055-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICHE LEGGERE TRATTATE CON
ACIDO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
198 |
64742-34-3 |
649-060-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA PESANTE NEUTRALIZZATA
CHIMICAMENTE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
199 |
64741-96-4 |
649-457-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA PESANTE RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
200 |
64742-44-5 |
649-463-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA PESANTE TRATTATA ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
201 |
64742-18-3 |
649-054-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICHE PESANTI TRATTATE CON
ACIDO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
202 |
64742-65-0 |
649-474-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA DECERATA CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
203 |
64742-28-5 |
649-059-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA LEGGERA NEUTRALIZZATA
CHIMICAMENTE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
204 |
64741-89-5 |
649-455-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA LEGGERA RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
205 |
64742-37-6 |
649-461-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA LEGGERA TRATTATA CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
206 |
64742-21-8 |
649-057-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA LEGGERA TRATTATE CON
ACIDO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
207 |
64742-27-4 |
649-058-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA PESANTE NEUTRALIZZATE
CHIMICAMENTE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
208 |
64741-88-4 |
649-454-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA PESANTE RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
209 |
64742-36-5 |
649-460-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA PESANTE TRATTATA CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
210 |
64742-20-7 |
649-056-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA PESANTE TRATTATE CON
ACIDO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
211 |
64741-61-3 |
649-010-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PESANTI DI CRACKING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
212 |
64741-81-7 |
649-014-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PESANTI DI CRACKING TERMICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
213 |
64741-76-0 |
649-453-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. PESANTI DI IDROCRACKING |
2 |
L |
R
45 |
21 |
214 |
97488-74-9 |
649-513-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONE PESANTE IDROGENATA RAFFINATA CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
215 |
68477-894-4 |
649-363-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI DI TESTA DEL DEPENTANIZZATORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
216 |
68513-63-3 |
649-305-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI DI TESTA DI NAFTA DI PRIMA
DISTIL., SOTTOPOSTA A REFORMING
CAT. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
217 |
64741-86-2 |
649-212-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI INTERMEDIE ADDOLCITE, GASOLIO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
218 |
64741-59-9 |
649-435-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI LEGGERE DA CRACKING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
219 |
64741-52-2 |
649-052-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI NAFTENICHE LEGGERE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
220 |
64741-53-3 |
649-053-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI NAFTENICHE PESANTI |
1 |
- |
R
45 |
21 |
221 |
64741-50-0 |
649-050-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI PARAFFINICHE LEGGERE |
1 |
- |
R
45 |
21 |
222 |
64741-51-1 |
649-051-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZIONI PARAFFINICHE PESANTI |
1 |
- |
R
45 |
21 |
223 |
101316-59-0 |
649-451-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI INTERMEDI DA "COKER" |
2 |
- |
R
45 |
21 |
224 |
68333-25-5 |
649-439-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI LEGGERI CRACKIZZATI
CATALITICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
225 |
68333-28-8 |
649-022-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI PESANTI CRACKIZZATI
CATALITICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
226 |
101316-57-8 |
649-047-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI, TAGLIO INTERO INTERMEDIO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
227 |
90640-93-0 |
649-231-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
INTERMEDI ALTAMENTE RAFFINATI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
228 |
85116-53-6 |
649-443-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
INTERMEDI CRACKIZZATI TERMIC.
IDRODESOLFORATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
229 |
92201-59-7 |
649-044-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
INTERMEDI DA CRACKING CATALITICO, DEGRADATI
TERMICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
230 |
64742-80-9 |
649-223-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
INTERMEDI IDRODESOLFORATI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
231 |
68333-27-7 |
649-021-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
INTERMEDI IDRODESOLFORATI CRACKIZZATI
CATAL. |
2 |
- |
R
45 |
21 |
232 |
92201-60-0 |
649-447-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
LEGGERI DA CRACKING CATALITICO, DEGRADATI
TERMICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
233 |
68955-29-3 |
649-325-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
LEGGERI DA CRACKING TERMICO, AROMATICI
DEBUTANIZZATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
234 |
68410-05-9 |
649-268-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
LEGGERI DI PRIMA DISTILLAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
235 |
85116-58-1 |
649-309-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
LEGGERI IDROTTRATATI DA REFORMING CATAL., FRAZ. AROMATICA
C8-12 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
236 |
91995-41-4 |
649-381-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTA CRACKIZZATA A VAPORE A BAGNO DI CALORE. RICCHI
C5 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
237 |
68603-00-9 |
649-322-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTA E GASOLIO DI CRACKING TERMICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
238 |
68603-01-0 |
649-323-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTA E GASOLIO DI CRACKING TERMICO, CONTENENTE IL DIMERO
C5 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
239 |
68410-98-0 |
649-333-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTA PESANTE DI IDROTRATTAMENTO, ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
240 |
64742-53-6 |
649-466-00-2 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTENICI LEGGERI DA "HYDROTREATING" |
2 |
L |
R
45 |
21 |
241 |
64742-64-9 |
649-473-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTENICI LEGGERI DECERATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
242 |
91995-54-9 |
649-496-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTENICI LEGGERI RAFFINATI CON SOLVENTE,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
243 |
64742-52-5 |
649-465-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTENICI PESANTI "HYDROTREATING" |
2 |
L |
R
45 |
21 |
244 |
64742-63-8 |
649-472-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
NAFTENICI PESANTI DECERATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
245 |
91995-31-2 |
648-036-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
OLIO DI PIROLISI DELLA PRODUZIONE ALCHENE-ALCHINO,
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
246 |
100683-99-6 |
649-241-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI INTERMEDI TRATTATI CON ARGILLA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
247 |
100683-98-5 |
649-240-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI INTERMEDI TRATTATI CON CARBONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
248 |
64742-55-8 |
649-468-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DA "HYDROTREATING" |
2 |
L |
R
45 |
21 |
249 |
64742-56-9 |
649-469-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DECERATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
250 |
90640-92-9 |
649-486-00-1 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DEPARAFFINATI
COMPLESSI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
251 |
90640-97-4 |
649-490-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DEPARAFFINATI CON SOLVENTE,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
252 |
90640-96-3 |
649-489-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DEPARAFFINATI CON SOLVENTE, TRAT. CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
253 |
91995-40-3 |
649-494-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI DEPARAFFINATI,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
254 |
100683-97-4 |
649-239-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI LEGGERI TRATTATI CON CARBONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
255 |
64742-54-7 |
649-467-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI PESANTI DA "HYDROTREATING" |
2 |
L |
R
45 |
21 |
256 |
90640-91-8 |
649-485-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI PESANTI DEPARAFFINATI
COMPLESSI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
257 |
90640-94-1 |
649-487-00-7 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI PESANTI DEPARAFFINATI CON SOLVENTE, TRAT. CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
258 |
91995-39-0 |
649-493-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
PARAFFINICI PESANTI DEPARAFFINATI,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
259 |
101631-14-5 |
649-452-00-6 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PESANTI CRACKIZZATI CON VAPORE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
260 |
94733-08-1 |
649-504-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
PESANTI IDROTRATTATI RAFFINATI SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
261 |
91995-45-8 |
649-495-00-0 |
DISTILLATI (PETROLIO),
RAFFINATI CON SOLVENTE IDROCRACKIZZATI,
DEPARAFFINATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
262 |
68477-31-6 |
649-230-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
RESIDUI DELLA COLONNA DI FRAZIONAMENTO DEL REFORMING CAT.
ECC. |
2 |
N |
R
45 |
21 |
263 |
68477-30-5 |
649-229-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
RESIDUI DELLA COLONNA DI FRAZIONAMENTO
ECC. |
2 |
N |
R
45 |
21 |
264 |
68477-29-2 |
649-228-00-8 |
DISTILLATI (PETROLIO),
RESIDUO DELLA COLONNA DI FRAZIONAMENTO DEL REFORMING CAT.
ECC. |
2 |
N |
R
45 |
21 |
265 |
93165-19-6 |
649-388-00-9 |
DISTILLATI (PETROLIO),
RICCHI C6 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
266 |
70592-78-8 |
649-038-00-5 |
DISTILLATI (PETROLIO),
SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
267 |
68955-27-1 |
649-034-00-3 |
DISTILLATI (PETROLIO),
SOTTOVUOTO, RESIDUI DI PETROLIO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
268 |
70592-76-6 |
649-036-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
TAGLI INTERMEDI SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
269 |
70592-77-7 |
649-037-00-X |
DISTILLATI (PETROLIO),
TAGLI LEGGERI SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
270 |
106-89-8 |
603-026-00-6 |
EPICLORIDRINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
271 |
12510-42-8 |
650-012-00-0 |
ERIONITE |
1 |
- |
R
45 |
19 |
272 |
118-74-1 |
602-065-00-6 |
ESACLOROBENZENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
273 |
680-31-9 |
015-106-00-2 |
ESAMETILFOSFOROTRIAMMIDE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
274 |
64742-04-7 |
649-002-00-9 |
ESTRATTI ( PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA PESANTE DISTILLATA AL
SOLVENTE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
275 |
68783-00-6 |
649-531-00-5 |
ESTRATTI (PETROLIO),
CON SOLVENTE, DA DISTILLATO NAFTENICO PESANTE, CONCENTRATO IN
AROMATICI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
276 |
68783-04-0 |
649-532-00-0 |
ESTRATTI (PETROLIO),
CON SOLVENTE, DA DISTILLATO PARAFFINICO PESANTE RAFFINATO CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
277 |
68814-89-1 |
649-533-00-6 |
ESTRATTI (PETROLIO),
DISTILLATI PARAFFINICI PESANTI, DEASFALTATI CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
278 |
64742-11-6 |
649-004-00-X |
ESTRATTI (PETROLIO),
DISTILLATO NAFTENICO PESANTE DA SOLVENTE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
279 |
100684-02-4 |
649-545-00-1 |
ESTRATTI (PETROLIO),
DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO SOLVENTE, TRATTATO CON
CARBONE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
280 |
68477-61-2 |
649-362-00-7 |
ESTRATTI (PETROLIO),
ESTRAZIONE ACIDA A FREDDO, C4-6 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
281 |
64742-03-6 |
649-001-00-3 |
ESTRATTI (PETROLIO),
FRAZ. NAFTENICA LEGGERA DISTILLATA AL
SOLVENTE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
282 |
64742-05-8 |
649-003-00-4 |
ESTRATTI (PETROLIO),
FRAZ. PARAFFINICA LEGGERA DISTILLATA AL
SOLVENTE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
283 |
100684-05-7 |
649-548-00-8 |
ESTRATTI (PETROLIO),
GASOLIO LEGGERO SOTTOVUOTO SOLVENTE, TRATTATO CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
284 |
100684-04-6 |
649-547-00-2 |
ESTRATTI (PETROLIO),
LEGGERI SOTTOVUOTO, GASOLIO SOLVENTE, TRATTATO CON
CARBONE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
285 |
91995-68-5 |
649-382-00-6 |
ESTRATTI (PETROLIO),
NAFTA SOLVENTE LEGGERA DA REFORMING
CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
286 |
91995-75-4 |
649-538-00-3 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO NAFTENICO LEGGERO,
IDRODESOLFORATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
287 |
93763-10-1 |
649-543-00-0 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO NAFTENICO PESANTE,
IDRODESOLFORATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
288 |
91995-73-2 |
649-537-00-8 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO
IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
289 |
91995-77-6 |
649-540-00-4 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO,
IDRODESOLFORATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
290 |
91995-76-5 |
649-539-00-9 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO, TRATTATO CON
ACIDO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
291 |
100684-03-5 |
649-546-00-7 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO, TRATTATO CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
292 |
93763-11-2 |
649-544-00-6 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO PESANTE, DECERATO CON SOLV.
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
293 |
92704-08-0 |
649-542-00-5 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO PESANTE, TRATTATO CON
ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
294 |
91995-78-7 |
649-005-00-5 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE GASOLIO LEGGERO SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
295 |
91995-79-8 |
649-541-00-X |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE GASOLIO LEGGERO SOTTOVUOTO
IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
296 |
97926-43-7 |
649-391-00-5 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE NAFTA PESANTE, TRATTATA ARGILLA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
297 |
90641-07-9 |
649-534-00-1 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO NAFTENICO PESANTE
IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
298 |
90641-09-1 |
649-536-00-2 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO LEGGERO
IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
299 |
90641-08-0 |
649-535-00-7 |
ESTRATTI (PETROLIO),
SOLVENTE DISTILLATO PARAFFINICO PESANTE
IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
300 |
122384-78-5 |
648-110-00-3 |
ESTRATTI RESIDUI
(CARBONE), CATRAME DI CARBONE ALCALINO T
BASSA |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
301 |
65996-83-0 |
648-113-00-X |
ESTRATTI, OLIO DI
CATRAME DI CARBONE, ALCALINI |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
302 |
122070-78-4 |
648-077-00-5 |
FENANTRENE, RESIDUI DI
DISTILLAZIONE, RIDISTILLATI DI OLIO DI ANTRACENE
II |
2 |
M |
R
45 |
21 |
303 |
91079-47-9 |
648-127-00-6 |
FENOLI C 9-11; FENOLI
DISTILLATI |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
304 |
84988-93-2 |
648-111-00-9 |
FENOLI, ESTRATTO DI
LASCIVIO AMMONIACALE; ESTRATTO ALCALINO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
305 |
68477-95-2 |
649-074-00-1 |
GAS (PETROLIO),
ALIMENTAZIONE IMPIANTO GIRBATOL |
2 |
K |
R
45 |
21 |
306 |
68602-83-5 |
649-092-00-X |
GAS (PETROLIO), C1-5,
UMIDI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
307 |
68477-70-3 |
649-207-00-3 |
GAS (PETROLIO),
C2-3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
308 |
68783-65-3 |
649-099-00-8 |
GAS (PETROLIO), C2-4,
ADDOLCITI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
309 |
68131-75-9 |
649-177-00-1 |
GAS (PETROLIO),
C3-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
310 |
68477-33-8 |
649-204-00-7 |
GAS (PETROLIO), C3-4,
RICCHI DI ISOBUTANO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
311 |
68477-83-8 |
649-067-00-3 |
GAS (PETROLIO), C3-5,
CARICA DI ALCHILAZIONE
OLEFINICA/PARAFFINICA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
312 |
68477-81-6 |
649-126-00-3 |
GAS (PETROLIO), C6-8,
DA REFORMING CATALITICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
313 |
68606-27-9 |
649-095-00-6 |
GAS (PETROLIO), CARICA
DI ALCHILAZIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
314 |
68477-65-6 |
649-120-00-0 |
GAS (PETROLIO), CARICA
SISTEMA AMMINICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
315 |
68478-04-6 |
649-138-00-9 |
GAS (PETROLIO),
CONDIZIONAMENTO IMPIANTO IDROTRATTAMENTO REFORMING, RICCHI IN
H2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
316 |
68478-01-3 |
649-135-00-2 |
GAS (PETROLIO),
CONDIZIONAMENTO IMPIANTO REFORMING, RICCHI
H2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
317 |
68477-84-9 |
649-128-00-4 |
GAS (PETROLIO),
CORRENTE DI RITORNO RICCA C2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
318 |
92045-22-2 |
649-115-00-3 |
GAS (PETROLIO), CRACKER
A VAPORE, RICCHI C3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
319 |
68911-59-1 |
649-156-00-7 |
GAS (PETROLIO), DA
"FLASH DRUM" DI CHEROSENE "SOUR"
IDROTRATTATE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
320 |
68919-05-1 |
649-102-00-2 |
GAS (PETROLIO), DA
APPARECCHIO STABILIZZATORE DI BENZINA LEGGERA DI PRIMA
DISTIL. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
321 |
68447-96-3 |
649-131-00-0 |
GAS (PETROLIO), DA
ASSORBITORE DI IDROGENO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
322 |
68919-03-9 |
649-159-00-3 |
GAS (PETROLIO), DA
ASSORBITORE SECONDARIO DI SCRUBBING DI CRACKING
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
323 |
68602-84-6 |
649-150-00-4 |
GAS (PETROLIO), DA
ASSORBITORE SECONDARIO, FRAZIONAMENTO DELLE FRAZ. DI TESTA
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
324 |
68783-64-2 |
649-098-00-2 |
GAS (PETROLIO), DA
CRACKING CATALITICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
325 |
68952-76-1 |
649-107-00-X |
GAS (PETROLIO), DA
DEBUTANIZZATORE DI NAFTA CRACKIZZATA
CATALITICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
326 |
68989-88-8 |
649-168-00-2 |
GAS (PETROLIO), DA
DISTIL. E CRACKING CATALITICO DEL GREZZO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
327 |
68527-15-1 |
649-148-00-3 |
GAS (PETROLIO), DA
DISTIL. GAS DI RAFFINERIA DI PETROLIO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
328 |
68955-28-2 |
649-111-00-1 |
GAS (PETROLIO), DA
FRAZ. LEGGERE DI CRACKING CON VAPORE, CONCENTRATI IN
BUTADIENE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
329 |
68477-71-4 |
649-208-00-9 |
GAS (PETROLIO), DA
GASOLIO DI CRACKING CATALITICO, FRAZ. DI FONDO DEPROPANIZZATORE
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
330 |
68477-68-9 |
649-123-00-7 |
GAS (PETROLIO), DA OLIO
DI MISCELA, RICCO DI H2/N2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
331 |
68919-09-5 |
649-104-00-3 |
GAS (PETROLIO), DA
REFORMING CATALIT. DI NAFTA DI PRIMA
DISTILLAZIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
332 |
68477-82-7 |
649-127-00-9 |
GAS (PETROLIO), DA
RICICLO REFORMER CATALITICO, C6-8, ARRICCHITI IN
H2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
333 |
68919-06-2 |
649-103-00-8 |
GAS (PETROLIO), DA
STRIPPER DI DESOLFORAZIONE "UNIFINING" DI
NAFTA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
334 |
68919-04-0 |
649-160-00-9 |
GAS (PETROLIO), DA
STRIPPER DI DESOLFORAZIONE DI IDROTRATTAMENTO DI DISTILLATI
PESANTI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
335 |
68955-33-9 |
649-167-00-7 |
GAS (PETROLIO), DA
TORRE DI ASSORBIMENTO A SPUGNA ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
336 |
68919-00-6 |
649-101-00-7 |
GAS (PETROLIO), DAL
DEESANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
337 |
68513-16-6 |
649-085-00-1 |
GAS (PETROLIO), DAL
DEPRAPANIZZATORE DI IDROCRACKING, RICCO DI
IDROCARBURI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
338 |
68513-19-9 |
649-147-00-8 |
GAS (PETROLIO), DAL
FLASHING A BASSA PRESSIONE DELL'EFFLUENTE DEL
REFORMING |
2 |
K |
R
45 |
21 |
339 |
68513-18-8 |
649-146-00-2 |
GAS (PETROLIO), DAL
FLASHING AD ALTA PRESSIONE DELL'EFFLUENTE DEL
REFORMING |
2 |
K |
R
45 |
21 |
340 |
68919-02-8 |
649-158-00-8 |
GAS (PETROLIO), DAL
FRAZ. DEL CRACKING CATALITICO FLUIDIZZATO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
341 |
68918-99-0 |
649-100-00-1 |
GAS (PETROLIO), DAL
FRAZIONAMENTO DEL GREZZO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
342 |
68606-34-8 |
649-096-00-1 |
GAS (PETROLIO), DAL
FRAZIONAMENTO DI RESIDUI DEL
DEPROPANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
343 |
68814-90-4 |
649-154-00-6 |
GAS (PETROLIO), DAL
SEPARATORE DEI PRODOTTI DI PLATFORMING |
2 |
K |
R
45 |
21 |
344 |
68513-15-5 |
649-084-00-6 |
GAS (PETROLIO),
DALL'APPARECCHIO DI DEESANIZZAZIONE DI NAFTA DI PRIMA DISTIL.
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
345 |
68477-66-7 |
649-121-00-6 |
GAS (PETROLIO),
DALL'IDRODESOLFORATORE DELL'IMPIANTO A
BENZENE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
346 |
68477-74-7 |
649-063-00-1 |
GAS (PETROLIO),
DALL'IMPIANTO DI CRACKING CATALITICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
347 |
68477-75-8 |
649-064-00-7 |
GAS (PETROLIO),
DALL'IMPIANTO DI CRACKING CATALITICO, RICCO C
1-5 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
348 |
68513-17-7 |
649-086-00-7 |
GAS (PETROLIO), DALLA
STABILIZ. FRAZIONI LEGGERE NAFTA DI PRIMA
DISTILLAZIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
349 |
68919-08-4 |
649-162-00-X |
GAS (PETROLIO), DALLA
TORRE DI "PREFLASH", DISTILLAZIONE DEL
GREZZO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
350 |
68919-07-3 |
649-161-00-4 |
GAS (PETROLIO), DALLO
STABILIZZATORE DI PLATFORMING ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
351 |
68919-10-8 |
649-106-00-4 |
GAS (PETROLIO), DALLO
STABILIZZATORE DI PRIMA DISTILLAZIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
352 |
68919-12-0 |
649-164-00-0 |
GAS (PETROLIO), DALLO
STRIPPER "UNIFINER" |
2 |
K |
R
45 |
21 |
353 |
68919-11-9 |
649-163-00-5 |
GAS (PETROLIO), DALLO
STRIPPER DEL CATRAME |
2 |
K |
R
45 |
21 |
354 |
68919-01-7 |
649-157-00-2 |
GAS (PETROLIO), DALLO
STRIPPER DI DESOLFORAZIONE "UNIFINING" |
2 |
K |
R
45 |
21 |
355 |
68814-67-5 |
649-153-00-0 |
GAS (PETROLIO), DI
RAFFINERIA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
356 |
68477-93-0 |
649-130-00-5 |
GAS (PETROLIO), DISTIL.
RIASSORBITORE CONCENTRAZIONE GAS |
2 |
K |
R
45 |
21 |
357 |
68478-05-7 |
649-139-00-4 |
GAS (PETROLIO),
DISTILLAZIONE CRACKING TERMICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
358 |
92045-16-4 |
649-170-00-3 |
GAS (PETROLIO),
EFFLUENTE DA IDRODESOLFORAZIONE DI GASOLIO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
359 |
68477-87-2 |
649-070-00-X |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA COLONNA DEL DEISOBUTANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
360 |
68409-99-4 |
649-191-00-8 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA CRACKIZZATE CATALITICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
361 |
68477-86-1 |
649-069-00-4 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DEL DEETANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
362 |
68602-82-4 |
649-149-00-9 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DEL DEPENTANIZZATORE DI IDROTRAT. UNITA' BENZENE
|
2 |
K |
R
45 |
21 |
363 |
68477-91-8 |
649-072-00-0 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DEL DEPROPANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
364 |
68477-69-0 |
649-206-00-8 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DELLO SPLITTER DEL BUTANO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
365 |
68477-94-1 |
649-073-00-6 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DEPROPANIZZATORE IMP. RECUPERO
GAS |
2 |
K |
R
45 |
21 |
366 |
68919-20-0 |
649-105-00-9 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA DI SPLITTER DI CRACKING CATALITICO
FLUIDIZZATO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
367 |
68477-76-9 |
649-065-00-2 |
GAS (PETROLIO), FRAZ.
DI TESTA STABILIZZATORE NAFTA POLIMERIZZATA CATALITICAMENTE
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
368 |
68477-99-6 |
649-075-00-7 |
GAS (PETROLIO),
FRAZIONATI DI BENZINA PESANTE ISOMERIZZATA
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
369 |
68783-06-2 |
649-152-00-5 |
GAS (PETROLIO),
HYDROCRACKING, DAL SEPARATORE A BASSE
PRESSIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
370 |
68478-02-4 |
649-136-00-8 |
GAS (PETROLIO),
IDROTRATTAMENTO, REFORMING |
2 |
K |
R
45 |
21 |
371 |
68478-03-5 |
649-137-00-3 |
GAS (PETROLIO),
IDROTRATTAMENTO-REFORMING, RICCHI IN
IDROGENO/METANO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
372 |
68477-79-2 |
649-066-00-8 |
GAS (PETROLIO),
IMPIANTO DI REFORMING CATALITICO, RICCHI
C1-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
373 |
92045-80-2 |
649-117-00-4 |
GAS (PETROLIO),
LIQUEFATTI, ADDOLCITI, FRAZIONE C4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
374 |
68783-07-3 |
649-097-00-7 |
GAS (PETROLIO), MISCELA
DI RAFFINERIA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
375 |
68477-73-6 |
649-062-00-6 |
GAS (PETROLIO), NAFTA
CRACKIZZATA CATALIT., FRAZ. TESTA DEL DEPROPANIZZATORE,
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
376 |
68477-72-5 |
649-209-00-4 |
GAS (PETROLIO), NAFTA
CRACKIZZATA CATALITICAMENTE, FRAZ. DI FONDO
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
377 |
68477-77-0 |
649-124-00-2 |
GAS (PETROLIO), NAFTA
DA REFORMING CATALITICO, TESTE STRIPPER |
2 |
K |
R
45 |
21 |
378 |
68955-34-0 |
649-112-00-7 |
GAS (PETROLIO), NAFTA
DI PRIMA DISTIL., FRAZ. DI TESTA STABILIZZATORE DEL REFORMING
CATALITICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
379 |
92045-20-0 |
649-174-00-5 |
GAS (PETROLIO), RESIDUI
DI "VISBREAKING" |
2 |
K |
R
45 |
21 |
380 |
92045-19-7 |
649-173-00-X |
GAS (PETROLIO), RESIDUI
DI CRACKING CON VAPORE AD ALTA PRESSIONE
NAFTA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
381 |
68477-97-4 |
649-132-00-6 |
GAS (PETROLIO), RICCHI
DI IDROGENO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
382 |
68477-85-0 |
649-068-00-9 |
GAS (PETROLIO), RICCHI
IN C 4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
383 |
68477-67-8 |
649-122-00-1 |
GAS (PETROLIO), RICICLO
DELL'IMPIANTO A BENZENE, RICCHI DI
IDROGENO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
384 |
68477-80-5 |
649-125-00-8 |
GAS (PETROLIO), C6-8,
RICICLO DI REFORMING CATALITICO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
385 |
68477-98-5 |
649-133-00-1 |
GAS (PETROLIO), RICICLO
OLIO DI MISCELA IDROTRATTATO, RICCHI H2/N2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
386 |
68478-00-2 |
649-134-00-7 |
GAS (PETROLIO),
RICICLO, RICCHI DI IDROGENO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
387 |
92045-18-6 |
649-172-00-4 |
GAS (PETROLIO), SCARICO
DA FLASH DRUM DI EFFLUENTE
DELL'IDROGENATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
388 |
92045-15-3 |
649-169-00-8 |
GAS (PETROLIO), SCARICO
DI SCRUBBER DI GASOLIO A DIETANOLAMMINA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
389 |
68477-90-7 |
649-071-00-5 |
GAS (PETROLIO), SECCHI
DAL DEPROPANIZZATORE, RICCHI IN PROPILENE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
390 |
68477-92-9 |
649-129-00-X |
GAS (PETROLIO), SECCHI
LEGGERMENTE ACIDI, DALL'IMPIANTO CONCENTRAZIONE
GAS |
2 |
K |
R
45 |
21 |
391 |
92045-17-5 |
649-171-00-9 |
GAS (PETROLIO), SPURGO
DELL'IDRODESOLFORAZIONE DEL GASOLIO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
392 |
68911-58-0 |
649-155-00-1 |
GAS (PETROLIO),
STABILIZZAZIONE IN DEPENTANIZZATORE DI CHEROSENE "SOUR"
IDROTRATTATO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
393 |
68513-14-4 |
649-145-00-7 |
GAS (PETROLIO), TAGLI
DI TESTA NAFTA DI PRIMA DISTIL. SOTTOPOSTA REFORMING
CATAL. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
394 |
68476-26-6 |
649-197-00-0 |
GAS
COMBUSTIBILI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
395 |
68476-29-9 |
649-198-00-6 |
GAS COMBUSTIBILI,
DISTILLATI DI PETROLIO GREZZO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
396 |
68308-11-2 |
649-189-00-7 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
ALCHILAZIONE PROPANO/PROPILENE ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
397 |
68478-22-8 |
649-077-00-8 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
ASSORBITORE DI STABILIZZAZIONE NAFTA CRACKIZZATA
CATALIT. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
398 |
68478-32-0 |
649-080-00-4 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
CORRENTE MISTA IMPIANTO DI GAS SATURO, RICCO
C4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
399 |
68308-03-2 |
649-183-00-4 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
CRACKING CATALITICO DI GASOLIO, TORRE DI
ASSORBIMENTO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
400 |
68952-81-8 |
649-109-00-0 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA ASSORBITORE DI NAFTA, GASOLIO E DISTILLATO CRACKIZZATO
TERMICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
401 |
68952-80-7 |
649-166-00-1 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA IDRODESOLFORAZIONE DI NAFTA PRIMA
DISTILLLAZIONE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
402 |
68952-82-9 |
649-110-00-6 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA STABILIZ. PER FRAZIONAMENTO DI IDROCARBURI CRACK.
TERM. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
403 |
68952-77-2 |
649-108-00-5 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA STABILIZZATORE DI NAFTA E DISTILLATO CRACKIZZATO
CAT. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
404 |
68478-26-2 |
649-079-00-9 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA STABILIZZAZIONE PER FRAZIOMAMENTO DI NAFTA RIFOR.
CAT. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
405 |
68478-21-7 |
649-076-00-2 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DA TORRE DI RIFLUSSO FRAZIONAMENTO OLIO PURIFICATO
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
406 |
68478-24-0 |
649-078-00-3 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DAI PROCESSI DI CRACKING E REFORMING CATALITICO
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
407 |
68952-79-4 |
649-165-00-6 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DAL SEPARATORE NAFTA IDRODESOLFORATA
CATALITICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
408 |
68478-25-1 |
649-140-00-X |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DALL'ASSORBITORE DI RIFRAZIONAMENTO ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
409 |
68478-34-2 |
649-082-00-5 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DALL'IMPIANTO DI CRACKING TERMICO DI RESIDUI
SOTTOVUOTO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
410 |
68308-06-5 |
649-186-00-0 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DISTIL. E NAFTA
IDRODESOLFORATI DAL FRAZIONATORE, PRIVI
ACIDO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
411 |
68308-10-1 |
649-182-00-9 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DISTIL. DI PRIMA DISTIL. DALL'IDRODESOLFORAZIONE, PRIVO DI
H2S |
2 |
K |
R
45 |
21 |
412 |
68308-01-0 |
649-181-00-3 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DISTILLATO CRACKIZZATO, DA STRIPPER DI
"HYDROTREATING" |
2 |
K |
R
45 |
21 |
413 |
68307-98-2 |
649-178-00-7 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
DISTILLATO E NAFTA CRACKIZZATI CAT., COLONNE FRAZ. AD
ASSORBIM. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
414 |
68308-12-3 |
649-190-00-2 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
GASOLIO SOTTOVUOTO DALL'IDRODESOLFORATORE, PRIVI DI
H2S |
2 |
K |
R
45 |
21 |
415 |
68308-07-6 |
649-187-00-6 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
IDRODESOLFORATO DALLO STRIPPING DEL GASOLIO
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
416 |
68478-33-1 |
649-081-00-X |
GAS DI CODA (PETROLIO),
IMPIANTO DI RECUPERO GAS SATURO, RICCO
C1-2 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
417 |
68308-04-3 |
649-184-00-X |
GAS DI CODA (PETROLIO),
IMPIANTO RECUPERO GAS |
2 |
K |
R
45 |
21 |
418 |
68308-05-4 |
649-185-00-5 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
IMPIANTO RECUPERO GAS, DEETANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
419 |
68307-99-3 |
649-179-00-2 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
NAFTA DI POLIMERIZZAZIONE CATALITICA ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
420 |
68308-09-8 |
649-188-00-1 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
NAFTA DI PRIMA DISTIL. DALLO STABILIZZATORE, PRIVI DI
H2S |
2 |
K |
R
45 |
21 |
421 |
68308-08-7 |
649-210-00-X |
GAS DI CODA (PETROLIO),
NAFTA ISOMERIZZATA DALLO STABILIZZATORE DI
FRAZIONAMENTO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
422 |
68308-00-9 |
649-180-00-8 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
NAFTA RIFORMATA CATALITALITCAMENTE, PRIVI H2S
ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
423 |
68478-29-5 |
649-143-00-6 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
SEPARATORE DI IDROTRATTAMENTO DI DISTILLATI
CRACKIZZATI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
424 |
68478-30-8 |
649-144-00-1 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
SEPARATORE NAFTA PRIMA DISTIL.
IDRODESOLFORATA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
425 |
68478-27-3 |
649-141-00-5 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
SEPARATORE NAFTA RIFORMATA CATALITICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
426 |
68478-28-4 |
649-142-00-0 |
GAS DI CODA (PETROLIO),
STABILIZZATORE NAFTA RIFORMATA
CATALITICAMENTE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
427 |
68476-85-7 |
649-202-00-6 |
GAS DI PETROLIO,
LIQUEFATTI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
428 |
68476-86-8 |
649-203-00-1 |
GAS DI PETROLIO,
LIQUEFATTI, ADDOLCITI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
429 |
64741-48-6 |
649-347-00-5 |
GAS NATURALE
(PETROLIO), MISCELA LIQUIDA GREZZA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
430 |
68410-63-9 |
649-192-00-3 |
GAS NATURALE
ESSICCATO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
431 |
68919-39-1 |
649-375-00-8 |
GAS NATURALE,
CONDENSATI |
2 |
J |
R
45 |
21 |
432 |
64741-47-5 |
649-346-00-X |
GAS NATURALE,
CONDENSATI (PETROLIO) |
2 |
P |
R
45 |
21 |
433 |
68527-18-4 |
649-442-00-1 |
GASOLI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE D'ACQUA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
434 |
64742-59-2 |
649-015-00-X |
GASOLI (PETROLIO), DA
"HYDROTREATING" SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
435 |
64741-57-7 |
649-009-00-7 |
GASOLI (PETROLIO),
FRAZ. PESANTI SOTTOVUOTO; OLI COMBUSTIBILI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
436 |
64742-79-6 |
649-222-00-5 |
GASOLI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
437 |
97926-59-5 |
649-450-00-5 |
GASOLI (PETROLIO),
LEGGERI SOTTOVUOTO IDRODESOLFORATI CRACKIZZATI
TERMICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
438 |
64742-29-6 |
649-218-00-3 |
GASOLI (PETROLIO),
NEUTRALIZZATI CHIMICAMENTE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
439 |
68783-08-4 |
649-032-00-2 |
GASOLI (PETROLIO),
PESANTI DA DISTILLAZIONE ATMOSFERICA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
440 |
64742-86-5 |
649-017-00-0 |
GASOLI (PETROLIO),
PESANTI IDRODESOLFORATI SOTTO VUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
441 |
85117-03-9 |
649-039-00-0 |
GASOLI (PETROLIO),
PESANTI SOTTOVUOTO DA COKER
IDRODESOLFORATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
442 |
64741-90-8 |
649-213-00-6 |
GASOLI (PETROLIO),
RAFFINATI CON SOLVENTE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
443 |
64742-12-7 |
649-215-00-7 |
GASOLI (PETROLIO),
TRATTATI CON ACIDO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
444 |
97862-78-7 |
649-238-00-2 |
GASOLI,
IDROTRATTATI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
445 |
93924-33-5 |
649-233-00-5 |
GASOLI,
PARAFFINICI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
446 |
74869-21-9 |
649-243-00-X |
GRASSI
LUBRIFICANTI |
2 |
N |
R
45 |
21 |
447 |
302-01-2 |
007-008-00-3 |
IDRAZINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
448 |
- |
007-014-00-6 |
IDRAZINA
SALI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
449 |
122-66-7 |
007-021-00-4 |
IDRAZOBENZENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
450 |
91995-38-9 |
649-380-00-5 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C4-6, LEGGERI DA DEPENTANIZZATORE, ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
451 |
90989-41-6 |
648-005-00-2 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C6-10, RICCHI C8, OLIO LEGGERO RIDISTILLATO
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
452 |
68131-49-7 |
649-357-00-X |
IDROCARBURI AROMATICI,
C6-10, TRATTATI CON ACIDO, NEUTRALIZZATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
453 |
68475-70-7 |
649-321-00-3 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C6-8, DA PIROLISI DI RAFFINATO E NAFTA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
454 |
93571-75-6 |
649-311-00-9 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C7-12, RICCHI C8 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
455 |
90989-42-7 |
649-379-00-X |
IDROCARBURI AROMATICI,
C7-8, PRODOTTI DI DEALCHILAZIONE, RESIDUI DI
DISTILLAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
456 |
91995-18-5 |
649-310-00-3 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C8, DA REFORMING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
457 |
90989-38-1 |
648-010-00-X |
IDROCARBURI AROMATICI,
C8, OLIO LEGGERO RIDISTILLATO ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
458 |
90989-39-2 |
649-403-00-9 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C8-10 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
459 |
90989-39-2 |
648-011-00-5 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C8-10, OLIO LEGGERO RIDISTILLATO ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
460 |
91995-20-9 |
648-012-00-0 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C8-9, SOTTOPRODOTTO DELLA POLIMERIZZAZIONE,
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
461 |
92062-36-7 |
648-013-00-6 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C9-12, DISTILLAZIONE DEL BENZENE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
462 |
101794-74-5 |
648-073-00-3 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C20-28, POLICICLICI, DERIVATI DA PIROLISI
ECC. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
463 |
101794-76-7 |
648-075-00-4 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C20-28, POLICICLICI, DERIVATI DA PIROLISI
ECC. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
464 |
101794-75-6 |
648-074-00-9 |
IDROCARBURI AROMATICI,
C20-28, POLICICLICI, DERIVATI DA PIROLISI
ECC. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
465 |
68527-16-2 |
649-090-00-9 |
IDROCARBURI,
C1-3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
466 |
68514-31-8 |
649-088-00-8 |
IDROCARBURI,
C1-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
467 |
68514-36-3 |
649-089-00-3 |
IDROCARBURI, C1-4,
ADDOLCITI |
2 |
K |
R
45 |
21 |
468 |
68527-19-5 |
649-091-00-4 |
IDROCARBURI, C1-4,
FRAZIONE DEBUTANIZZATORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
469 |
68606-25-7 |
649-093-00-5 |
IDROCARBURI,
C2-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
470 |
68476-49-3 |
649-201-00-0 |
IDROCARBURI, C2-4,
ARRICCHITI IN C3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
471 |
68476-47-1 |
649-302-00-X |
IDROCARBURI, C2-6, DA
REFORMING CATALITICO DI C6-8 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
472 |
68606-26-8 |
649-094-00-0 |
IDROCARBURI,
C3 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
473 |
68476-40-4 |
649-199-00-1 |
IDROCARBURI,
C3-4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
474 |
102110-14-5 |
649-398-00-3 |
IDROCARBURI, C3-6,
RICCHI C5, NAFTA CRACKIZZATA CON VAPORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
475 |
68476-46-0 |
649-291-00-1 |
IDROCARBURI, C3-11,
DISTILLATI DI CRACKING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
476 |
87741-01-3 |
649-113-00-2 |
IDROCARBURI,
C4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
477 |
92045-23-3 |
649-116-00-9 |
IDROCARBURI, C4,
DISTILLATO DA CRACKER A VAPORE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
478 |
65465-89-7 |
649-118-00-X |
IDROCARBURI, C4, PRIVI
DI 1,3-BUTADIENE E ISOBUTENE |
2 |
K |
R
45 |
21 |
479 |
68476-42-6 |
649-200-00-5 |
IDROCARBURI,
C4-5 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
480 |
92045-63-1 |
649-386-00-8 |
IDROCARBURI, C4-11,
CRACKING DI NAFTA, PRIVI AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
481 |
92045-61-9 |
649-340-00-7 |
IDROCARBURI, C4-12,
CRACKING DELLA NAFTA, IDROTRATTATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
482 |
93572-36-2 |
649-314-00-5 |
IDROCARBURI, C5-11,
FRAZ. LEGGERA DA REFORMING, RICCHI DI NON
AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
483 |
93763-33-8 |
649-343-00-3 |
IDROCARBURI, C6-11,
IDROTRATTATI, DEAROMATIZZATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
484 |
92045-64-2 |
649-287-00-X |
IDROCARBURI, C6-7,
CRACKING NAFTA, RAFFINATI CON SOLVENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
485 |
101316-66-9 |
649-395-00-7 |
IDROCARBURI, C6-8,
IDROGENATI DEAROMATIZZATI PER ASSORBIMENTO, RAFFINAZIONE DEL
TOLUENE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
486 |
93572-35-1 |
649-313-00-X |
IDROCARBURI, C7-12,
RICCHI AROMATICI, C>9, FRAZ. PESANTE DA
REFORMING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
487 |
92045-62-0 |
649-385-00-2 |
IDROCARBURI, C8-11,
CRACKING DI NAFTA, TAGLIO TOLUENE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
488 |
101896-28-0 |
649-298-00-X |
IDROCARBURI, C8-12, DA
CRACKING CATALITICO, NEUTRALIZ. CHIMICAMENTE,
ADDOLCITI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
489 |
92128-94-4 |
649-296-00-9 |
IDROCARBURI, C8-12, DA
CRACKING CATALITICO., NEUTRALIZZATI
CHIMICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
490 |
101794-97-2 |
649-297-00-4 |
IDROCARBURI, C8-12,
DISTILLATI DA CRACKING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
491 |
93763-34-9 |
649-344-00-9 |
IDROCARBURI, C9-12,
IDROTRATTATI, DEAROMATIZZATI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
492 |
97722-08-2 |
649-237-00-7 |
IDROCARBURI, C11-17,
NAFTENICI LEGGERI ESTRATTI CON SOLVENTE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
493 |
97675-86-0 |
649-236-00-1 |
IDROCARBURI, C12-20,
PARAFFINICI IDROTRATTATI, FRAZ. LEGGERE DI
DISTILLAZIONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
494 |
97722-09-3 |
649-517-00-9 |
IDROCARBURI, C13-27,
NAFTENICI LEGGERI ESTRATTI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
495 |
95371-04-3 |
649-508-00-X |
IDROCARBURI, C13-30,
RICCHI DI AROMATICI, DISTILLATO NAFTENICO ESTRATTO CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
496 |
97722-10-6 |
649-518-00-4 |
IDROCARBURI, C14-29,
NAFTENICI LEGGERI ESTRATTI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
497 |
97675-85-9 |
649-235-00-6 |
IDROCARBURI, C16-20,
IDROTRATTATI DISTILLATO INTERMEDIO ECC. |
2 |
N |
R
45 |
21 |
498 |
97675-88-2 |
649-449-00-X |
IDROCARBURI, C16-20,
RESIDUI DI DISTILLAZIONE DI PARAFFINE DA IDROCRACKING
ECC. |
3 |
- |
R
45 |
21 |
499 |
95371-05-4 |
649-509-00-5 |
IDROCARBURI, C16-32,
RICCHI DI AROMATICI, DISTILLATO NAFTENICO, ESTRATTO CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
500 |
97862-82-3 |
649-520-00-5 |
IDROCARBURI, C17-30,
DISTILLATI IDROTRATTATI, FRAZ. LEGGERE DELLA
DISTILLAZIONE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
501 |
97675-87-1 |
649-515-00-8 |
IDROCARBURI, C17-30,
RESIDUO DELLA DISTILLAZIONE ATMOSFERICA
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
502 |
97722-06-0 |
649-516-00-3 |
IDROCARBURI, C17-40,
RESIDUO DELLA DISTILLAZIONE IDROTRATTATO, DEASFALTATO
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
503 |
93924-61-9 |
649-503-00-3 |
IDROCARBURI, C20-50,
DISTILLATO SOTTOVUOTO DELL'IDROGENAZIONE DELL'OLIO
RESIDUO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
504 |
90640-95-2 |
649-488-00-2 |
IDROCARBURI,
C20-50,PARAFFINICI PESANTI DEPARAFFINATI CON SOLVENTE,
IDROTRATTTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
505 |
97926-70-0 |
649-523-00-1 |
IDROCARBURI, C20-58,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
506 |
97722-04-8 |
649-006-00-0 |
IDROCARBURI, C26-55,
RICCHI DI AROMATICI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
507 |
97862-81-2 |
649-519-00-X |
IDROCARBURI, C27-42,
DEAROMATIZZATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
508 |
97926-71-1 |
649-524-00-7 |
IDROCARBURI, C27-42,
NAFTENICI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
509 |
97926-68-6 |
649-522-00-6 |
IDROCARBURI, C27-45,
DEAROMATIZZATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
510 |
97862-83-4 |
649-521-00-0 |
IDROCARBURI, C27-45,
DISTILLAZIONE NAFTENICA SOTTOVUOTO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
511 |
95371-08-7 |
649-511-00-6 |
IDROCARBURI, C37-65,
RESIDUI DI DISTILLAZIONE SOTTOVUOTO, IDROTRATTATI,
DEASFALTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
512 |
95371-07-6 |
649-510-00-0 |
IDROCARBURI, C37-68,
RESIDUI DI DISTILLAZIONE SOTTOVUOTO, DECERATI, DEASFALTATI
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
513 |
68476-55-1 |
649-402-00-3 |
IDROCARBURI, ARRICCHITI
IN C5 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
514 |
68476-50-6 |
649-401-00-8 |
IDROCARBURI, C >= 5,
ARRICCHITI IN C5-6 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
515 |
92045-55-1 |
649-285-00-9 |
IDROCARBURI, DISTILLATI
LEGGERI DI NAFTA IDROTRATTATI, RAFFINATI CON
SOLVENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
516 |
93763-38-3 |
649-502-00-7 |
IDROCARBURI, RESIDUI
PARAFFINICI IDROCRACKIZZATI DELLA DISTILLAZIONE, DECERATI CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
517 |
68512-91-4 |
649-083-00-0 |
IDROCARBURI, RICCHI
C3-4, DISTILLATO DI PETROLIO |
2 |
K |
R
45 |
21 |
518 |
102110-15-6 |
649-399-00-9 |
IDROCARBURI, RICCHI C5,
CONTENENTI DICICLOPENTADIENE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
519 |
101316-67-0 |
649-288-00-5 |
IDROCARBURI, RICCHI C6,
DISTILLATI LEGGERI DI NAFTA IDRDROTRATTATI, RAFFINATI CON
SOLV. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
520 |
7784-40-9 |
082-011-00-0 |
IDROGENOARSENIATO DI
PIOMBO |
1 |
- |
R
45 |
21 |
521 |
8032-32-4 |
649-263-00-9 |
LIGROINA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
522 |
94114-48-4 |
648-144-00-9 |
LIQUIDI DI CARBONE,
ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
523 |
94114-47-3 |
648-143-00-3 |
LIQUIDI DI CARBONE,
SOLUZIONE DI ESTRAZIONE CON SOLVENTE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
524 |
95-80-7 |
612-099-00-3 |
4-METIL-m-FENILENDIAMMINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
525 |
77402-03-0 |
607-190-00-X |
METILAMIDOMETOSSIACETATO
DI METILE (CONTENENTE >= 0,1% DI
ACRILAMMIDE) |
2 |
- |
R
45 |
19 |
526 |
75-55-8 |
613-033-00-6 |
2-METILAZIRIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
527 |
592-62-1 |
611-004-00-2 |
METILAZOSSIMETILEACETATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
528 |
838-88-0 |
612-085-00-7 |
4,4'-METILENDI-o-TOLUIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
529 |
101-14-4 |
612-078-00-9 |
4,4'-METILENEBIS(2-CLOROANILINA)
|
2 |
- |
R
45 |
19 |
530 |
- |
612-079-00-4 |
4,4'-METILENEBIS(2-CLOROANILINA)
SALI |
2 |
- |
R
45 |
19 |
531 |
70-25-7 |
612-083-00-6 |
MNNG *
N-METIL-N-NITROSO-N'-NITROGUANIDINA *
1-METIL-3-NITRO-1-NITROSOGUANIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
532 |
621-64-7 |
612-098-00-8 |
N-NITROSODI-N-PROPILAMMINA
* NITROSODIPROPILAMMINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
533 |
8030-30-6 |
649-262-00-3 |
NAFTA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
534 |
94114-54-2 |
648-150-00-1 |
NAFTA (CARBONE),
ESTRAZIONE CON SOLVENTE DA IDROCRACKING |
2 |
J |
R
45 |
21 |
535 |
90641-12-6 |
648-009-00-4 |
NAFTA (CARBONE),
RESIDUI DELLA DISTILLAZIONE, OLIO LEGGERO
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
536 |
64741-87-3 |
649-350-00-1 |
NAFTA (PETROLIO),
ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
537 |
92045-49-3 |
649-284-00-3 |
NAFTA (PETROLIO), C4-12
BUTAN-ALCHILATO, RICCA ISOTTANO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
538 |
68603-08-7 |
649-372-00-1 |
NAFTA (PETROLIO),
CONTENENTE AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
539 |
98219-46-6 |
649-392-00-0 |
NAFTA (PETROLIO), DA
CRACKING LEGGERO A VAPORE, DEBENZENATA,TRAT.
TERMICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
540 |
98219-47-7 |
649-393-00-6 |
NAFTA (PETROLIO), DA
CRACKING LEGGERO A VAPORE, TRATTATE
TERMICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
541 |
68919-37-9 |
649-307-00-7 |
NAFTA (PETROLIO), DA
REFORMING "FULL RANGE" |
2 |
P |
R
45 |
21 |
542 |
68955-35-1 |
649-308-00-2 |
NAFTA (PETROLIO), DA
REFORMING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
543 |
64742-66-1 |
649-354-00-3 |
NAFTA (PETROLIO),
DECERATA CATALITICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
544 |
68527-22-0 |
649-369-00-5 |
NAFTA (PETROLIO), DI
PRIMA DISTILLAZIONE, FRAZ. LEGGERA TRATTATE
ARGILLA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
545 |
68527-21-9 |
649-368-00-X |
NAFTA (PETROLIO), DI
PRIMA DISTILLAZIONE, GAMMA COMPLETA FRAZIONI, TRATTATA CON
ARGILLA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
546 |
68783-09-5 |
649-292-00-7 |
NAFTA (PETROLIO),
DISTILLATO LEGGERO DI CRACKING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
547 |
64741-42-0 |
649-265-00-X |
NAFTA (PETROLIO),
DISTILLAZIONE PRIMARIA DELL'INTERA GAMMA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
548 |
68527-23-1 |
649-370-00-0 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
AROMATICA LEGGERA CRACKIZZATA CON VAPORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
549 |
64741-64-6 |
649-274-00-9 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
DI ALCHILAZIONE DELL'INTERA GAMMA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
550 |
68783-66-4 |
649-374-00-2 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERA ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
551 |
68527-26-4 |
649-371-00-6 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERA CRACKIZZATA CON VAPORE D'ACQUA, PRIVA DI
BENZENE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
552 |
64742-49-0 |
649-328-00-1 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERA DI HYDROTREATING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
553 |
64742-23-0 |
649-353-00-8 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERA NEUTRALIZZATA CHIMICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
554 |
64741-84-0 |
649-278-00-0 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERA RAFFINATA CON SOLVENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
555 |
64741-63-5 |
649-299-00-5 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERE DA REFORMING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
556 |
64741-66-8 |
649-276-00-X |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERE DI ALCHILAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
557 |
64741-46-4 |
649-266-00-5 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
LEGGERE, DISTILLAZIONE PRIMARIA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
558 |
64742-48-9 |
649-327-00-6 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTE DI HYDROTREATING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
559 |
64742-22-9 |
649-352-00-2 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTE NEUTRALIZZATA CHIMICAMENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
560 |
64741-92-0 |
649-279-00-6 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTE RAFFINATA CON SOLVENTE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
561 |
64741-68-0 |
649-300-00-9 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTI DA REFORMING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
562 |
64741-65-7 |
649-275-00-4 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTI DI ALCHILAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
563 |
64741-41-9 |
649-264-00-4 |
NAFTA (PETROLIO), FRAZ.
PESANTI DI DISTILLAZIONE PRIMARIA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
564 |
64741-69-1 |
649-348-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI LEGGERE DA IDROCRACKING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
565 |
64741-55-5 |
649-290-00-6 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI LEGGERE DI CRACKING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
566 |
64741-74-8 |
649-316-00-6 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI LEGGERE DI CRACKING TERMICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
567 |
64741-78-2 |
649-349-00-6 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI PESANTI DA IDROCRACKING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
568 |
64741-54-4 |
649-289-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI PESANTI DI CRACKING CATALITICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
569 |
64741-83-9 |
649-317-00-1 |
NAFTA (PETROLIO),
FRAZIONI PESANTI DI CRACKING TERMICO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
570 |
68527-27-5 |
649-282-00-2 |
NAFTA (PETROLIO), GAMMA
COMPLETA FRAZIONI DI ALCHILATO, CONTENENTE
BUTANO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
571 |
68513-02-0 |
649-366-00-9 |
NAFTA (PETROLIO), GAMMA
COMPLETA DI TAGLI DA COKIZZAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
572 |
92045-52-8 |
649-338-00-6 |
NAFTA (PETROLIO), GAMMA
COMPLETA IDRODESOLFORATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
573 |
101316-76-1 |
649-396-00-2 |
NAFTA (PETROLIO),
IDRODESOLFORATA TAGLIO INTERO DA "COKER" |
2 |
P |
R
45 |
21 |
574 |
64741-70-4 |
649-277-00-5 |
NAFTA (PETROLIO),
ISOMERIZZAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
575 |
92045-58-4 |
649-286-00-4 |
NAFTA (PETROLIO),
ISOMERIZZAZIONE, FRAZ. C6 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
576 |
101795-01-1 |
649-397-00-8 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
577 |
92045-59-5 |
649-295-00-5 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA CRACKIZZATA CATALITALITICAMENTE,
ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
578 |
64742-83-2 |
649-355-00-9 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA CRACKIZZATA CON VAPORE ACQUEO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
579 |
85116-60-5 |
649-335-00-X |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA CRACKIZZATA TERMICAMENTE,
IDRODESOLFORATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
580 |
92045-65-3 |
649-326-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA CRACKIZZATA TERMICAMENTE,
ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
581 |
92201-97-3 |
649-387-00-3 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA DA BAGNO DI CALORE ("HEART SOAKED"), DA CRACKING CON
VAPORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
582 |
93165-55-0 |
649-342-00-8 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA DA CRACKING CON VAPORE, IDROGENATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
583 |
85116-59-2 |
649-377-00-9 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA DA REFORMING CATALITICO, FRAZ. PRIVA
AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
584 |
64742-73-0 |
649-329-00-7 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA IDRODESOLFORATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
585 |
92045-53-9 |
649-383-00-1 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA IDRODESOLFORATA, DEAROMATIZZATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
586 |
92045-57-3 |
649-339-00-1 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA IDROTRATTATA CRACKIZZATA A VAPORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
587 |
85116-61-6 |
649-336-00-5 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA IDROTRATTATA, CON CICLOALCANI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
588 |
92045-60-8 |
649-384-00-7 |
NAFTA (PETROLIO),
LEGGERA, RICCA C5, ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
589 |
68783-12-0 |
649-271-00-2 |
NAFTA (PETROLIO), NON
ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
590 |
92045-50-6 |
649-294-00-8 |
NAFTA (PETROLIO),
PESANTE CRACKIZZATA CATALITICAMENTE,
ADDOLCITA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
591 |
92045-51-7 |
649-337-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),
PESANTE CRACKIZZATA CON VAPORE, IDROGENATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
592 |
101631-20-3 |
649-273-00-3 |
NAFTA (PETROLIO),
PESANTE DI PRIMA DISTILLAZIONE, CONTENENTE
AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
593 |
64742-82-1 |
649-330-00-2 |
NAFTA (PETROLIO),
PESANTE IDRODESOLFORATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
594 |
68516-20-1 |
649-367-00-4 |
NAFTA (PETROLIO), TAGLI
AROMATICI, MEDI CRACKIZZATI CON VAPORE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
595 |
64742-15-0 |
649-351-00-7 |
NAFTA (PETROLIO),
TRATTATA CON ACIDO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
596 |
68513-03-1 |
649-304-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),TAGLIO
LEGGERO DI REFORMING CATALITICO, PRIVI DI
AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
597 |
85536-19-2 |
648-008-00-9 |
NAFTA SOLVENTE
(CARBONE), CONTENENTE CUMARONE-STIRENE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
598 |
65996-79-4 |
648-020-00-4 |
NAFTA SOLVENTE
(CARBONE), OLIO LEGGERO LAVATO,
ALTOBOLLENTE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
599 |
85536-20-5 |
648-007-00-3 |
NAFTA SOLVENTE
(CARBONE), TAGLIO XILENE - STIRENE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
600 |
85536-17-0 |
648-006-00-8 |
NAFTA SOLVENTE
(CARBONE), LEGGERA, OLIO LEGGERO RIDISTILLATO
ECC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
601 |
64742-89-8 |
649-267-00-0 |
NAFTA SOLVENTE
(PETROLIO), ALIFATICA LEGGERA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
602 |
64742-95-6 |
649-356-00-4 |
NAFTA SOLVENTE
(PETROLIO), AROMATICA LEGGERA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
603 |
68512-78-7 |
649-334-00-4 |
NAFTA SOLVENTE
(PETROLIO), FRAZ. AROMATICA LEGGERA,
IDROTRATTATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
604 |
92062-15-2 |
649-341-00-2 |
NAFTA SOLVENTE
(PETROLIO), NAFTENICA LEGGERA IDROTRATTATA |
2 |
P |
R
45 |
21 |
605 |
97488-96-5 |
649-234-00-0 |
NAFTA (PETROLIO),
RAFFINATA CON SOLVENTE IDRODESOLFORATA
PESANTE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
606 |
91-59-8 |
612-022-00-3 |
2-NAFTILAMMINA |
1 |
- |
R
45 |
19 |
607 |
- |
612-071-00-0 |
2-NAFTILAMMINA
SALI |
1 |
- |
R
45 |
19 |
608 |
12035-36-8 |
028-004-00-8 |
NICHEL DIOSSIDO *
DIOSSIDO DI NICHEL |
1 |
- |
R
49 |
19 |
609 |
1313-99-1 |
028-003-00-2 |
NICHEL MONOSSIDO *
MONOSSIDO DI NICHEL |
1 |
- |
R
49 |
19 |
610 |
16812-54-7 |
028-006-00-9 |
NICHEL SOLFURO *
SOLFURO DI NICHEL |
1 |
- |
R
49 |
19 |
611 |
602-87-9 |
609-037-00-2 |
5-NITROACENAFTENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
612 |
91-23-6 |
609-047-00-7 |
2-NITROANISOLO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
613 |
92-93-3 |
609-039-00-3 |
4-NITROBIFENILE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
614 |
1836-75-5 |
609-040-00-9 |
NITROFENE
|
2 |
- |
R
45 |
19 |
615 |
581-89-5 |
609-038-00-8 |
2-NITRONAFTALENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
616 |
79-46-9 |
609-002-00-1 |
2-NITROPROPANO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
617 |
1116-54-7 |
612-090-00-4 |
2,2'-(NITROSOIMMINO)BISETANOLO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
618 |
92045-29-9 |
649-444-00-2 |
OLI DA GAS (PETROLIO),
CRACKIZZATI TERMICAMENTE, IDRODESOLFORATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
619 |
101316-45-4 |
648-041-00-9 |
OLI DI ASSORBIMENTO,
FRAZIONE IDROCARBURICA AROMATICA BICICLICA ED
ETEROCICLICA |
2 |
M |
R
45 |
21 |
620 |
94114-40-6 |
648-002-00-6 |
OLI DI CATRAME, CARBONE
BRUNO, OLIO LEGGERO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
621 |
101316-87-4 |
648-109-00-8 |
OLI DI CATRAME,
CARBONE, BASSA T; OLIO DI CATRANE ALTO
BOLLENTE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
622 |
65996-82-9 |
648-024-00-6 |
OLI DI CATRAME,
CARBONE, OLIO CARBOLICO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
623 |
70321-80-1 |
648-138-00-6 |
OLI DI CREOSOTO,
DISTILLATO BASSOBOLLENTE. OLI DI LAVAGGIO
GAS |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
624 |
84989-12-8 |
648-096-00-9 |
OLI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), ACIDICI, PRIVI DI BASI DI
CATRAME |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
625 |
68937-63-3 |
648-032-00-X |
OLI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), BASI DEL CATRAME, FRAZ.
COLLIDINA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
626 |
65996-86-3 |
648-140-00-7 |
OLI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), BASI DEL CATRAME; ESTRATTO
ACIDO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
627 |
90641-00-2 |
648-130-00-2 |
OLI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLI NAFTALENICI; ESTRATTO ACIDO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
628 |
90640-99-6 |
648-028-00-8 |
OLI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO LEGGERO, ESTRATTO ACIDO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
629 |
64742-71-8 |
649-478-00-8 |
OLI DI PARAFFINA
(PETROLIO), FRAZ. LEGGERE DECERATI
CATALITICAMENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
630 |
64742-70-7 |
649-477-00-2 |
OLI DI PARAFFINA
(PETROLIO), PESANTI DECERATI
CATALITICAMENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
631 |
91995-66-3 |
648-038-00-2 |
OLI ESTRATTI (CARBONE),
OLI RESIDUI DA PIROLISI DI CATRAME DI CARBONE, OLI
NAFTALENICI |
2 |
J |
R
45 |
21 |
632 |
122070-79-5 |
648-039-00-8 |
OLI ESTRATTI (CARBONE),
OLI RESIDUI DA PIROLISI DI CATRANE DI CARBONE, OLI
NAFTALENICI |
2 |
J |
R
45 |
21 |
633 |
122070-80-8 |
648-040-00-3 |
OLI ESTRATTI (CARBONE),
OLI RESIDUI DA PIROLISI DI CATRAME DI CARBONE, OLI
NAFTALENICI |
2 |
J |
R
45 |
21 |
634 |
100801-63-6 |
648-134-00-4 |
OLI IDROCARBURICI,
AROMATICI, MISCELATI CON POLIETILENE E POLIPROPILENE, PIROLIZ.
ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
635 |
100801-65-8 |
648-135-00-X |
OLI IDROCARBURICI,
AROMATICI, MISCELATI CON POLIETILENE, PIROLIZZATI, FRAZ. OLI
LEG. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
636 |
100801-66-9 |
648-136-00-5 |
OLI IDROCARBURICI,
AROMATICI, MISCELATI CON POLISTIRENE, PIROLIZZATI, FRAZ. OLI
LEG. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
637 |
74869-22-0 |
649-484-00-0 |
OLI
LUBRIFICANTI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
638 |
101316-69-2 |
649-527-00-3 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C>25, ESTRATTI CON SOLVENTE, DEASFALTATI, DECERATI
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
639 |
72623-86-0 |
649-482-00-X |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C15-30 A BASE DI OLIO NEUTRO,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
640 |
101316-70-5 |
649-528-00-9 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C17-32, ESTRATTI CON SOLVENTE, DECERATI,
IDROGENATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
641 |
92045-42-6 |
649-497-00-1 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C17-35, ESTRATTI CON SOLVENTE, DECERATI,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
642 |
97488-95-4 |
649-514-00-2 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C18-27, IDROCRACKIZZATI, DECERATI CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
643 |
94733-16-1 |
649-507-00-4 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C18-40, A BASE DI
RAFFINATI DECERATI CON SOLVENTE,
IDROGENATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
644 |
94733-15-0 |
649-506-00-9 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C18-40, A BASE DI DISTILLATI DECERATI CON SOLVENTE,
ECC. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
645 |
101316-71-6 |
649-529-00-4 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C20-35, ESTRATTI CON SOLVENTE, DECEERATI ,
IDROGENATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
646 |
72623-85-9 |
649-481-00-4 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C20-50, A BASE DI OLIO NEUTRO, ALTA VISCOSITA',
IDROTRAT. |
2 |
L |
R
45 |
21 |
647 |
72623-87-1 |
649-483-00-5 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C20-50, A BASE DI OLIO NEUTRO,
IDROTRATTATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
648 |
101316-72-7 |
649-530-00-X |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), C24-50, ESTRATTI CON SOLVENTE, DECERATI,
IDROGENATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
649 |
92045-43-7 |
649-498-00-7 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), NON AROMATICI, IDROCRACKIZZATI, DEPARAFFINATI CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
650 |
93572-43-1 |
649-501-00-1 |
OLI LUBRIFICANTI
(PETROLIO), OLI DI BASE PARAFFINICI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
651 |
64742-76-3 |
649-480-00-9 |
OLI NAFTENICI
(PETROLIO), COMPLESSO DECERATO LEGGERO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
652 |
64742-69-4 |
649-476-00-7 |
OLI NAFTENICI
(PETROLIO), FRAZ. LEGGERE DECERATE
CATALITICAMENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
653 |
64742-75-2 |
649-479-00-3 |
OLI NAFTENICI
(PETROLIO), PESANTI COMPLESSI DECERATI |
2 |
L |
R
45 |
21 |
654 |
64742-68-3 |
649-475-00-1 |
OLI NAFTENICI
(PETROLIO), PESANTI DECERATI
CATALITICAMENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
655 |
92129-09-4 |
649-500-00-6 |
OLI PARAFFINICI
(PETROLIO), PESANTI DECERATI RAFFINATI
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
656 |
68333-26-6 |
649-020-00-7 |
OLI PURIFICATI
(PETROLIO), IDRODESOLFORATI CRACKIZZATI
CATALITICAMENTE. |
2 |
- |
R
45 |
21 |
657 |
93821-66-0 |
649-045-00-3 |
OLI RESIDUI
(PETROLIO) |
2 |
- |
R
45 |
21 |
658 |
64742-57-0 |
649-470-00-4 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
"HYDROTRETING" |
2 |
L |
R
45 |
21 |
659 |
64741-95-3 |
649-456-00-8 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
DEASFALTAZIONE CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
660 |
91770-57-9 |
649-492-00-4 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
DECERATI CATALITICAMENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
661 |
64742-62-7 |
649-471-00-X |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
DECERATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
662 |
100684-38-6 |
649-526-00-8 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
DECERATI CON SOLVENTE TRATTATI ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
663 |
100684-37-5 |
649-525-00-2 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
DECERATI CON SOLVENTE TRATTATI CARBONE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
664 |
92061-86-4 |
649-499-00-2 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
IDROCRACKIZZATI TRATTATI CON ACIDO, DEPARAFFINATI CON
SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
665 |
90669-74-2 |
649-491-00-9 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
IDROTRATTATI DECERATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
666 |
64742-01-4 |
649-459-00-4 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
RAFFINATI CON SOLVENTE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
667 |
68478-16-0 |
649-365-00-3 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
TORRE DI DEISOBUTANIZZAZIONE |
2 |
P |
R
45 |
21 |
668 |
64742-41-2 |
649-462-00-0 |
OLI RESIDUI (PETROLIO),
TRATTATI CON ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
669 |
68476-32-4 |
649-023-00-3 |
OLIO COMBUSTIBILE, DI
PRIMA DISTIL.DA RESIDUI, AD ALTO CONTENUTO DI
ZOLFO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
670 |
68553-00-4 |
649-030-00-1 |
OLIO COMBUSTIBILE, N.
6 |
2 |
- |
R
45 |
21 |
671 |
92045-14-2 |
649-042-00-7 |
OLIO COMBUSTIBILE,
PESANTE, ALTO LIVELLO DI ZOLFO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
672 |
64876-33-5 |
649-024-00-9 |
OLIO COMBUSTIBILE,
RESIDUO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
673 |
90640-84-9 |
648-098-00-X |
OLIO CREOSOTO, FRAZIONE
ACENAFTENE; OLIO LAVAGGIO GAS |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
674 |
92045-12-0 |
649-550-00-9 |
OLIO DA RESIDUO DI
FONDO (PETROLIO), IDROTRATTATO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
675 |
90640-80-5 |
648-079-00-6 |
OLIO DI ANTRACENE
I. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
676 |
90640-82-7 |
648-104-00-0 |
OLIO DI ANTRACENE, A
BASSO CONTENUTO DI ANTRACENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
677 |
91995-14-1 |
648-046-00-6 |
OLIO DI ANTRACENE,
ESTRATTO ACIDO, OLIO DI ANTRACENE LAVATO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
678 |
91995-15-2 |
648-106-00-1 |
OLIO DI ANTRACENE,
PASTA DI ANTRACENE, FRAZ. ANTRACENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
679 |
91995-16-3 |
648-107-00-7 |
OLIO DI ANTRACENE,
PASTA DI ANTRACENE, FRAZ. CARBAZOLO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
680 |
91995-17-4 |
648-108-00-2 |
OLIO DI ANTRACENE,
PASTA DI ANTRACENE, FRAZ. LEGGERE DELLA
DISTILLAZIONE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
681 |
90640-81-6 |
648-103-00-5 |
OLIO DI ANTRACENE,
PASTA DI ANTRACENE; FRAZ. DI OLIO DI
ANTRACENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
682 |
90640-85-0 |
648-043-00-X |
OLIO DI CREOSOTO,
FRAZIONE ACENAFTENE, PRIVO ACENAFTENE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
683 |
70321-79-8 |
648-100-00-9 |
OLIO DI
CREOSOTO,DISTILLATO ALTOBOLLENTE; OLIO LAVAGGIO
GAS |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
684 |
61789-28-4 |
648-099-00-5 |
OLIO DI CREOSOTO; OLIO
LAVAGGIO GAS |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
685 |
97862-77-6 |
649-315-00-0 |
OLIO DI MORCHIA
(PETROLIO), TRATTATO CON AC. SILICICO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
686 |
97862-76-5 |
649-211-00-5 |
OLIO DI MORCHIA
(PETROLIO), TRATTATO CON CARBONE |
2 |
L |
R
45 |
21 |
687 |
93924-31-3 |
649-175-00-0 |
OLIO DI SEDIMENTO
(PETROLIO), TRATTATO CON ACIDO |
2 |
L |
R
45 |
21 |
688 |
93924-32-4 |
649-176-00-6 |
OLIO DI SEDIMENTO
(PETROLIO), TRATTATO CON ARGILLA |
2 |
L |
R
45 |
21 |
689 |
64742-67-2 |
649-549-00-3 |
OLIO DI TRASUDAMENTO
(PETROLIO) |
2 |
L |
R
45 |
21 |
690 |
65996-78-3 |
648-147-00-5 |
OLIO LEGGERO (CARBONE),
FORNO COKE; BENZENE GREZZO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
691 |
90641-11-5 |
648-156-00-4 |
OLIO LEGGERO (CARBONE),
PROCESSO SEMI-COKING; OLIO FRESCO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
692 |
75-21-8 |
603-023-00-X |
OSSIDO DI
ETILENE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
693 |
96-09-3 |
603-084-00-2 |
OSSIDO DI STIRENE *
STIRENE OSSIDO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
694 |
64742-61-6 |
649-244-00-5 |
PARAFFINA MOLLE
(PETROLIO) |
2 |
N |
R
45 |
21 |
695 |
90669-77-5 |
649-245-00-0 |
PARAFFINA MOLLE
(PETROLIO), TRATTATA CON ACIDO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
696 |
90669-78-6 |
649-246-00-6 |
PARAFFINA MOLLE
(PETROLIO), TRATTATA CON ARGILLA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
697 |
61789-60-4 |
648-054-00-X |
PECE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
698 |
65996-93-2 |
648-055-00-5 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, ALTA TEMPERATURA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
699 |
94114-13-3 |
648-057-00-6 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, ALTA TEMPERATURA, SECONDARIA. RIDIST. DI
PECE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
700 |
121575-60-8 |
648-056-00-0 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, ALTA TEMPERATURA, TRATTATA
TERMICAMENTE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
701 |
90669-59-3 |
648-070-00-7 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, BASSA TEMPERATURA, OSSIDATA. PECE
OSSIDATA |
2 |
M |
R
45 |
21 |
702 |
90669-57-1 |
648-069-00-1 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, BASSA TEMPERATURA, RESIDUI
PECIOSI. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
703 |
90669-58-2 |
648-071-00-2 |
PECE, CATRAME DI
CARBONE, BASSA TEMPERATURA, TRATTATE
TERMICAMENTE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
704 |
68187-57-5 |
648-076-00-X |
PECE, CATRAME-PETROLIO
DI CARBONE, RESIDUI PECIOSI |
2 |
M |
R
45 |
21 |
705 |
1303-28-2 |
033-004-00-6 |
PENTOSSIDO DI
DIARSENICO |
1 |
- |
R
45 |
19 |
706 |
8009-03-8 |
649-254-00-X |
PETROLATO
(PETROLIO) |
2 |
N |
R
45 |
21 |
707 |
92045-77-7 |
649-257-00-6 |
PETROLATO (PETROLIO),
IDROTRATTATO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
708 |
64743-01-7 |
649-255-00-5 |
PETROLATO (PETROLIO),
OSSIDATO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
709 |
97862-98-1 |
649-259-00-7 |
PETROLATO (PETROLIO),
TRATTATO CON AC. SILICICO |
2 |
N |
R
45 |
21 |
710 |
85029-74-9 |
649-256-00-0 |
PETROLATO (PETROLIO),
TRATTATO CON ALLUMINA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
711 |
100684-33-1 |
649-260-00-2 |
PETROLATO (PETROLIO),
TRATTATO CON ARGILLA |
2 |
N |
R
45 |
21 |
712 |
97862-97-0 |
649-258-00-1 |
PETROLATO (PETROLIO),
TRATTATO CON CARBONE |
2 |
N |
R
45 |
21 |
713 |
8002-05-9 |
649-049-00-5 |
PETROLIO
GREZZO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
714 |
68391-11-7 |
648-029-00-3 |
PIRIDINA, ALCHIL
DERIVATI; BASI DI CATRAME GREZZE |
2 |
J |
R
45 |
21 |
715 |
68607-11-4 |
649-151-00-X |
PRODOTTI DI PETROLIO,
GAS DI RAFFINERIA |
2 |
K |
R
45 |
21 |
716 |
68514-79-4 |
649-306-00-1 |
PRODOTTI DI PETROLIO,
RIFORMATI DI POWERFORMING HYDROFINING |
2 |
P |
R
45 |
21 |
717 |
1120-71-4 |
016-032-00-3 |
1,3-PROPANSULTONE |
2 |
|
R
45 |
19 |
718 |
75-56-9 |
603-055-00-4 |
PROPILENE
OSSIDO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
719 |
68410-71-9 |
649-280-00-1 |
RAFFINATI (PETROLIO),
DALL'IMPIANTO DI REFORMING CATALITICO,
ECC. |
2 |
P |
R
45 |
21 |
720 |
97722-19-5 |
649-119-00-5 |
RAFFINATI (PETROLIO),
FRAZ. C4 CRACKIZ. CON VAPORE
DELL'ESTRAZIONE CON ECC. |
2 |
K |
R
45 |
21 |
721 |
68425-35-4 |
649-281-00-7 |
RAFFINATI (PETROLIO),
IMPIANTO DI REFORMING, SEPARAZIONE IN IMPIANTI DI
LURGI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
722 |
94114-46-2 |
648-142-00-8 |
RESIDUI (CARBONE),
ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
723 |
92061-94-4 |
648-058-00-1 |
RESIDUI (CATRAME DI
CARBONE), DISTIL. DELLA PECE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
724 |
92061-93-3 |
648-080-00-1 |
RESIDUI (CATRAME DI
CARBONE), DISTIL. OLIO DI CREOSOTO |
2 |
M |
R
45 |
21 |
725 |
92061-92-2 |
648-105-00-6 |
RESIDUI (CATRAME DI
CARBONE), DISTILLAZIONE OLIO DI ANTRACENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
726 |
68333-22-2 |
649-019-00-1 |
RESIDUI (PETROLIO),
ATMOSFERICI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
727 |
92061-97-7 |
649-043-00-2 |
RESIDUI (PETROLIO),
CRACKING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
728 |
64742-90-1 |
649-018-00-6 |
RESIDUI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPOR D'ACQUA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
729 |
90669-75-3 |
649-040-00-6 |
RESIDUI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE, DISTILLATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
730 |
68955-36-2 |
649-035-00-9 |
RESIDUI (PETROLIO),
CRACKIZZATI CON VAPORE, RESINOSI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
731 |
64741-80-6 |
649-013-00-9 |
RESIDUI (PETROLIO), DA
CRACKING TERMICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
732 |
68783-13-1 |
649-033-00-8 |
RESIDUI (PETROLIO), DA
SCRUBBER IMPIANTO COKING, CONTENENTI AROMATICI AD ANELLI
CONDENSATI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
733 |
68478-15-9 |
649-303-00-5 |
RESIDUI (PETROLIO), DAL
REFORMING CATALITICO DI
C6-8 |
2 |
P |
R
45 |
21 |
734 |
92062-04-9 |
649-446-00-3 |
RESIDUI (PETROLIO),
DISTILLAZIONE DI NAFTA DA CRACKING CON
VAPORE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
735 |
64741-75-9 |
649-012-00-3 |
RESIDUI (PETROLIO),
FRAZ. DI IDROCRACKING |
2 |
- |
R
45 |
21 |
736 |
64741-67-9 |
649-048-00-X |
RESIDUI (PETROLIO),
FRAZIONATORE DI REFORMING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
737 |
68512-62-9 |
649-028-00-0 |
RESIDUI (PETROLIO),
FRAZIONE LEGGERA SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
738 |
68478-12-6 |
649-364-00-8 |
RESIDUI (PETROLIO),
FRAZIONI DI CODA DELLO SPLITTER BUTANO |
2 |
P |
R
45 |
21 |
739 |
68478-17-1 |
649-026-00-X |
RESIDUI (PETROLIO),
GASOLIO PESANTE DI COKING E SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
740 |
64742-78-5 |
649-016-00-5 |
RESIDUI (PETROLIO),
IDRODESOLFORATI TORRE DI DISTILLAZIONE
ATMOSFERICA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
741 |
68607-30-7 |
649-031-00-7 |
RESIDUI (PETROLIO),
IMPIANTO DI TOPPING, BASSO TENORE DI ZOLFO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
742 |
68513-69-9 |
649-029-00-6 |
RESIDUI (PETROLIO),
LEGGERI CRACKIZZATI CON VAPORE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
743 |
102110-55-4 |
649-400-00-2 |
RESIDUI (PETROLIO),
LEGGERI DA CRACKING CON VAPORE, AROMATICI |
2 |
P |
R
45 |
21 |
744 |
92062-00-5 |
649-445-00-8 |
RESIDUI (PETROLIO),
NAFTA CRACKIZZATA CON VAPORE IDROGENATA |
2 |
- |
R
45 |
21 |
745 |
93763-85-0 |
649-448-00-4 |
RESIDUI (PETROLIO),
NAFTA DA IMMERSIONE DI CALORE "HEAT SOAKING" E DI CRACK. CON
VAPORE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
746 |
90669-76-4 |
649-041-00-1 |
RESIDUI (PETROLIO),
SOTTOVUOTO LEGGERI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
747 |
68513-66-6 |
649-087-00-2 |
RESIDUI (PETROLIO),
SPLITTER DI ALCHILAZIONE, RICCHI IN C4 |
2 |
K |
R
45 |
21 |
748 |
68512-61-8 |
649-027-00-5 |
RESIDUI (PETROLIO),
TAGLI PESANTI DI COKING E FRAZ. LEGGERE
SOTTOVUOTO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
749 |
64741-45-3 |
649-008-00-1 |
RESIDUI (PETROLIO),
TORRE DI DISTIL. ATMOSFERICA; OLI COMBUSTIBILI
DENSI |
2 |
- |
R
45 |
21 |
750 |
90641-06-8 |
648-115-00-0 |
RESIDUI DELL'ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO DI CATRAME ALCALINO, CARBONATI TRAT. CALCE,
ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
751 |
91697-23-3 |
648-064-00-4 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), BRUNO, CATRAME DI CARBONE |
2 |
M |
R
45 |
21 |
752 |
91995-61-8 |
648-014-00-1 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), FRAZIONE BENZOLICA ALCALINA, ESTRAZIONE
ACIDA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
753 |
65996-87-4 |
648-027-00-2 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO DI CATRAME, ALCALINO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
754 |
90641-01-3 |
648-026-00-7 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO LEGGERO ALCALINO, ESTRATTO CON
ACIDO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
755 |
101316-62-5 |
648-018-00-3 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO LEGGERO ALCALINO, ESTRATTO CON ACIDO, FRAZ.
INDENICA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
756 |
90641-03-5 |
648-019-00-9 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO LEGGERO ALCALINO, FRAZ. INDENE
NAFTA |
2 |
J |
R
45 |
21 |
757 |
90641-04-6 |
648-091-00-1 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO NAFTALENICO ALCALINO ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
758 |
90641-05-7 |
648-095-00-3 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO NAFTALENICO ALCALINO ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
759 |
736665-18-6 |
648-137-00-0 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE), OLIO DI CATRAME ALCALINO ECC. |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
760 |
90641-02-4 |
648-017-00-8 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CARBONE),OLIO LEGGERO ALCALINO, FRAZ. DI TESTA DELLA
DISTIL. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
761 |
101316-63-6 |
648-015-00-7 |
RESIDUI DI ESTRAZIONE
(CATRAME DI CARBONE),FRAZIONE BENZOLICA ALCAL., ESTRATTI
AC. |
2 |
J |
R
45 |
21 |
762 |
121620-47-1 |
648-088-00-5 |
RESIDUI ESTRATTI
(CARBONE), OLI DI NAFTALENE, ALCALINI |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
763 |
121620-48-2 |
648-089-00-0 |
RESIDUI ESTRATTI
(CARBONE), OLI DI NAFTALENE, ALCALINI, A BASSO CONTENUTO DI
NAFTALENE |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
764 |
122384-77-4 |
648-102-00-X |
RESIDUI ESTRATTI
(CARBONE), OLIO ACIDO DI CREOSOTO |
2 |
J,M |
R
45 |
21 |
765 |
64741-62-4 |
649-011-00-8 |
RESIDUI PURIFICATI
(PETROLIO), CRACKING CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
766 |
98219-64-8 |
649-046-00-9 |
RESIDUI, CRACKIZZATI
CON VAPORE, TRATTATI TERMICAMENTE |
2 |
- |
R
45 |
21 |
767 |
93821-38-6 |
648-016-00-2 |
RESISUI DI ESTRATTO
(CARBONE), ACIDO DELLA FRAZIONE BENZOLO |
2 |
J |
R
45 |
21 |
768 |
68478-13-7 |
649-025-00-4 |
RESUDUI(PETROLIO),
DISTIL. RESIDUI FRAZIONATORE DI REFORMING
CATALITICO |
2 |
- |
R
45 |
21 |
769 |
92062-34-5 |
648-063-00-9 |
SOLIDI DI SCARTO.
COKING DELLA PECE DI CATRAME DI CARBONE. |
2 |
M |
R
45 |
21 |
770 |
8052-41-3 |
649-345-00-4 |
SOLVENTE DI
STODDARD |
2 |
P |
R
45 |
21 |
771 |
7789-06-2 |
024-009-00-4 |
STRONZIO
CROMATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
772 |
95-06-7 |
006-038-00-4 |
SULFALLATE *
DIETILDITIOCARBAMMATO-2-CLOROALLIL |
2 |
- |
R
45 |
19 |
773 |
62-55-5 |
616-026-00-6 |
TIOACETAMMIDE |
2 |
- |
R
45 |
19 |
774 |
95-53-4 |
612-091-00-X |
O-TOLUIDINA |
2 |
- |
R
45 |
19 |
775 |
12035-72-2 |
028-007-00-4 |
TRINICHEL DISOLFURO *
DISOLFURO DI TRINICHEL |
1 |
- |
R
49 |
19 |
776 |
1327-53-3 |
033-003-00-0 |
TRIOSSIDO DI DIARSENICO
* DIARSENICO TRIOSSIDO |
1 |
- |
R
45 |
19 |
777 |
1314-06-3 |
028-005-00-3 |
TRIOSSIDO DI
DINICHEL |
1 |
- |
R
49 |
19 |
778 |
51-79-6 |
607-149-00-6 |
URETANO *
ETILCARBAMMATO |
2 |
- |
R
45 |
19 |
779 |
- |
024-007-00-3 |
ZINCO CROMATI, COMPRESO
IL CROMATO DI ZN E K |
1 |
- |
R
45 |
19 |
780 |
7778-50-9 |
024-002-00-6 |
DI CROMATO DI
POTASSIO |
2 |
- |
R
49 |
22 |
781 |
7789-09-5 |
024-003-00-1 |
DI CROMATO DI
AMMONIO |
2 |
- |
R
49 |
22 |
782 |
10588-01-9 |
024-004-00-7 |
DI CROMATO DI
SODIO |
2 |
- |
R49 |
22 |
783 |
14977-61-8 |
024-005-00-2 |
DICLORURO DI
CROMILE |
2 |
- |
R49 |
22 |
784 |
7789-00-6 |
024-006-00-8 |
CROMATO DI
POTASSIO |
2 |
- |
R49 |
22 |
785 |
593-60-2 |
602-024-00-2 |
BROMOETILENE |
2 |
- |
R45 |
22 |
786 |
90989-39-2 |
649-403-00-9 |
IDROCARBURI AROMATICI
C8-10 ,; NAFTA CON
BASSO PUNTO DI EBOLLIZIONE |
2 |
- |
R45 |
22 |
787 |
7789-12-0 |
024-004-01-4 |
DI CROMATO DI SODIO
DIIDRATO |
2 |
- |
R49 |
22 |
788 |
- |
024-017-00-8 |
COMPOSTI DI CROMO VI
ESCLUSI BARIO CROMATO E QUELLI
ESPRESSAMENTE INDICATI IN QUESTO
ALLEGATO |
2 |
- |
R49 |
22 |
789 |
94-59-7 |
605-020-00-9 |
S-ALLYL-1,3
BENZODIOSSOLO; SAFROLO |
2 |
- |
R45 |
22 |
790 |
- |
611-024-00-1 |
AZOCOLORANTI DELLA
BENZIDINA; COLORANTI DEL 4,4’ DIARILAZOBIFENILE, ESCLUSI QUELLI
ESPRESSAMENTE INDICATI IN QUESTO ALLEGATO |
2 |
- |
R45 |
22 |
791 |
1937-37-7 |
611-025-00-7 |
4 AMINO -
3[[4’- (2,4 -
DIAMINOFENIL) AZO]
; [ 1,1’
BIFENIL] - 4
-IL]
AZO] - 6 -
(FENILAZO) 5 - IDROSSINAFTALEN - 2,7 -DISOLFONATO DI
SODIO; C.I. DIRECT BLACK
38 |
2 |
- |
R45 |
22 |
792 |
2602-46-2 |
611-026-00-2 |
3,3’ -
[[1,1’ -
BIFENIL] - 4,4’ -
DIILBIS(AZO)] BIS
[ S - AMINO
- 4 - IDROSSINAFTALEN 2,7 DISOLFONATO] DI
TETRASODIO ; C.I. DIRECT BLUE
6 |
2 |
- |
R45 |
22 |
793 |
573-58-0 |
611-027-00-8 |
3,3’ -
[[1,1’ -
BIFENIL] - 4,4’ -
DIILBIS(AZO)] BIS ( 4 -
AMINONAFTALEN - 1 -SOLFONATO) DI SODIO; C.I. DIRECT RED
28 |
2 |
- |
R45 |
22 |
794 |
65321-67-7 |
612-126-00-9 |
SOLFATO DI TOLUEN - 2,4
- DIAMMONIO; 4 METIL - m-
FENILENDIAMINA SOLFATO |
2 |
- |
R45 |
22 |
795 |
- |
650-017-00-8 |
FIBRE CERAMICHE
REFRATTARIE, FIBRE PER SCOPI SPECIALI,ESCLUSE QUELLE ESPRESSAMENTE
INDICATE IN QUESTO ALLEGATO; [FIBRE
ARTIFICIALI VETROSE (SILICATI) CHE PRESENTANO UNA ORIENTAZIONE CASUALE E
UN TENORE DI OSSIDI ALCALINI E OSSIDI ALCALINO-TERROSI (NA2O
+K2O+CaO+mGO+BaO) PARI O INFERIORE AL 18% IN
PESO] |
2 |
R* |
R49 |
23 |
Allegato
2
SOSTANZE
/ MISCELE CLASSIFICATE 1 o 2 PER CANCEROGENICITA' DALLA CCTN E NON PREVISTE PER
ETICHETTATURA R 45 O R 49 DALLA CEE
(-- = non valutate, oppure
è indicata la categoria CEE fino al 21° adeguamento
67/548/CEE)
le
discrepanze CCTN / CEE in cui la prima ma non la seconda ha espresso un giudizio
con l'applicazione del Titolo VII del D.Lgs 626/94
sono:
CAS |
Sostanza |
cat.
CEE |
|
|
|
115-28-6 |
Acido
clorendico |
-- |
139-13-9 |
Acido
nitrilotriacetico |
-- |
15972-60-8 |
Alaclor |
3 |
75-07-0 |
Aldeide
acetica |
3 |
50-00-0 |
Aldeide
formica |
3 |
61-82-5 |
Aminotriazolo |
3 |
140-57-8 |
Aramite |
-- |
|
|
|
593-60-2 |
Bromuro di
Vinile |
-- |
3068-88-0 |
beta-butirrolattone |
-- |
|
|
|
90-94-8 |
Chetone di
Michler |
-- |
67-66-3 |
Cloroformio |
3 |
95-69-2 |
p-cloro-o-toluidina |
-- |
3165-93-3 |
p-cloro-o-toluidina
idrocloruro |
-- |
|
|
|
|
Coloranti di
derivazione benzidinica |
-- |
|
|
|
4471-10-7 |
N,N'-Diacetilbenzidina |
-- |
101-80-4 |
4,4'-Diamminodifeniletere |
-- |
50-29-3 |
DDT |
3 |
75-09-2 |
Diclorometano |
3 |
542-75-6 |
1,3-Dicloropropene
tecnico |
-- |
1464-53-5 |
Diepossibutano |
-- |
117-81-7 |
Di-(2-etilesilftalato) |
-- |
101-90-6 |
Diglicidil
resorcinol etere |
-- |
26471-62-5 |
Diisocianato
toluene |
-- |
2475-45-8 |
Disperse Blue
1 |
-- |
|
|
|
62-50-0 |
Etilmetansolfonato |
-- |
|
|
|
60-11-7 |
Giallo
burro |
-- |
|
|
|
|
Derivati
dell'idrazina |
-- |
74-88-3 |
Ioduro di
metile |
3 |
|
|
|
143-50-0 |
Kepone |
3 |
|
|
|
66-27-3 |
Metilmetansolfonato |
-- |
2385-85-5 |
Mirex |
-- |
|
|
|
1336-86-4 |
Nerofumo estratto
con benzene |
-- |
7440-02-0 |
Nickel |
3 |
13463-39-3 |
Nickel
carbonile |
-- |
12607-70-4 |
Nickel
carbonato |
3 |
12035-72-2 |
Nickel
subsolfuro |
-- |
|
|
|
108171-26-2 |
Paraffine clorurate
(C12,60 % Cloro) |
-- |
3761-53-3 |
Ponceau
MX |
-- |
|
|
|
56-23-5 |
Tetracloruro di
Carbonio |
3 |
62-56-6 |
Tiourea |
3 |
8001-35-2 |
Toxafene |
3 |
79-01-6 |
Tricloroetilene |
3 |
88-06-2 |
2,4,6,Triclorofenolo |
3 |
126-72-7 |
Tris(2,3-dibromopropil)fosfato |
-- |
72-57-1 |
Trypan
Blue |
-- |
|
|
|
87-62-7 |
2,6
Xilidina |
-- |
Allegato
2 bis
ESPOSIZIONI
CLASSIFICATE 1 o 2 PER CANCEROGENICITÀ DALLA CCTN E NON PREVISTE PER ETICHETTATURA R 45 O
R 49 DALLA CEE
(fino
al 21° adeguamento 67/548/CEE)
* Esposizione professionale nella
produzione di fibre di lana e/o scoria
* Produzione di Magenta
Allegato
3
NOTA: |
COSA
GUARDARE PER INDIVIDUARE I CANCEROGENI
NEGLI
AMBIENTI DI LAVORO |
L'obiettivo di questo
documento è di fornire indicazioni su quali usi possono avere le sostanze
cancerogene e in quali settori produttivi possono essere impiegate; vengono
anche riportate le norme specifiche, in particolare riguardo ai limiti o divieti
di utilizzazione, per le sostanze per cui esiste una normativa
italiana o della CEE.
Si tratta di dati raccolti da letteratura scientifica pubblicata in
merito, che può contenere lacune, talvolta non essere più attuale o non essere
sufficientemente specifica rispetto alla situazione italiana; è comunque una
indicazione di base che può essere utile e sulla quale lavorare in futuro per
renderla più attuale e specifica.
Strumenti indispensabili, come base, per l’individuazione delle sostanze
cancerogene all'interno dei luoghi di lavoro per l'attuazione del D.Lgs 626
sono: etichetta e schede dei dati di
sicurezza, ovviamente i dati di composizione riportati sull'etichetta
e sulle schede dei dati di sicurezza servono nel caso di composti chimici
utilizzati come materie prime; ben più complessa, e talvolta di non facile
attuazione, è l'individuazione di sostanze che possono essere presenti nel ciclo
produttivo, come intermedi o altro, inoltre, può verificarsi il caso che non
venga rispettata la normativa sull'etichettatura e che quindi le sostanze
utilizzate non siano individuabili
"automaticamente".
Le frasi associate al rischio cancerogeno ai sensi del D.Lgs 626 sono:
R45 ed R49, in relazione alla Direttiva
67/548/CEE, sulla "classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze
e dei preparati pericolosi".
Deve essere riportato in etichetta il nome chimico della sostanza "pura"
alla quale, nell'Allegato I (alla Direttiva 67/548/CEE), è associata una di
queste due frasi di rischio.
Nel caso di preparati
devono essere riportati in etichetta i nomi delle sostanze che fanno sì che al
preparato siano associate le frasi R45 o R49 (cioè sostanze componenti
cancerogene in percentuale maggiore o uguale allo 0.1%, salvo le eccezioni
riguardanti i limiti di concentrazione).
Le schede dei dati di sicurezza devono contenere questi stessi dati
relativi alla composizione chimica, e altre notizie (16 voci) e in forma più
esplicativa, devono essere aggiornate sia sulla base delle nuove conoscenze
scientifiche e tossicologiche, sia qualora cambi la composizione dei preparati,
e devono essere fornite agli utilizzatori professionali al massimo al momento
della prima fornitura e ogni qualvolta si ritenga
necessario.
LEGENDA
Le fonti
consultate sono:
·
Banca Dati New Jersey
Hazardous Substance Fact Sheets (nel testo abbreviata NJ);
·
le monografie dell'Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (nel testo IARC) ;
·
la pubblicazione
dell'Istituto Superiore di Sanità di Binetti ed altri: Gli agenti cancerogeni negli ambienti di lavoro:
classificazioni nazionali e internazionali ISTISAN 94/18 (nel testo
ISS).
Per alcune voci del 19°
adeguamento che comprendono gruppi di sostanze sono state riportate le
specifiche sostanze appartenenti al gruppo per cui ci sono descrizioni nelle
monografie della IARC.
Il simbolo * evidenzia i
settori produttivi e/o lavorazioni in cui le sostanze sono usate; non sempre è
stato messo in evidenza.
Nel campo Restrizioni e limiti viene riportata la normativa
specifica riguardante la sostanza o il gruppo di
sostanze.
Nei casi in cui nell'Allegato 19° sono presenti "dizioni" relative a
gruppi di sostanze (es. acido arsenico e suoi sali) sono stati qui riportati gli
usi relativi alle singole sostanze appartenenti al gruppo per cui ci sono
descrizioni nelle monografie della IARC.
Le sostanze sono in ordine alfabetico all'interno delle frasi di rischio
R45 e R49.
Riportiamo qui di seguito la descrizione degli usi che possono avere le
sostanze cancerogene riportate nel 19° e 20° adeguamento della CEE; vengono qui
trattate le sostanze cancerogene elencate e classificate in questi adeguamenti
dell'Allegato I, in qualche modo citate nella letteratura
consultata.
Allegato
3 bis
MATRICI
SOSTANZA/LAVORAZIONE
(fino
al 19° adeguamento Direttiva 67/548/CEE)
Sostanze
con la frase R 45
Acido
arsenico e suoi sali: (Fonte IARC)
Acido
Arsenico
CAS 7778-39-4
*Industria chimica:
utilizzato nella produzione di arsenati e di pesticidi (Fonte ISS)
Calcio
Arsenato
CAS 7778-44-1
*Agricoltura - Usato per
il trattamento dei prati rasati e delle zolle erbose contro alcuni insetti,
utilizzato anche come pesticida sulla frutta, verdure e patate, e nella
produzione del vino
Piombo
Arsenato CAS
7784-40-9
Il consumo negli USA come
insetticida è attualmente trascurabile.
Viene usato nel campo
della veterinaria come medicinale per pecore e
capre.
Fuori degli USA è usato
come insetticida per gli alberi da frutta, verdure, caucciù, caffè, pompelmi e
prati rasati
Potassio
Arsenato CAS
7784-41-0
Attualmente non
commercializzato negli USA, sebbene è stato riportato che può essere utile
nell'industria tessile e come reagente di
laboratorio
Sodio
Arsenato
CAS 7631-89-2
Il maggior uso è nella
formulazione di conservanti per il legno e come
insetticida
Arsenico
triossido
CAS 1327-53-3
*Industria del vetro:
usato nelle miscele per la produzione di articoli in vetro, come decolorante di
vetri e smalti.
*Agricoltura: utilizzato
nella produzione di alcuni pesticidi.
*Industria chimica: usato
nella produzione di medicinali, leghe di rame e piombo, nella sintesi chimica e
nella produzione di pigmenti.
Intermedio di sintesi,
pesticida, fungicida, farmaco (Fonte ISS)
Pentaossido
di diarsenico CAS
1303-28-2
*Industria del legno:
usato come conservante
*Agricoltura: usato come
defoliante. Può essere usato anche come agente ossidante Pesticida, intermedio
chimico, fungicida (Fonte ISS)
Restrizioni e
limiti
- Normativa Italiana:
Commissione Consultiva Presidi Sanitari del 10/10/1974: divieto d'impiego
(composti arsenicali organici ed
inorganici).
- Normativa CEE: I
componenti dell'arsenico:
1)
non sono ammessi come
sostanze e componenti di preparati destinati ad essere
utilizzati:
a- per impedire
l'incrostazione di microrganismi, piante o animali su: carene di imbarcazioni;
gabbie, galleggianti, reti e qualsiasi altra apparecchiatura o impianto
utilizzato in piscicoltura e in molluschicoltura, qualsiasi apparecchiatura o
impianto totalmente o parzialmente sommerso;
b- nella protezione del
legno.
Non sono oggetto del
presente divieto le soluzioni di sali inorganici tipo RCA (rame, cromo,
arsenico) utilizzati negli impianti industriali per l’impregnazione del legno
sottovuoto o sotto pressione.
Inoltre gli Stati membri
possono autorizzare sul proprio territorio l'uso di preparati DFA
(dinitrofenolo, fluoruro, arsenico) per il ritrattamento in situ dei pali di
legno già installati delle linee aeree. Tali preparati devono essere messi in
opera sotto vuoto o sotto pressione da utilizzatori
professionali.
2)
Non sono ammessi come
sostanze e componenti di preparati destinati ad essere utilizzati nel
trattamento di acque per uso industriale a prescindere dalla loro utilizzazione
(Direttiva 89/677/CEE su G.U. n. L. 398 del 30/12/89 pag. 19) (Fonte
ISS)
Acrilammide CAS
79-06-1
Utilizzata per fare altre
sostanze e per produrre adesivi, fibre e prodotti tessili.(Fonte
NJ)
*Industria chimica: come
monomero è principalmente utilizzata per la produzione di
poliacrilammidi.
*Industria della carta: il
20% della produzione di acrilammide nel 1984 (sia negli USA che nell'Europa
occidentale) veniva usata nell'industria della carta.
Una piccola percentuale di
acrilammide viene usata come addensante per i mastici, stabilizzante degli
inchiostri, coagulante per gli esplosivi, per gel di elettroforesi e ritardante
della crescita dei cristalli nella produzione di composti azoici. (Fonte
IARC)
Agente reticolante e
intermedio di sintesi (Fonte ISS)
Acrilammidometossiacetato
di metile (contenente acrilammide in percentuale maggiore o uguale a 0.1%)
CAS 77402-03-0 (Fonte ISS)
Restrizioni e limiti
- Sostanza sottoposta a
procedura di notifica secondo la Direttiva
67/548/CEE
Acrilonitrile CAS
107-13-1
*Industria chimica: usato
per fare fibre sintetiche e polimeri. (Fonte NJ)
Utilizzato per la
produzione di fibre acriliche e modacriliche, resine
Acrilonitrile-Butadiene-Stirene e Stirene-Acrilonitrile, per la produzione di
Adiponitrile e altre applicazioni (in particolare per la produzione di
copolimeri Butadiene-Acrilonitrile) (Fonte IARC)
Intermedio di sintesi,
antiparassitario, pesticida fumigante, solvente (Fonte
ISS).
Asbesto
(vedi nota all’Allegato
3)
Un problema particolare
dell'asbesto è che frequentemente è usato anche per scopi per cui non è
strettamente necessario, e quindi non prevedibili e individuabili se non con
indagini attente e mirate.
4-Amminoazobenzene CAS 60-09-3 (Fonte
ISS)
Colorante per solventi e
cere. Non risulta che sia commercializzato in
Italia
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e
della Previdenza Sociale su :"Normativa tecnica generale per la prevenzione dei
rischi da ammine aromatiche nelle industrie" (DPR 19/3/56 n.
303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca il 4-Amminoazobenzene al gruppo I serie
II:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie II: comprende i
composti dimostratisi cancerogeni in più esperimenti in più specie di
mammiferi
4-Amminobifenile CAS 92-67-1 (Fonte
IARC)
*Industria della gomma:
usato come antiossidante
*Materie coloranti:
intermedio per la fabbricazione di coloranti e
pigmenti;
presente nella sintesi
dell'anilina che serve per la produzione di molti
coloranti;
contenuto in quantità
apprezzabili come impurezza nella Difenilammina.
*Industria farmaceutica:
usato per il trattamento esterno di certe infestazioni del bestiame
*Produzione di esplosivi:
usato come stabilizzante degli esplosivi nitrocellulosici
Restrizioni
e limiti: Ne è proibita la
produzione e ne viene fatto divieto di utilizzazione ad eccezione del caso in
cui sia presente durante la lavorazione o al termine di essa in concentrazione
inferiore allo 0.1% in peso (D.Lgs 25/01/1992 n. 77). La norma contiene le misure per la tutela dei lavoratori
contro i rischi di esposizione durante il lavoro.
Anche i
sali sono soggetti alla stessa normativa
- Circolare n. 46 del 12/6/79 del
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa tecnica generale
per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle industrie" (DPR 19/3/56
n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca il 4-Amminobifenile al gruppo I serie
I:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie I: comprende i
composti e i processi produttivi industriali (auramina, fucsina, safranina T)
per i quali è accertata o fortemente sospettata la capacità di aumentare
significativamente nell'uomo il rischio
cancerogeno.
4-Ammino-3-fluorofenolo CAS 399-95-1 (Fonte
ISS)
Restrizioni
e limiti - Sostanza sottoposta a
procedura di notifica secondo la Direttiva
67/548/CEE
o-Anisidina
CAS 90-04-0
*Industria chimica:
utilizzata per la produzione di coloranti azoici. E' stato anche descritto l'uso
come intermedio nella produzione di guaiacolo e derivati; è descritto l'uso in
Europa nella produzione di farmaci.
*Industria tessile: usata
fra le sostanze utilizzate nei trattamenti tessili. (Fonte
IARC)
Aziridina CAS
151-56-4
Usata come intermedio e
monomero per la raffinazione dell'olio combustibile e per lubrificanti (Fonte
NJ)
*Industria chimica: il
maggior uso è nella produzione di polietilenimmina; sembra essere stata usata
anche nella produzione di 2-aziridiniletanolo e Trietilenammina, oltrechè come
intermedio e monomero per additivi di olii, nelle resine scambiatrici di ioni,
resine coprenti, farmaci, adesivi, stabilizzanti di polimeri e tensioattivi.
(Fonte IARC)
Benzene CAS
71-43-2
Principalmente usato per
la produzione di altre sostanze chimiche, come solvente, si trova nelle miscele
costituenti la benzina (Fonte NJ)
*Industria chimica - L'uso
stimato di circa 5000 tonnellate, in Europa occidentale nel 1979, era:
produzione di etilbenzene/stirene (48%); cumene (20%); cicloesano (21%);
nitrobenzene/anilina 7%; detergenti alchilati (4%); anidride maleica (3%);
clorobenzene (2%); altri usi (6%) (Fonte IARC).
Intermedio di sintesi.
Solvente antidetonante, per cere, resine e oli.
*Industria della
gomma
*Produzione di pelle
artificiale
*Produzione di coloranti
(Fonte ISS).
Restrizioni
e limiti
- Normativa Italiana: In
Italia, l'impiego del Benzene è dal 1963 sottoposto a limitazioni: infatti,
attualmente, fatte salve alcune qualificate eccezioni, è vietato impiegare
liquidi contenenti benzene in quantità superiore all'1% (Legge 5/3/1963 n. 245 -
GU 21/3/1963 n. 77 relativa a "Limitazione d'impiego del benzolo e suoi omologhi
nelle attività lavorative").
- Normativa CEE: Il
benzene non è ammesso nei giocattoli o parti di giocattoli immessi sul mercato
laddove la concentrazione di benzene libero è superiore a 5 mg/kg del peso del
giocattolo o di una parte del giocattolo (DIR.
82/806/CEE)
- Il benzene non è ammesso
in concentrazioni pari o superiori allo 0.1% della massa in sostanze e preparati
immessi sul mercato.
A titolo di deroga, questa
disposizione non è applicabile:
a) ai carburanti
contemplati dalla direttiva 82/210/CEE;
b)
alle sostanze e ai
preparati destinati ad essere adoperati in processi industriali che non
permettono l'emissione di benzene in quantità superiori alle prescrizioni delle
norme vigenti;
c)
ai residui oggetto della
direttiva 75/442/CEE e 78/319/CEE
(Direttiva
89/677/CEE, Fonte ISS)
Benzidina
CAS 92-87-5
Usata nella produzione di
coloranti e altre sostanze chimiche, come reagente e come colorante per la
lettura al microscopio. (Fonte NJ)
*Produzione di coloranti -
La maggior quantità di benzidina viene utilizzata per la produzione di coloranti
azoici diretti.
La benzidina e suoi sali
vengono usati (in piccole quantità) anche per altri scopi: per analisi del
sangue, nell'industria della gomma come induritore, nell'industria della
plastica e di adesivi, per la rilevazione di perossido di idrogeno nel latte,
per la sicurezza nell'industria della stampa, per la rilevazione di un largo
numero di ioni inorganici, per la determinazione quantitativa di nicotina, in
cromatografia su strato sottile per la rilevazione di pesticidi organici, per
l'analisi di citocromi batterici, per la determinazione di acidi
naftalensolfonici e detergenti, nella sintesi di derivati di nitrosolfone e
acido solfonico, che possono essere usati come intermedi nella produzione di
coloranti, nella rilevazione di cloro nell'acqua potabile, e nella rilevazione
di meta e para-cresoli (Fonte IARC).
Colorante e intermedio di
coloranti, inchiostri, pigmenti a utilizzo industriale.
*Industria della gomma e
della plastica - Indurente
*Laboratori - Reattivo per
determinazioni chimiche (Fonte ISS)
Restrizioni
e limiti
- Normativa CEE: Con
Direttiva del Consiglio n. 88/364/CEE del 9 giugno 1988, concernente la
protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione ad agenti
chimici, fisici e biologici durante il lavoro, sono vietate la produzione e
l'utilizzazione di benzidina e suoi sali.
Il divieto non si applica
ai casi in cui gli agenti siano presenti in una sostanza o in un preparato sotto
forma di impurità, sottoprodotti o costituenti di scarti, qualora la loro
concentrazione individuale nella sostanza sia inferiore allo 0.1% in
peso.
Le deroghe previste dagli
Stati Membri sono ammesse unicamente:
- ai soli fini della ricerca e della
sperimentazione, comprese le analisi
- per le attività intese ad eliminare gli
agenti che si presentano sotto forma di sottoprodotti o di
residui
- per la produzione delle sostanze di cui
sopra ai fini della loro utilizzazione come prodotti intermedi, nonché per tale
utilizzazione.
L'esposizione dei
lavoratori alle sostanze anzidette deve essere vietata, soprattutto grazie a
misure che assicurino che la produzione e l'utilizzazione più rapida possibile
di tali sostanze come prodotti intermedi avvengano in un solo sistema chiuso, da
cui le suddette sostanze possano essere prelevate solo nella misura necessaria
al controllo del procedimento o alla manutenzione del
sistema.
(Direttiva
88/364/CEE, Fonte ISS)
Normativa Italiana:
Circolare n. 46 del 12/6/79 del
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa tecnica generale
per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle industrie" (DPR 19/3/56
n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la Benzidina (4,4'-diamminobifenile) al
gruppo I serie I:
- gruppo I : ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie I : comprende i
composti e i processi produttivi industriali (auramina, fucsina, safranina T)
per i quali è accertata o fortemente sospettata la capacità di aumentare
significativamente nell'uomo il rischio
cancerogeno.
Benzo(a)antracene CAS
56-55-3 (Fonte IARC)
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
Benzo(a)pirene
CAS
50-32-8 (Fonte IARC)
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
Benzo(b)fluorantene CAS 205-99-2 (Fonte
IARC)
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
Benzo
(j)fluorantene CAS 205-82-3 (Fonte
IARC)
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
Benzo(k)fluorantene CAS 207-08-9 (Fonte
IARC)
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
Benzotricloruro CAS
98-07-7
Utilizzato per produrre
coloranti. (Fonte NJ).
*Industria chimica - Usato
come intermedio chimico e anche per produrre coloranti. Produzione di benzotrifluoruro e idrossibenzofenone,
che è usato per prevenire la decolorazione e la degradazione delle materie
plastiche. Ne è citato l'uso anche nella produzione di resine a scambio ionico
(Fonte IARC)
Intermedio di sintesi
(Fonte ISS)
Bis(clorometil)etere CAS
542-88-1
Usato come intermedio
chimico nella produzione di plastiche e nelle resine scambiatrici di ioni.
(Fonte NJ)
La IARC lo riporta come
intermedio per sintesi chimiche, in particolare per la produzione di ausiliari
per l'industria tessile, dicendo però che questi ausiliari possono essere
prodotti anche a partire da altre sostanze.
Intermedio di sintesi,
agente alchilante (Fonte ISS).
Restrizioni
e limiti - La sostanza compare
nella Circolare n. 251 del Ministero del Lavoro del 13 febbraio 1976 relativa a
"Prevenzione infortuni - Impiego prodotti pericolosi (CME e
BCME)"
Clorometiletere (CME),
Clorometilmetiletere (CMME) e Bisclorometiletere (BCME) - quest'ultimo sempre
presente quale impurità dei primi due. Sono sostanze usate nei laboratori come
intermedi nelle sintesi organiche e nell'industria, nel trattamento dei tessili,
nella fabbricazione di polimeri, come solventi per le reazioni di
polimerizzazione e nella preparazione delle resine a scambio
ionico.
Considerato
che:
1) Il CME e il CCME sono
molto usati nell'industria;
2) Il BCME è sempre
presente quale impurità nel CME e nel CCME;
3) Il BCME si forma in
modo reversibile negli ambienti di lavoro con la presenza nell'aria di
formaldeide e acido cloridrico allo stato gassoso, ma solo a percentuali elevate
di queste sostanze;
4) Il BCME è una sostanza
altamente cancerogena per le vie respiratorie ed il valore limite fissato negli
USA di 1 ppb è tuttora in discussione
ne consegue che si deve
escludere l'inalazione di sostanze contenenti il BCME dagli ambienti di lavoro.
Le lavorazioni devono avvenire a ciclo chiuso e l'area dove viene utilizzato il
CME o il CCME deve essere chiusa da pareti e sottoposta a depressione continua,
in modo da assicurare un ricambio d'aria efficace ad impedire la diffusione di
vapori negli altri reparti di lavoro. Ai lavoratori che per qualche motivo
debbono entrare nell'area così delimitata, deve esser fatto obbligo di far uso
di adeguati mezzi personali di protezione. Le operazioni lavorative devono
venire modificate in modo da ridurre al minimo le occasioni per entrare
nell'area recintata. Si debbono inoltre installare dei rilevatori in continuo di
BCME. Oppure prelevare periodicamente campioni di aria e analizzarli per il
contenuto in BCME. Il personale addetto dovrebbe essere sottoposto a visita
medica specialistica, corredata eventualmente da esame citologico
dell’espettorato con frequenza semestrale, in analogia a quanto previsto dalla
voce 47, dell'art. 33 del DPR 303/56 per altre sostanze
cancerogene.
1,3-Butadiene CAS
106-99-0
Usato nella produzione di
vari tipi di gomme sintetiche (es. gomme per pneumatici) e altre sostanze
chimiche. (Fonte NJ)
*Industria della gomma -
Il più largo uso è per la produzione di gomme stirene-butadiene e polibutadiene.
Altre applicazioni sono nella produzione di gomma cloroprene/neoprene, gomma
nitrilica, esametilendiammina (tappeti in nylon), resine
acrilonitrile-butadiene-stirene e altri usi.
*Industria chimica - usato
come intermedio nella produzione di un certo numero di importanti sostanze
chimiche (Fonte IARC).
Cadmio
cloruro CAS
10108-64-2
Usato in
*Galvanostegia.
Impiegato come intermedio
nella produzione di stabilizzanti e di pigmenti. Usato anche nella preparazione
di Cadmio Solfuro, Ossido, Idrossido o Carbonato.
Usato in *Fotografia,
nell'*Industria tessile per colorare il cotone, nella produzione di specchi
speciali, di Cadmio Solfuro, di Cadmio Giallo, nell'*Industria dei tubi
elettronici a vuoto e come lubrificante
(Fonte IARC).
Pesticida e intermedio
chimico (Fonte ISS)
Calcio
cromato CAS 13765-19-0
Utilizzato come inibitore di corrosione, per depolarizzare batterie e produzione di pigmenti, che sono usati anche per * l'Industria della ceramica e pitture (Fonte NJ e IARC).
Captafolo
CAS 2425-06-1 (Fonte
NJ)
Usato come fungicida sia
come polvere che sotto forma di spray.
Carbadox CAS
6804-07-5
Antimicrobico. Principio
attivo medicamentoso ad effetto chemioprofilattico (Fonte
ISS).
Carbammato
di etile CAS 51-79-6
Usato come intermedio per
la produzione di farmaci, pesticidi e in ricerca biochimica e medica (Fonte
NJ).
Come ipnotico in medicina
e veterinaria (Fonte ISS).
C.I.
Direct Brown 95 CAS
16071-86-6
Usato come colorante per
cellulosa, fibre di seta, lana, fibre acetate e di nylon, pelle, carta,
plastiche caseina-formaldeide e per produrre i suoi sali di metalli pesanti che
vengono usati come pigmenti (Fonte IARC).
Colorante industriale
tessile (Fonte ISS).
Clorometil(metil)etere
CAS 107-30-2
Usato per produrre
plastiche e altre sostanze chimiche (Fonte NJ). Usato anche come agente
alchilante: produzione di resine a scambio ionico, e solvente (Fonte
ISS)
Restrizioni
e limiti - La sostanza compare
nella Circolare n. 251 del Ministero del Lavoro del 13 febbraio 1976 relativa a
"Prevenzione infortuni - Impiego prodotti pericolosi (CME e
BCME)"
Clorometiletere (CME),
Clorometilmetiletere (CMME) e Bisclorometiletere (BCME) - quest'ultimo sempre
presente quale impurità dei primi due. Sono sostanze usate nei laboratori come
intermedi nelle sintesi organiche e nell'industria, nel trattamento dei tessili,
nella fabbricazione di polimeri, come solventi per le reazioni di
polimerizzazione e nella preparazione delle resine a scambio
ionico.
Considerato
che:
1) Il CME e il CCME sono
molto usati nell'industria;
2) Il BCME è sempre
presente quale impurità nel CME e nel CCME;
3) Il BCME si forma in
modo reversibile negli ambienti di lavoro con la presenza nell'aria di
formaldeide e acido cloridrico allo stato gassoso, ma solo a percentuali elevate
di queste sostanze;
4) Il BCME è una sostanza
altamente cancerogena per le vie respiratorie ed il valore limite fissato negli
USA di 1 ppb è tuttora in discussione
Ne consegue che si deve escludere l'inalazione di sostanze contenenti il BCME dagli ambienti di lavoro. Le lavorazioni devono avvenire a ciclo chiuso e l'area dove viene utilizzato il CME o il CCME deve essere chiusa da pareti e sottoposta a depressione continua, in modo da assicurare un ricambio d'aria efficace ad impedire la diffusione di vapori negli altri reparti di lavoro. Ai lavoratori che per qualche motivo debbono entrare nell'area così delimitata, deve esser fatto obbligo di far uso di adeguati mezzi personali di protezione. Le operazioni lavorative devono venire modificate in modo da ridurre al minimo le occasioni per entrare nell'area recintata. Si debbono inoltre installare dei rilevatori in continuo di BCME. Oppure prelevare periodicamente campioni di aria e analizzarli per il contenuto in BCME. Il personale addetto dovrebbe essere sottoposto a visita medica specialistica, corredata eventualmente da esame citologico dell’espettorato con frequenza semestrale, in analogia a quanto previsto dalla voce 47, dell'art. 33 del DPR 303/56 per altre sostanze cancerogene.
Cloruro
di dimetilsolfammoile CAS
13360-57-1
Non sono noti gli
usi
4,4'-Diamminodifenilmetano CAS
101-77-9
Usato come agente
induritore del gruppo epossidico e nella produzione di resine e gomme (Fonte
NJ)
2,4-Diamminotoluene CAS 95-80-7
Usato come intermedio per
la produzione di coloranti, coloranti tessili, per pellicce e per capelli (Fonte
NJ).
Utilizzato come intermedio
per la produzione di toluendiisocianato, che è usato per la produzione di
poliuretano. Può essere usato per la produzione di circa 60 coloranti e come
sviluppatore per i coloranti "diretti". Oltre ai coloranti citati dalla NJ è
usato anche nell'industria della pelle (Fonte
IARC).
o-Dianisidina CAS 119-90-4
*Industria chimica: -
usata principalmente come intermedio nella produzione di coloranti
- il
secondo uso principale nella
produzione di o-dianisidina-diisocianato
- in
letteratura ci sono notizie riguardanti l'uso per la rivelazione della presenza
di un certo numero di metalli, tiocianati, nitriti e per la colorazione del
rayon acetato (Fonte IARC)
*Laboratori - usata in
laboratorio (Fonte ISS)
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa
tecnica generale per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle
industrie" (DPR 19/3/56 n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la o-Dianisidina
(3,3'-dimetossi-4,4'-diamminobifenile) al gruppo I serie
III:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie III: comprende i
composti in cui la cancerogenicità
è stata evidenziata in più esperimenti su una specie di
mammiferi.
Diazometano CAS
334-88-3
Usato per produrre altre
sostanze chimiche (Fonte NJ).
Il solo uso noto è come
agente alchilante in laboratorio. Reagisce con una larga quantità di sostanze,
ma è utile specialmente per reazioni con fenoli acidi carbossilici (Fonte
IARC).
Dibenzo(a,h)antracene CAS 53-70-3
Non sono noti né usi né
produzioni per uso commerciale. Si ritrova ubiquitariamente nei prodotti di
combustione incompleta; si trova anche nei combustibili
fossili.
1,2-Dibromo-3-cloropropano CAS 96-12-8
Utilizzato come fumigante
per il suolo, nematocida e per produrre altre sostanze chimiche (Fonte: IARC,
ISS e NJ)
1,2-Dibromoetano CAS 106-93-4
Usato come fumigante dei
cereali, come solvente e nella preparazione di impermeabilizzanti (Fonte
NJ).
Intermedio di sintesi,
pesticida fumigante, solvente, additivo per benzina, impermeabilizzante (Fonte
ISS).
3,3'-Diclorobenzidina CAS 91-94-1
Usata come intermedio
nella produzione di coloranti e pigmenti, e come induritore per schiume
poliuretaniche (Fonte NJ e IARC).
Insieme ai suoi sali ne
viene riportato l'uso in test colorimetrici per la ricerca dell'oro (Fonte
IARC).
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa
tecnica generale per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle
industrie" (DPR 19/3/56 n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la 3,3'-Diclorobenzidina
(3,3'-dicloro-4,4'-diamminobifenile) al gruppo I serie
I:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie I: comprende i
composti e i processi produttivi industriali (auramina, fucsina, safranina T)
per i quali è accertata o fortemente sospettata la capacità di aumentare
significativamente nell'uomo il rischio
cancerogeno.
1,4-Diclorobut-2-ene CAS 764-41-0 (Fonte
IARC)
Usato come intermedio per
produrre esametilendiammina (a sua volta utilizzata per la produzione di nylon e
resine poliammidiche) e cloroprene (a sua volta usato per produrre gomme
policloropreniche).
Intermedio chimico per
l'1,4-butandiolo (Fonte ISS).
1,2-Dicloroetano CAS
107-06-2
Usato per produrre vinile
cloruro, come solvente e in molti altri processi industriali (Fonte
NJ).
*Industria chimica - Usato
per produrre vinile cloruro, 1,1,1-tricloroetano, etileneammine,
tetracloroetilene, tricloroetilene, vinilidene cloruro, come disossidante del
piombo nel petrolio per trasformare i prodotti di combustione in forme più
facilmente vaporizzabili. Usato anche in *Agricoltura come fumigante per cereali
e altri usi (Fonte IARC).
Solvente, additivo per
petroli (Fonte ISS).
1,3-Dicloro-2-propanolo CAS 96-23-1 (Fonte ISS)
Solvente, intermedio di
sintesi.
Dietilsolfato CAS 64-67-5
*Industria chimica - Usato
per la produzione di alcol isopropilico, alcol etilico e alcune altre sostanze
chimiche (Fonte NJ).
Agente alchilante ed
etilante (intermedio) nelle sintesi organiche; intermedio nella *Produzione di
coloranti e pigmenti e agente di rifinitura per materiali tessili (Fonte IARC e
ISS).
Piccole applicazioni
vengono fatte in *Agricoltura, in *Prodotti per la casa, *Industria farmaceutica
e cosmetica, nei *Laboratori come reagente, e come acceleratore di solfatazione
dell'etilene e in altri processi di solfonazione (Fonte
IARC).
Dimetilcarbamoile
cloruro CAS
79-44-7
Usato nella produzione di
pesticidi e di prodotti farmaceutici (Fonte NJ e
IARC).
1,2-Dimetilidrazina
CAS 540-73-8 (Fonte
IARC)
Non sono noti gli usi
commerciali
1,1-Dimetilidrazina CAS 57-14-7 (Fonte
NJ)
Usata come carburante per
jet e missili, in fotografia come assorbente e per produrre altre sostanze
chimiche.
Dimetilnitrosoammina CAS
62-75-9
Usata come carburante per
missili, come solvente antiossidante e come lubrificante e ammorbidente per
copolimeri (Fonte NJ).
Solvente e intermedio
chimico (Fonte ISS).
Dimetilsolfato CAS
77-78-1
*Industria chimica - Usato
per produrre altre sostanze chimiche (Fonte NJ)
Solvente, intermedio
chimico, agente metilante nella manifattura di composti organici (Fonte
ISS)
Epicloridrina CAS
106-89-8
Usata per fare solventi
epossidici e fenossidici e come induritore nella gomma a base di polipropilene
(Fonte NJ).
Utilizzata per produrre
glicerina, resine epossidiche non modificate, elastomeri epicloridrinici, altro
(Fonte IARC).
Insetticida fumigante,
intermedio chimico (Fonte ISS).
Erionite CAS 2510-42-8
E' una zeolite naturale e
come tale ha molti usi commerciali, la maggior parte dei quali sono basati sulla
capacità di questi minerali di adsorbire selettivamente molecole dall'aria o dai
liquidi. Uno degli usi documentati è nel processo di craking. Viene citato anche
l'uso per costruzione di palazzi, ma sembra essere un uso non diffuso (Fonte
IARC).
Catalizzatore di metalli
nobili; adsorbente, materiali per costruzione (Fonte
ISS).
Esaclorobenzene CAS
118-74-1
Usato come conservante del
legno e come fungicida nel trattamento dei semi (Fonte NJ e
IARC).
*Agricoltura - L'uso
principale è come fungicida nel trattamento della ruggine di vari cereali.
Altre applicazioni sono:
additivo nelle composizioni pirotecniche per usi militari, nel controllo della
porosità nella produzione di elettrodi, come intermedio chimico nella produzione
di coloranti e nelle sintesi organiche (Fonte
IARC).
Plastificante (Fonte
ISS).
Restrizioni
e limiti: - Classificazione
italiana: impiego non più autorizzato come presidio sanitario.
Esametilfosforo
triammide CAS
680-31-9
Usata come solvente e
nelle ricerche di laboratorio (Fonte NJ)
Utilizzata come solvente per polimeri, come solvente selettivo per gas, come catalizzatore per polimeri, come stabilizzatore per evitare la degradazione del polistirene, come additivo per resine poliviniliche e poliolefiniche per evitare la degradazione da luce ultravioletta, come solvente nelle reazioni organiche e organo-metalliche nelle ricerche di *Laboratorio, come solvente nel processo per fibre poliammidiche aromatiche. E' stato testato anche l'uso come chemiosterilizzante per insetti, come agente antistatico, come ritardante di fiamma e come antigelo nel carburante per aerei (Fonte IARC).
Agricoltura - Pesticida
(Fonte ISS)
Etilene
ossido CAS
75-21-8
Usato per produrre
antigelo, poliesteri, come detergente nelle lavanderie e come sterilizzante
industriale (Fonte NJ).
*Industria chimica - Il
più largo uso è come intermedio nella produzione di etilene glicol, come
intermedio per la produzione di
fibre e film polietilene-tereftalato, usato anche per produrre agenti
surfactanti non ionici, dietilene glicol, trietilene glicol, colina e colina
cloruro e altre sostanze organiche.
In forma gassosa è usato
come disinfettante, agente sterilizzante, fumigante e insetticida. Usato come
fungicida per il trattamento dei libri, pelle, carta,
suolo.
*Ospedali, ambulatori - nella
disinfezione di apparecchi elettromedicali (vetro, plastica, metallo
ecc.).
E' usato anche come
sterilizzante di generi alimentari quali spezie, farina ecc. (Fonte
IARC)
Restrizioni
e limiti: - Incluso tra i gas
tossici con RD 9/1/27 n. 147 e successive modifiche.
Idrazina CAS 302-01-2
*Industria chimica: -
produzione di Idrazide maleica, di Azobisformammide, di 3-Ammino-1,2,4-triazolo
(erbicida)
- produzione di medicinali, produzione di
isoniazide (agente antitubercolare)
- produzione di agenti rigonfianti
- trattamento di acqua calda
- rocket fuel
- come combustibile nelle centrali
termoelettriche, dove a correnti ad alta densità è cataliticamente decomposta e
ossidata ad azoto e acqua (Fonte
IARC)
Antiossidante, riducente,
intermedio chimico, produzione di farmaci, insetticidi (Fonte
ISS)
I sali di Idrazina sembra che siano usati nei
flussi per saldobrasatura e come
intermedi di sintesi (Fonte IARC e ISS)
Idrazina
bis(3-carbossi-4-idrossibenzensolfonato) CEE n.
007-022-00-X
Sostanza sottoposta a
procedura di notifica secondo la Direttiva 67/548/CEE (Fonte ISS)
Idrazobenzene CAS 122-66-7 (Fonte
ISS)
*Industria chimica -
Intermedio chimico
2-Metilaziridina CAS
75-55-8
Usata per produrre
vernici, prodotti farmaceutici e altre sostanze chimiche (Fonte
NJ)
*Industria chimica -
Apparentemente è usata negli USA esclusivamente come intermedio, poiché non c'è
evidenza dell'utilizzo come monomero. Può reagire in due modi: come ammina
secondaria producendo 2-propilene immine, nelle quali l'anello è intatto o come
ammina ciclica, dando luogo a reazioni che coinvolgono l'apertura dell'anello.
Il suo uso principale è nella modifica delle resine di rivestimento, al lattice,
per aumentare il potere adesivo. I polimeri modificati con 2-metilaziridina
(propilenimmina) o i suoi derivati sono usati negli adesivi nella *Industria tessile e *Industria
della carta. E' usata per modificare coloranti per particolari tipi di adesione
alla cellulosa e i suoi derivati sono usati anche in fotografia, nelle gelatine
e nelle resine sintetiche. Usata anche come additivo negli olii, come
flocculante nella raffinazione del petrolio, come modificatore nel carburante
per missili e nella modificazione delle fibre (Fonte IARC).
Metilazossimetile
acetato CAS 592-62-1 (Fonte
ISS)
*Laboratori - Utilizzato
nella ricerca chimica.
4,4'-Metilenbis(2-cloroanilina) CAS
101-14-4
*Industria chimica - Usata
nella produzione di resine epossidiche e di poliuretani (Fonte
NJ).
Usata come induritore di
polimeri contenenti isocianati e per elastomeri poliuretanici. Spesso viene
venduta come componente di preparati commerciali insieme ad altre ammine
aromatiche (per es. 3,3'-diclorobenzidina o 4,4'-metilendianilina). Assai
piccole quantità vengono usate come indurente di resine epossidiche ed
epossiuretaniche (Fonte IARC).
Intermedio di sintesi
(Fonte ISS).
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e
della Previdenza Sociale su: "Normativa tecnica generale per la prevenzione dei
rischi da ammine aromatiche nelle industrie" (DPR 19/3/56 n.
303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la 4,4'-Metilenbis(2-cloroanilina) al
gruppo I serie II:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie II: comprende i
composti dimostratisi cancerogeni in più esperimenti in più specie di
mammiferi.
4,4'-Metilendi-o-toluidina CAS 838-88-0
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa
tecnica generale per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle
industrie" (DPR 19/3/56 n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la 4,4'-Metilendi-o-toluidina
(4,4'-metilene-bis-(2-metilbenzenammina)) al gruppo I serie
III:
- gruppo I: ammine aromatiche che, dalla
revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno dimostrato attività
cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali dal punto di vista
delle misure prevenzionali e protettive;
- serie III: comprende i composti dimostratisi
cancerogeni in più esperimenti su una specie di
mammiferi.
1-Metil-3-nitrosoguanidina CAS
70-25-7
Usata sperimentalmente
come cancerogeno e mutageno. Intermedio chimico (Fonte ISS).
2-Naftilammina CAS
91-59-8
Usata per produrre
coloranti (Fonte NJ)
Usata per produrre
coloranti e come antiossidante (Fonte IARC)
Tutte le fonti concordano
nel dire che la sostanza è oggi prodotta in piccolissime quantità o addirittura che ne sia cessato
l'uso.
Restrizioni
e limiti: - Ne è proibita la
produzione e ne viene fatto divieto di utilizzazione ad eccezione del caso in
cui sia presente durante la lavorazione o al termine di essa in concentrazione inferiore allo 0.1 %
in peso (D.Lgs 25/01/1992 n. 77). La norma contiene le misure per la tutela dei
lavoratori contro i rischi di esposizione durante il
lavoro.
Anche i sali sono soggetti
alla stessa normativa.
- Circolare n. 46 del 12/6/79 del Ministero del
Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa tecnica generale per la
prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle industrie" (DPR 19/3/56 n.
303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la 2-Naftilammina al Gruppo I serie
I:
- gruppo I: ammine aromatiche che, dalla
revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno dimostrato attività
cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali dal punto di vista
delle misure prevenzionali e protettive;
- serie I: comprende i composti e i processi
produttivi industriali (auramina, fucsina, safranina T) per i quali è accertata
o fortemente sospettata la capacità di aumentare significativamente nell'uomo il
rischio cancerogeno.
5-Nitroacenaftene CAS
602-87-9
Intermedio chimico di
coloranti (naftilammidi) fluorescenti; in piccole quantità come colorante per
carta (Fonte ISS).
4-Nitrobifenile CAS
92-93-3
Usato come plasticizzante,
fungicida, come conservante del legno e intermedio di coloranti (Fonte
NJ).
Restrizioni
e limiti: - Ne è proibita la
produzione e ne viene fatto divieto di utilizzazione ad eccezione del caso in
cui sia presente durante la lavorazione o al termine di essa in concentrazione inferiore allo 0.1% in
peso (D.Lgs 25/01/1992 n. 77). La norma contiene le misure per la tutela dei lavoratori
contro i rischi di esposizione durante il lavoro.
Nitrofene CAS
1836-75-5
*Agricoltura - Usato come
erbicida (Fonte NJ, ISS e IARC)
2-Nitronaftalene CAS 581-89-5 (Fonte
ISS)
Non esistono prove
dell'uso commerciale della sostanza; emesso dagli scarichi dei motori diesel;
presente nell'ambiente urbano.
2-Nitropropano CAS
79-46-9
Usato come solvente di
inchiostri, vernici, polimeri e materiali sintetici, specialmente per
rivestimenti epossidici e vinilici (Fonte NJ e IARC). Utilizzato come
propellente per missili e additivo nella benzina e per produrre altre sostanze,
in USA ne è permesso l'uso come denaturante dell'alcol (Fonte
IARC).
Solvente di estrazione per
uso alimentare. Solvente per acetato di cellulosa, lacche, gomme, resine
viniliche, oli sintetici, coloranti; intermedio di sintesi (Fonte
ISS).
Restrizioni
e limiti: - La Commissione della
CEE ha ritenuto il 2-Nitropropano nel 1981 non accettabile come solvente
d'estrazione per alimenti.
Nitrosodipropilammina CAS
621-64-7
*Laboratori - Utilizzata
per scopi di ricerca (Fonte NJ e ISS)
2,2'-Nitrosoimino
bisetanolo CAS 1116-54-7 (Fonte
ISS)
*Laboratori - Usato nella
ricerca e non per scopi commerciali.
Potassio
bromato CAS
7758-01-2
Usato come *Reagente di
laboratorio, come agente antiossidante e additivo nei cibi (Fonte NJ e
IARC)
*Produzione di alimenti -
Usato primariamente come agente "maturante" della farina e come condizionante
nella pasta di pane nella produzione del pane. Usato in Giappone per la pasta di
pesce. Usato anche come componente del lievito e nella produzione della birra
(Fonte IARC).
1,3-Propansultone CAS
1120-71-4
*Industria chimica- usato
per produrre altre sostanze (Fonte NJ)
Usato per introdurre il
gruppo solfopropil nelle reazioni chimiche. Tra i prodotti così ottenuti e i
possibili usi ci sono i seguenti: 1) derivati di ammine, alcol, fenoli,
mercaptani, solfuri e ammidi usati come detergenti, agenti di pulizia e
batteriostatici, 2) appretti usati nell'industria tessile, 3) cellulosa
solubilizzata, 4) coloranti, 5) additivo antistatico per fibre poliammidiche, 6)
resine scambiatrici di ioni, 7) fosforo contenente acido solfonico (prodotto da
fosfine organiche, esteri neutri trivalenti dell'acido fosforoso, triammidi
fosforose e fosforiche, utili come insetticidi, fungicidi, surfactanti e
acceleratori di vulcanizzazione (Fonte IARC).
Agente alchilante.
Intermedio per solubilizzare le molecole. Per usi di laboratorio (Fonte
ISS).
Restrizioni
e limiti: - Incluso nel Decreto
legislativo n. 175 del 17/5/1988 su G.U. n. 127 (alti rischi) con soglia
quantitativa di 1Kg.
Propilene
ossido CAS 75-56-9
Usato come fumigante,
nella produzione di lubrificanti, detergenti, demulsificanti, surfactanti e
altre sostanze (Fonte ISS e NJ)
*Industria chimica - Usato
come intermedio nella produzione di polioli polieteri (che sono usati per
produrre schiume poliuretaniche), per la produzione di propilene glicol,
dipropilene glicol, glicol eteri e glicerina
sintetica.
Usato anche per la
sterilizzazione di strumenti in plastica da quelli per uso medico a quelli per
generi alimentari.
In USA è usato per il
confezionamento delle prugne e della frutta candita; è anche registrato come
insetticida e fungicida fumigante per cocco, gomma, spezie trattate, amido e
frutta secca (eccetto arachidi) quando questi cibi vengono preparati per la
conservazione e la vendita (Fonte IARC)
1,3-Propiolattone CAS
57-57-8
Usato come disinfettante o
come agente sterilizzante (Fonte NJ).
*Industria chimica - Si
ritiene sia usato come intermedio per produrre esteri e acidi
acrilici.
Usato per la
sterilizzazione del plasma sanguigno, di vaccini, di strumenti chirurgici, di
enzimi e in fase vapore come disinfettante per interni. Tali usi sono stati
discontinui nei vari paesi (Fonte IARC).
Intermedio di sintesi;
agente alchilante (Fonte ISS).
Sali di
cromo dell'acido cromico (VI) CAS
2461-89-6
Intermedio di
sintesi, inibitore di corrosione, catalizzatore (Fonte
ISS)
Stirene
ossido CAS
96-09-3
*Industria chimica - Usato
come reattivo plasticizzante o diluente per resine epossidiche per ottenere
maggior morbidezza e flessibilità.
E' anche usato come
intermedio per ottenere l'alcol beta-fenetilico
(profumo).
Utilizzato inoltre per
fare polimeri con il dimero dell'acido linoleico, con etilendiammina, con
2-etossietilacetato, e come intermedio per fare particolari
polioli.
Negli USA ne è stato
(1980) autorizzato l'uso come reticolante per resine epossidiche nel
rivestimento di contenitori di bevande alcoliche con volume di 3785 litri o più
e con una percentuale di etanolo dell'8% (Fonte
IARC).
Stronzio
cromato CAS
7789-06-2
*Trattamenti galvanici -
Usato come rivestimento dei metalli per prevenire la corrosione.
Usato anche come colorante
per resine di polivinil cloruro e negli spettacoli pirotecnici (Fonte
NJ).
Utilizzato in rivestimenti
chimicamente resistenti per la sua bassa reattività, nei veicoli in
epossi-poliammide e nelle ammine viniliche per la sua proprietà di resistenza al
calore. Inoltre viene citato il suo uso come additivo per controllare il
contenuto di solfato nelle soluzioni dei
processi elettrochimici (Fonte IARC).
Sulfallate CAS
965-06-7
*Agricoltura - Usato per
controllare le erbe infestanti (Fonte NJ, ISS e
IARC).
Restrizioni
e limiti: - Classificazione
italiana: vietato (come fitofarmaco) (D.M. 8/7/77 su G.U. n. 196 del
19/7/77)
Tioacetammide CAS
62-55-5
*Laboratori chimici -
Usata come sostituto del solfuro di idrogeno nei laboratori (Fonte NJ e
IARC).
Solvente, stabilizzante
per carburanti (Fonte ISS).
o-Tolidina CAS
119-93-7
Usata per la *Produzione
di coloranti e come indicatore in saggi chimici (es. per analisi del sangue e per la
determinazione colorimetrica del cloro nell'acqua). E' largamente usata per
produrre coloranti per tessuti e pigmenti ottenuti dalla copulazione della base
tetrazotata con fenoli e ammine.
Anche i sali della o-Tolidina vengono usati per
produrre coloranti per stoffe e pigmenti (Fonte NJ e
IARC).
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale su: "Normativa
tecnica generale per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle
industrie" (DPR 19/3/56 n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la o-Tolidina
(3,3'-dimetil-4,4'-diamminobifenile) al gruppo I serie
III:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie III: comprende i
composti in cui la cancerogenicità è stata evidenziata in più esperimenti su una
specie di mammiferi.
4-o-Tolilazo-o-toluidina CAS 97-56-3 (Fonte ISS)
*Industria chimica:
Intermedio chimico per la
produzione di coloranti per oli, grassi e cere.
o-Toluidina CAS
95-53-4
Usata per produrre
coloranti, altre sostanze chimiche e in analisi mediche (Fonte
NJ)
Intermedio chimico, per
farmaci, pesticidi.
*Industria della gomma -
Colorante, antiossidante e accelerante per gomma (Fonte
ISS)
Restrizioni
e limiti: Circolare n. 46 del
12/6/79 del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale su: "Normativa
tecnica generale per la prevenzione dei rischi da ammine aromatiche nelle
industrie" (DPR 19/3/56 n. 303);
l’Allegato 1 della
Circolare sulle ammine aromatiche alloca la o-Toluidina (2-metilbenzenammina) al
gruppo I serie I:
- gruppo I: ammine
aromatiche che, dalla revisione dei dati esistenti nella letteratura, hanno
dimostrato attività cancerogena e che, di conseguenza, vanno trattate come tali
dal punto di vista delle misure prevenzionali e
protettive;
- serie I: comprende i
composti e i processi produttivi industriali (auramina, fucsina, safranina T)
per i quali è accertata o fortemente sospettata la capacità di aumentare
significativamente nell'uomo il rischio
cancerogeno.
Vinile
cloruro CAS
75-01-4
Utilizzato nell'industria
della plastica e per produrre altre sostanze (Fonte
NJ).
*Industria delle materie
plastiche - Usato per produrre, per la maggior quantità, resine omopolimere e
copolimere di vinil cloruro.
*Industria chimica - La
quantità rimanente viene usata per produrre metilcloroformio e come comonomero
con cloruro di vinilidene nella produzione di resine (Fonte
IARC).
Usato come refrigerante;
nell'industria della plastica, gomma, vetro, carta. Intermedio nelle sintesi
organiche (Fonte ISS).
Restrizioni
e limiti: - La sostanza è oggetto
del DPR 10/9/1982 n. 962 relativo a: "Attuazione della Direttiva CEE n.
78/610/CEE relativa alla protezione sanitaria dei lavoratori esposti a cloruro
di vinile monomero".
(G.U. n. 5 del 6 gennaio
1983)
Zinco
cromati, compresi il cromato di zinco e potassio: (Fonte
IARC)
I cromati di Zinco sono
usati come pigmenti nelle pitture, vernici e colori a olio oltreché nei
trattamenti per condizionare i metalli e per renderli più resistenti alla
corrosione.
Zinco
cromato CAS
13530-65-9
Usato nel rivestimento di
superfici, come prima mano resistente alla corrosione o nel condizionamento dei
metalli.
Zinco
cromato idrossido CAS
15930-94-6
Usato come pigmento nelle
pitture, vernici, colori a olio, linoleum e gomma. In Giappone ne è conosciuto
l'uso soltanto nella produzione di pigmenti inibitori di
corrosione
Zinco
potassio cromato CAS
11103-86-9
Usato come inibitore di
corrosione nelle pitture e nei colori per pittura artistica. Usato inoltre nella
verniciatura di fondo dell'acciaio in combinazione con i pigmenti di ossido
ferrico ed è anche un componente dei bagni di rivestimento nell'industria
automobilistica.
Zinc
Yellow CAS 37300-23-5 (C.I.
77955)
Spesso questo nome è usato
intercambiabilmente con il termine Zinco cromato, anche se sono sostanze
chimiche distinte. Approssimativamente la formula bruta dello Zinc Yellow è:
4ZnO.K2O.4CrO3.3H2O
Il maggior uso è come
pigmento anticorrosione nelle mani di fondo per superfici metalliche. E' usato
anche come agente colorante per linoleum, gomma, pitture a olio per uso
artistico e plastiche (acriliche, cellulosiche e
polistireniche).
Sostanze
con la Frase R 49
Berillio CAS
7440-41-7
Usato per fare componenti
elettrici, sostanze chimiche, materie ceramiche e tubi a raggi X (Fonte
NJ).
Utilizzato per usi
elettrici (diversi dai componenti elettrici), nei reattori nucleari,
applicazioni aerospaziali, componenti elettrici. Utilizzato nelle leghe
rame-berillio e altre leghe (Fonte IARC).
Intermedio chimico.
Indurente di leghe (Fonte ISS)
Berillio
composti esclusi silicati doppi di Alluminio e
Berillio: (Fonte
IARC)
Berillio
acetato CAS 543-81-7 e
Berillio acetato
basico CAS
19049-40-2
Non sono noti gli usi
commerciali del Berillio acetato; il Berillio acetato basico è usato come
intermedio nella produzione di sali di Berillio altamente
puri.
Berillio
carbonato CAS
66104-24-3
Usato principalmente in
laboratorio come intermedio per la preparazione di sali di
Berillio.
Berillio
cloruro CAS 7787-47-5
L'uso principale è in
laboratorio nella produzione di Berillio per elettrolisi. La forma anidra è
usata come catalizzatore acido nelle reazioni organiche.
Berillio
fluoruro
CAS 7787-49-7
L'uso principale è come
intermedio chimico nella produzione commerciale di Berillio metallico e leghe.
E' anche usato nella produzione del vetro e nei reattori
nucleari.
Berillio
idrossido
CAS
13327-32-7
L'uso principale è come
intermedio chimico nella produzione commerciale di Berillio metallico, lega
Berillio-Rame, altre leghe e Berillio ossido.
Berillio
ossido
CAS 1304-56-9
Il maggior uso è nella
produzione di ceramiche, che vengono usate per applicazioni elettroniche e
microelettroniche nei tubi a microonde e raggi laser. Usato anche come
moderatore nei reattori nucleari.
Berillio
fosfato
CAS 13598-15-7
Non sono noti gli
usi
Berillio
solfato CAS
13510-49-1 e Berillio solfato
tetraidrato CAS
7787-56-6
Il Berillio solfato
tetraidrato è usato come intermedio chimico nel trattamento di berillio e
minerali di berillio per la produzione del metallo e dei composti.
Zinco
berillio silicato CAS
39413-47-3
Usato nei materiali
luminescenti.
Cadmio
ossido CAS
1306-19-0
Il più largo uso sembra
essere nella *Produzione di batterie nichel-cadmio.
Usato come materiale di
partenza per gli stabilizzanti al calore del PVC e per la *Produzione di altri
composti di Cadmio.
*Industria chimica -
Catalizzatore nelle reazioni di ossido-riduzione, deidrogenazione,
segmentazione, polimerizzazione, produzione di alcol saturi, idrogenazione di
acidi grassi insaturi, e come componente della miscela di catalizzatori per
produrre alcol metilico da monossido di carbonio e acqua. Usi più rari sono
nelle smaltature resistenti, come rivestimento metallico per *Materie plastiche,
per materie plastiche resistenti al calore e nell'*Industria del vetro per la
produzione di vetri al selenio color rubino. Combinato con cianuro
alcalino-metallico è la miscela di sali usati nei *Bagni per
l'elettrodeposizione del Cadmio. Altamente purificato è usato come secondo
depolarizzatore (in aggiunta all'Argento Ossido) nelle batterie di accumulatori
in Argento-Zinco. Per la sua resistenza alla temperatura è, insieme all'argento,
usato in contatti elettrici sottoposti a grosso
carico.
*Uso veterinario - come
nematocide, vermicida e ascaricida negli allevamenti di suini (Fonte
IARC).
Intermedio
chimico, catalizzatore, vermicida (Fonte ISS).
Cadmio
solfato CAS
10124-36-4
Usato in
*Elettrodeposizione, nella produzione di stabilizzatori delle materie plastiche,
nella *Produzione di pigmenti, di cadmio solfuro, cadmio litopone e
solfoseleniuri.
E' anche usato per
produrre materiali fluorescenti, in chimica analitica e come nematicide. Una
soluzione di Cadmio Solfato è un componente delle celle di Weston (Fonte
IARC).
Intermedio chimico (Fonte
ISS).
Cromo
triossido CAS
1333-82-0
Usato per la
cromatura, per la produzione di
alluminio anodizzato, di coloranti, di inchiostri e pitture, per *l'industria
della concia, per la sgarzinatura e nella *fotografia (Fonte
NJ)
*Industria automobilistica
- largo uso per la cromatura
*Trattamenti galvanici -
Usato per trattamenti chimici superficiali, che servono sia come decorazione che
come inibitori di corrosione, per la produzione di film fosfatici su ferro o
acciaio galvanizzato.
*Industria del legno -
usato per la conservazione
Piccole quantità vengono
usate per modificare le proprietà dei refrattari a base di giobertite (minerale
di MgCO3)
Disolfuro
di trinichel CAS
12035-72-2
Nelle
batterie di pile di litio (Fonte ISS)
Nichel
diossido CAS 12035-36-8
Restrizioni
e limiti: - DPR 175/88 relativo ai
rischi di incidente rilevante: incluso nell'Allegato III della Direttiva CEE
82/501 (alti rischi) riferito a: Ni come tale e ossidi, carbonati e solfuri di
Ni come polveri. Soglia quantitativa di 1
tonnellata.
Nichel
monossido CAS 1313-99-1
Usato per la *Produzione
di catalizzatori di nichel e nell'*Industria della ceramica. In ceramiche
particolari è aggiunto ai componenti delle fritte per la smaltatura ceramica
dell'acciaio; è usato nei motori elettrici, antenne televisive e nei morsetti
per tubi televisivi per fare la ferrite magnetica nichel-zinco. Usato come
colorante per l'*Industria del vetro e per i mordenti ceramici utilizzati nella
fabbricazione di stoviglie e sanitari in ceramica (Fonte
IARC).
Colorante
(Fonte ISS).
Nichel
solfuro CAS
16812-54-7
Catalizzatore (Fonte
ISS)
*Industria petrolchimica -
catalizzatore nel processo di idrogenazione
Il maggior uso è come
intermedio nel processo idrometallurgico dei minerali silicato-ossido di
nichel.
Triossido
di dinichel CAS
1314-06-3
Usato per produrre sali di
nichel e per particolari ceramiche. Nel controllo delle emissioni autoveicolari
per aumentare l'attività dei catalizzatori a tre vie contenenti rodio, palladio
e platino (Fonte IARC).
Allegato
4
SOSTANZE
CLASSIFICATE R 40 DALLA DIRETTIVA 67/548/CEE
(fino
al 21° adeguamento)
LEGENDA |
| |
|
| |
N.
|
Numero progressivo
nella tabella [comprensivo anche dell’Allegato
1]. | |
|
| |
CAS |
Numero di registro
CAS (Chemical Abstract Service). | |
|
| |
N.
CEE |
Numero CEE. Numero
attribuito alle voci riportate nell'Allegato I e II (per quanto riguarda il
21esimo adeguamento), classificate come pericolose secondo la direttiva
67/548/CEE e seguenti adeguamenti. | |
|
| |
SOSTANZA |
Nome della
sostanza. | |
|
| |
CEE |
Categoria CEE di
cancerogenicità. | |
NOTE |
Note aggiuntive alla
classificazione di pericolosità riportate nel 21esimo adeguamento alla
direttiva 67/548/CEE, pubblicato nella GU/CEE n. L. 381/10 del
31/12/94. | |
|
Nota N: "La
classificazione "cancerogeno" non è necessaria se si conosce l'intero iter
di raffinazione e si può dimostrare che la sostanza da cui il prodotto è
derivato non è cancerogena. | |
|
La presente nota si
applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal
petrolio, figuranti nell'Allegato I." | |
|
| |
FRASE |
Frase di rischio
associata alla classificazione di
cancerogenicità: | |
|
R
40 "Possibilità di effetti irreversibili" | |
|
| |
AD. |
Adeguamento alla
direttiva 67/548/CEE in cui
viene classificata la sostanza. | |
|
| |
CCTN |
Valutazione CCTN di
cancerogenicità | |
|
| |
IARC |
Valutazione IARC di
cancerogenicità. Le valutazioni di cancerogenicità della IARC sono state
riportate per quelle sostanze per le quali si è trovato lo specifico n.
CAS nella pubblicazione "List of IARC evaluations", IARC, Lione, Marzo
1994; o chiara menzione nelle relative Monografie IARC. La valutazione
IARC è stata verificata consultando la banca dati RTECS (Registry of Toxic Effects
of Chemical Substances), del 1995 del NIOSH. Quando l'agente cancerogeno
non risulta (in base al n. CAS) non viene riportata alcuna
valutazione. | |
|
| |
|
Per quanto riguarda
gli oli minerali, in alcuni casi, la IARC ritiene l'agente possa essere
classificato con due diversi livelli di evidenza di cancerogenicità:
gruppo 1 (cancerogeno certo) o gruppo 3 (agente non classificabile per la
cancerogenicità) a seconda del trattamento subito dall'agente nella fase
di produzione e raffinazione. | |
N. |
CAS |
N.
CEE |
SOSTANZA |
CEE |
NOTE |
FRASE |
AD. |
CCTN |
IARC |
796 |
75-07-0 |
605-003-00-6 |
ACETALDEIDE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
2 |
2B |
797 |
60-35-5 |
616-022-00-4 |
ACETAMMIDE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
798 |
15972-60-8 |
616-015-00-6 |
ALACLOR |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
- |
799 |
309-00-2 |
602-048-00-3 |
ALDRIN |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
800 |
61-82-5 |
613-011-00-6 |
AMITROLO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
801 |
62-53-3 |
612-008-00-7 |
ANILINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
802 |
- |
612-009-00-2 |
ANILINA SALI * SALI DI
ANILINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
803 |
1309-64-4 |
051-005-00-X |
ANTIMONIO TRIOSSIDO *
TRIOSSIDO DI ANTIMONIO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
804 |
86-88-4 |
006-008-00-0 |
ANTU *
(1-NAFTIL)-2-TIOUREA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
805 |
1912-24-9 |
613-068-00-7 |
ATRAZINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
806 |
492-80-8 |
612-096-00-7 |
AURAMMINA
BASE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
807 |
- |
612-097-00-2 |
AURAMMINA BASE, SALI *
SALI DI AURAMMINA BASE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
808 |
98-87-3 |
602-058-00-8 |
BENZALCLORURO *
BENZILIDENE CLORURO * CLORURO DI BENZALE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
809 |
1694-09-3 |
650-010-00-X |
BENZIL VIOLETTO 4B *
BENZYL VIOLET 4B |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
810 |
100-44-7 |
602-037-00-3 |
BENZILCLORURO *
CLOROMETILBENZENE * CLORURO DI BENZENE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
811 |
1306-23-6 |
048-010-00-4 |
CADMIO SOLFURO *
SOLFURO DI CADMIO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
812 |
8001-35-2 |
602-044-00-1 |
CAMFECLOR * TOXAFENE *
OCTACLOROCAFENE CON IL 67-69% DI CL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
813 |
133-06-2 |
613-044-00-6 |
CAPTAN |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
814 |
94114-58-6 |
648-154-00-3 |
CARBURANTE, AEREI A
REAZIONE, ESTRAZIONE DEL CARBONE CON SOLVENTE,
ECC. |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
815 |
94114-59-7 |
648-155-00-9 |
CARBURANTE, DIESEL,
ESTRAZIONE DEL CARBONE CON SOLVENTE, IDROGENATI DA
IDROCRACKING |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
816 |
143-50-0 |
606-019-00-6 |
CHLORDECONE * KEPONE *
CLORDECONE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
817 |
57-74-9 |
602-047-00-8 |
CLORDANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
818 |
19750-95-9 |
650-009-00-4 |
CLORDIMEFORM
CLORIDRATO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
819 |
6164-98-3 |
650-007-00-3 |
CLORODIMEFORM |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
820 |
67-66-3 |
602-006-00-4 |
CLOROFORMIO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
821 |
1897-45-6 |
608-014-00-4 |
CLOROTALONIL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
822 |
15159-40-7 |
613-041-00-X |
CLORURO DI
MORFOLIN-4-CARBONILE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
823 |
68334-30-5 |
649-224-00-6 |
COMBUSTIBILI,
DIESEL |
3 |
N |
R
40 |
21 |
- |
|
824 |
68476-34-6 |
649-227-00-2 |
COMBUSTIBILI, DIESEL N.
2 |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
825 |
1596-84-5 |
607-171-00-6 |
DAMINOZIDE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
826 |
50-29-3 |
602-045-00-7 |
DDT |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
827 |
2303-16-4 |
006-019-00-0 |
DIALLATO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
828 |
7572-29-4 |
602-069-00-8 |
DICLOROACETILENE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
829 |
75-09-2 |
602-004-00-3 |
DICLOROMETANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
830 |
60-57-1 |
602-049-00-9 |
DIELDRIN |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
831 |
123-91-1 |
603-024-00-5 |
1,4-DIOSSANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
832 |
64741-77-1 |
649-437-00-4 |
DISTILLATI (PETROLIO),
FRAZ. LEGGERE DI IDROCRACKING |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
833 |
106-88-7 |
603-102-00-9 |
1,2-EPOSSIBUTANO |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
|
834 |
76-44-8 |
602-046-00-2 |
EPTACLORO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
835 |
1024-57-3 |
602-063-00-5 |
EPTACLORO EPOSSIDO *
EPOSSIDO DI EPTACLORO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
836 |
608-73-1 |
602-042-00-0 |
1,2,3,4,5,6-ESACLOROCICLOESANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
837 |
133-07-3 |
613-045-00-1 |
FOLPET |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
- |
838 |
50-00-0 |
605-001-00-5 |
FORMALDEIDE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2A |
839 |
60568-05-0 |
006-070-00-9 |
FURMECYCLOX *
N-CICLOESIL-2,5-DIMETIL-N-METOSSI-3-FURAMMIDE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
840 |
1344-37-2 |
082-009-00-X |
GIALLO DI PIOMBO
SOLFOCROMATO*PIGMENT YELLOW 34 * CI 77603 |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
|
841 |
34123-59-6 |
006-044-00-7 |
ISOPROTURON |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
842 |
330-55-2 |
006-021-00-1 |
LINURON |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
843 |
74-87-3 |
602-001-00-7 |
METILCLORURO *
CLOROMETANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
844 |
74-88-4 |
602-005-00-9 |
METILIODURO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
845 |
2385-85-5 |
602-077-00-1 |
MIREX *
ESACLOROCICLOPENTADIENEDIMERO |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
2B |
846 |
140-41-0 |
006-043-00-1 |
MONURON-TCA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
847 |
150-68-5 |
006-042-00-6 |
MONURON *
3-(4-CLOROFENIL)-1,1DIMETILUREA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
848 |
2243-62-1 |
612-089-00-9 |
1,5-NAFTILENDIAMMINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
849 |
3333-67-3 |
028-010-00-0 |
NICHEL CARBONATO *
CARBONATO DI NICHEL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
850 |
12054-48-7 |
028-008-00-X |
NICHEL DIIDROSSIDO *
DIIDROSSIDO DI NICHEL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
851 |
7440-02-0 |
028-002-00-7 |
NICHEL METALLICO *
NICHEL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
852 |
7786-81-4 |
028-009-00-5 |
NICHEL SOLFATO *
SOLFATO DI NICHEL |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
853 |
13463-39-3 |
028-001-00-1 |
NICHEL TETRACARBONILE *
NICHEL CARBONILE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
854 |
68476-30-2 |
649-225-00-1 |
OLIO COMBUSTIBILE, N.
2 |
3 |
- |
R 40 |
21 |
- |
|
855 |
68476-31-3 |
649-226-00-7 |
OLIO COMBUSTIBILE, N.
4 |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
856 |
76-01-7 |
602-017-00-4 |
PENTACLOROETANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
857 |
87-86-5 |
604-002-00-8 |
PENTACLOROFENOLO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
858 |
- |
604-003-00-3 |
PENTACLOROFENOLO,
SALI * SALI DEL
PENTACLOROFENOLO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
859 |
1335-32-6 |
082-007-00-9 |
PIOMBO ACETATO, BASICO
* ACETATO DI PIOMBO, BASICO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
860 |
7758-97-6 |
082-004-00-2 |
PIOMBO CROMATO *
CROMATO DI PIOMBO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
|
861 |
12656-85-8 |
082-010-00-5 |
PIOMBO CROMATO
MOLIBDATO SOLFATO ROSSO * PIGMENT RED 104 * CI
77605 |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
|
862 |
139-40-2 |
613-067-00-1 |
PROPAZINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
863 |
2122-19-2 |
613-070-00-8 |
PROPILENTIOUREA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
- |
864 |
122-34-9 |
612-088-00-3 |
SIMAZINA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
865 |
127-18-4 |
602-028-00-4 |
TETRACLOROETILENE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
- |
2B |
866 |
56-23-5 |
602-008-00-5 |
TETRACLOROMETANO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
867 |
62-56-6 |
612-082-00-0 |
TIOUREA |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
868 |
2431-50-7 |
602-076-00-6 |
2,3,4-TRICLOROBUT-1-ENE |
3 |
- |
R
40 |
21 |
- |
- |
869 |
79-01-6 |
602-027-00-9 |
TRICLOROETILENE |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
|
870 |
88-06-2 |
604-018-00-5 |
2,4,6-TRICLOROFENOLO |
3 |
- |
R
40 |
19 |
|
2B |
Allegato
5
SOSTANZE
CLASSIFICATE DALLA IARC 1 E 2A
NON
MENZIONATE IN ALCUNO DEI PRECEDENTI ALLEGATI
Sono state consultate le
Monografie della IARC fino al volume n. 62 (esclusi gli agenti virali e
biologici valutati nei vol. 59 e 61).
N.B.: in questo Allegato
sono menzionate solo esposizioni non incluse negli elenchi CEE e
CCTN:
agenti
e gruppi di agenti
nome |
CAS |
aflatossine |
1402-68-2 |
azatioprina |
446-86-6 |
clornafazina |
494-03-1 |
myleran |
55-98-1 |
clorambucil |
305-03-3 |
metil-CCNU |
13909-09-6 |
composti di cromo
esavalente diversi da quelli menzionati in Allegato
1
cromo
triossido |
1333-82-0, |
zinco cromato
sinterizzato |
13530-65-9 |
calcio
cromato |
13765-19-0 |
ciclosporina |
104250-72-8 |
ciclofosfamide |
50-18-0 |
dietilstilbestrolo |
56-53-1 |
melfalan |
148-82-3 |
metossipsoralene +
UVA |
298-81-7 |
MOPP + altra chemioterapia
combinata che include agenti alchilanti
estrogeni: terapia
sostitutiva
estrogeni non steroidei (*)
estrogeni steroidei (*)
contraccettivi orali
combinati
contraccettivi orali
sequenziali
radiazione
solare
radon e suoi prodotti di
decadimento
talco contenente fibre
asbestiformi
tiotepa |
52-24-4 |
treosulfan |
299-75-2 |
adriamicina |
3963-95-9 |
steroidi androgeni
anabolici
azacitidina |
320-67-2 |
biscloroetil
nitrosourea |
154-93-8 |
composti di cadmio diversi
da quelli menzionati in Allegato 1
cadmio
cloruro |
10108-64-2, |
cadmio
ossido |
1306-19-0, |
cadmio
solfato |
10124-36-4 |
cloroamfenicolo |
56-75-7 |
CCNU |
13010-47-4 |
clorozotocina |
54749-90-5 |
cis-platino |
15663-27-1 |
etilenedibromuro |
106-93-4 |
N-etil-N-nitrosourea |
759-73-9 |
2-amino-3-metilimidazo-[4,5,f’’]chinolina |
76180-96-6 |
5-metossipsoralene |
484-20-6 |
N-metil-N'-nitro-N-nitrosoguanidina |
70-25-7 |
N-metil-N-nitrosourea |
684-93-5 |
Mostarda
azotata |
51-75-2 |
N-nitrosodietilamina |
55-18-5 |
N-nitrosodimetilamina |
62-75-9 |
fenacetina |
62-44-2 |
procarbazina
idrocloruro |
366-70-1 |
silice
cristallina |
14808-60-7 |
ossido di
stirene |
96-09-3 |
radiazione ultravioletta
A, B, C
miscele
bevande
alcoliche
miscele di analgesici
contenenti fenacetina
foglie di betel con
tabacco
pesce salato (stile
cinese)
oli di
shale |
68308-34-9 |
polvere di
legno
prodotti di tabacco
"smokeless"
fumo di
tabacco
creosoti |
8001-58-9 |
gas di motori
diesel
mate
caldo
esposizione
nell'applicazione di insetticidi non arsenicali
bifenili
policlorurati |
1336-36-3 |
Allegato
6
PROCESSI
PRODUTTIVI CLASSIFICATI DALLA IARC 1 E 2A
NON
MENZIONATI IN ALCUNO DEI PRECEDENTI ALLEGATI
circostanze
di esposizione
-
produzione di
alluminio
-
manifattura di
auramina
-
manifattura e riparazione
di calzature
-
gasificazione del
carbone
-
produzione di
carbone
-
produzione di mobilio e
armadi
-
estrazione sotterranea di
ematite con esposizione a radon
-
fonderia di ferro e
acciaio
-
esposizioni professionali
come verniciatore
-
produzione della
gomma
-
esposizione occupazionale
a nebbie di acidi inorganici forti contenenti acido
solforico
-
esposizioni professionali
come parrucchiere
-
esposizioni professionali
nella raffinazione del petrolio
-
uso di lampade e lettino
"solare"
-
manifattura di vetro
artistico, contenitori di vetro e "pressed ware"
Allegato
7
CARATTERISTICHE
DEI METODI ANALITICI
PER LA
DETERMINAZIONE DEGLI AGENTI CANCEROGENI
1.
Metodi analitici per la
determinazione degli agenti cancerogeni
Il
D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626, al titolo VII (Protezione da agenti
cancerogeni) prevede che:
a)
qualora nella valutazione
del rischio emerga la possibilità di esposizione ad agenti cancerogeni, il
datore di lavoro (art. 63, comma 1) deve eseguire una valutazione
dell'esposizione a tali agenti. Tale valutazione comprende sempre una
misurazione dell'agente cancerogeno, non necessariamente del solo aerodisperso
(eventuale valutazione dell'esposizione cutanea) e deve comunque permettere di
giudicare se il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso
tecnicamente possibile (art. 62, comma 3). La valutazione dell'esposizione del
lavoratore tramite misurazione dell'agente, nella formulazione del giudizio di
cui all'art. 62, comma 3, deve tenere conto del fatto che ogni metodo di
determinazione di una sostanza ha un valore al di sotto del quale non è
possibile affermare con una certa "sicurezza" se questa sia o meno presente e in
quale quantità (limite di rilevazione o di
rilevabilità);
b)
in base all'art. 64, comma
1, lettera c, deve essere effettuata la misurazione degli agenti cancerogeni per
verificare l'efficacia dell'aspirazione localizzata e per individuare
precocemente le esposizioni anomale. Tali misurazioni devono essere effettuate
in conformità all'Allegato VIII del D.Lgs 15 agosto 1991, n. 277. Questo
Allegato, in particolare, al paragrafo intitolato "requisiti dei metodi di
rilevazione", prevede che siano noti e opportuni i limiti di rilevazione, la
sensibilità e la precisione, e che l'esattezza del metodo venga
garantita.
Per
fornire una guida a chi dovrà occuparsi, come datore di lavoro o come organo di
vigilanza, di questo problema, è stata effettuata una ricerca bibliografica dei
metodi di campionamento e analisi previsti per la determinazione degli agenti
cancerogeni il cui utilizzo è normato dal D.Lgs 626/94. Nel fare questo, è stata
posta particolare attenzione a quei parametri fondamentali nella scelta del
metodo e nella valutazione dei risultati ottenuti, quali la specificità, il
limite di rilevabilità, la precisione e la presenza o meno di errori di tipo
sistematico.
Viene
qui riportata una sintesi di una prima ricerca, effettuata sul N.I.O.S.H. Manual
of Analytical Methods, 3° edizione,
1989.
Nella tabella 1 è
contenuto l'elenco delle sostanze o miscele di cui sopra, con il corrispondente
numero CAS di identificazione.
Per
le sostanze per cui è previsto, vengono riportate le caratteristiche principali
del metodo di campionamento-analisi, di seguito
elencate.
-
Numero N.I.O.S.H. di identificazione del
metodo.
- Tipo
di campionamento
- Tipo
di analisi
- Se il metodo è specifico o meno: ad
esempio, per alcuni sali o ossidi di metalli cancerogeni, il metodo della
spettroscopia di assorbimento atomico non è specifico in quanto viene
determinato tutto il metallo presente nella matrice o nella soluzione di
analisi, indipendentemente dalla composizione molecolare
iniziale.
- LOD (limit of detection): la più piccola
quantità di analita che può essere distinta dal fondo. A questo proposito, lo
stesso manuale dice che una buona stima per analisi esenti da errori
sistematici, con il valore del bianco non distinguibile dal fondo, è pari a tre
volte l'errore standard del grafico di calibrazione, diviso per la pendenza
dello stesso grafico (lettura strumentale per unità di massa o unità di
concentrazione di analita). Nella tabella, il LOD è la più piccola quantità
rilevabile nel campione di prelievo. Viene espressa in unità di massa
(microgrammi).
- La concentrazione minima rilevabile, espressa
in µg/m3. Questo
valore, per i metodi che prevedono un campionamento con concentrazione
dell'inquinante, è stato calcolato come la concentrazione in aria che si avrebbe
se, campionando per otto ore al flusso massimo consentito dal metodo, si
raccogliesse nel campione una quantità in massa pari al
LOD.
- LOQ (Limit of quantitation): massa di
analita uguale a dieci volte l'errore standard del grafico di calibrazione. E'
espresso in unità di massa (µg per campione).
- Concentrazione minima quantificabile: è
stata calcolata come la concentrazione in aria che si avrebbe se, campionando
per otto ore al flusso massimo consentito dal metodo, si raccogliesse una
quantità in massa pari al LOQ.
- CVt: coefficiente di variazione totale,
ovvero deviazione standard relativa totale. E' un valore adimensionale che
indica la precisione dell'intero metodo (campionamento +
analisi).
- CVa: coefficiente di variazione
dell'analisi, ovvero deviazione standard relativa dell'analisi. E' un
valore adimensionale che indica
la precisione del metodo
analitico.
- BIAS: ovvero errore sistematico. Viene
espresso in unità percentuali. N.D. indica "non determinato", N.S. indica "non
significativo".
A parte sono raccolti i
metodi analitici redatti dal N.I.O.S.H. per le sostanze identificate nonché le
caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche e i principali usi e nomi
commerciali (all'anno 1983).
SOSTANZA |
N.
CAS |
METODO |
CAMPIONAMENTO |
ANALISI |
SPECIFICO |
LOD
[µg] |
CONC. MIN. RILEVABILE
[µg/m³] |
LOQ
[µg] |
CONC. MIN.
DETERMI-NABILE [µg/m³] |
CVT |
CVA |
BIAS |
1,1-Dimetilidrazina |
57-14-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1,2-Dibromo-3-cloropropano |
96-12-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1,2-Dibromoetano |
106-93-4 |
1008 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
ECD |
S |
0,01 |
0,1 |
0,1 |
1 |
- |
0,044 |
N.S. |
1,2-Dicloroetano |
107-06-2 |
1003 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
10 |
104 |
100 |
1042 |
0,079 |
0,012 |
N.S. |
1,2-Dimetilidrazina |
540-73-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1,3-Butadiene |
106-99-0 |
1024 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
0,2 |
0,83 |
1 |
4,2 |
0,06 |
0,025 |
? |
1,3-Dicloro-2-propanolo |
96-23-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1,3-Propansultone |
1120-71-4 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1,3-Propriolattone |
57-57-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1-Metil-3-nitro-1-nitrosoguanidina |
70-25-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2,2'-Nitrosoiminio
bisetanolo |
1116-54-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2,4-Diamminotoluene |
95-80-7 |
5516 |
Impattore |
HPLC,
UV |
S |
0,1 |
0,2 |
0,3 |
0,6 |
N.D. |
0,06 |
N.D. |
2,4-Diclorobut-2-ene |
764-41-0 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2-Metilaziridina |
75-55-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2-Nitronaftalene |
581-89-5 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2-Nitropropano |
79-46-9 |
2528 |
Adsorbimento
(Chromosorb 106) |
GC,
FID |
S |
1 |
42 |
10 |
420 |
0,05 |
0,03 |
N.S. |
3,3'-Diclorobenzidina |
91-94-1 |
5509 |
Filtraz. + adsorbim.
(silice) |
HPLC,
UV |
S |
0,05 |
0,52 |
0,2 |
2,1 |
0,07 |
<
0,07 |
N.D. |
3,3'-Diclorobenzidina
sali |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4,4'-Diamminodifenilmetano |
101-77-9 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4,4'-Metilenbis(2-cloroanilina) |
101-14-4 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4,4'-Metilenbis(2-cloroanilina)
sali |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4,4'-Metilendi-o-toluidina |
838-88-0 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4-Ammino-3-fluorofenolo |
399-95-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4-Amminoazobenzene |
60-09-3 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4-o-Toliazo-o-toluidina |
97-56-3 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5-Nitroancenaftene |
602-87-9 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Acido arsenico e suoi
sali |
- |
7901 |
Filtrazione |
AAS, fornetto
grafite |
N |
0,06 |
0,04 |
0,31 |
0,21 |
0,075 |
0,029 |
N.S. |
Acido arsenico e suoi
sali |
- |
7300 |
Filtrazione |
ICP, Spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,062 |
N.D. |
Acrilammide |
79-06-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Acrilammido
metossiacetato di metile |
77402-03-0 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Acrilonitrile |
107-13-1 |
1604 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC -
FID |
S |
1 |
10 |
15 |
156 |
0,06 |
0,06 |
N.S. |
Arsenico
triossido |
1327-53-3 |
7901 |
Filtrazione |
AAS, fornetto
grafite |
N |
0,06 |
0,04 |
0,31 |
0,21 |
0,075 |
0,029 |
N.S. |
Arsenico
triossido |
1327-53-3 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. di
emiss. atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,062 |
N.D. |
Aziridina |
151-56-4 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Benzene |
71-43-2 |
1500 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
10 |
104 |
90 |
938 |
0,059 |
0,036 |
0,8 |
Benzene |
71-43-2 |
3700 |
AIR BAG (Bulke
Sample) |
GC, Rivelat. a
fotoionizz. |
S |
- |
150 |
- |
300 |
0,136 |
0.127 |
N.S. |
Benzene |
71-43-2 |
1501 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
10 |
104 |
90 |
938 |
0,059 |
0,036 |
0,8 |
Benzo(a)antracene |
56-55-3 |
5506 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
HPLC,
UV/Fluoresc. |
S |
0,15 |
0,16 |
N.D. |
- |
N.D. |
0,084 |
N.D. |
Benzo(a)antracene |
56-55-3 |
5515 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
0,5 |
0,52 |
N.D. |
- |
N.D. |
N.D. |
N.D. |
Benzo(a)pirene |
50-32-8 |
5506 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
HPLC,
UV\Fluoresc. |
S |
0,2 |
0,21 |
N.D. |
- |
N.D. |
0,029 |
N.D. |
Benzo(a)pirene |
50-32-8 |
5515 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
0,5 |
0,52 |
N.D. |
- |
N.D. |
N.D. |
N.D. |
Benzo(b)fluorantene |
205-99-2 |
5506 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
HPLC,
UV/Fluoresc. |
S |
0,1 |
0,1 |
N.D. |
- |
N.D. |
0,028 |
N.D. |
Benzo(b)fluorantene |
205-99-2 |
5515 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
0,5 |
0,52 |
N.D. |
- |
N.D. |
N.D. |
N.D. |
Benzo(j)fluorantene |
205-82-3 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Benzo(k)fluorantene |
207-08-9 |
5506 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
HPLC,
UV/Fluoresc. |
S |
0,15 |
0,16 |
N.D. |
- |
N.D. |
0,027 |
N.D. |
Benzo(k)fluorantene |
207-08-9 |
5515 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
0,5 |
0,52 |
N.D. |
- |
N.D. |
N.D. |
N.D. |
Benzotricloruro |
98-07-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Berillio |
7440-41-7 |
7102 |
Filtrazione |
AAS, fornetto
grafite |
S |
0,005 |
0,003 |
0,05 |
0,03 |
0,064 |
0,008 |
N.S. |
Bis(clorometil)etere |
542-88-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cadmio
cloruro |
10108-64-2 |
7048 |
Filtrazione |
AAS,
fiamma |
N |
0,05 |
0,03 |
2,5 |
1,7 |
0,06 |
0,03 |
N.S. |
Cadmio
cloruro |
10108-64-2 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. di
emiss. atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,032 |
N.D. |
Cadmio
ossido |
1360-19-0 |
7048 |
Filtrazione |
AAS,
fiamma |
N |
0,05 |
0,03 |
2,5 |
1,7 |
0,06 |
0,03 |
N.S. |
Cadmio
ossido |
1306-19-6 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,032 |
N.D. |
Cadmio
solfato |
10124-36-4 |
7048 |
Filtrazione |
AAS,
fiamma |
N |
0,05 |
0,03 |
2,5 |
1,7 |
0,06 |
0,03 |
N.S. |
Cadmio
solfato |
10124-36-4 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,032 |
N.D. |
Calcio
cromato |
13765-19-0 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Captafolo |
2425-06-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Carbadox |
6804-07-5 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Carbammato di
etile |
51-79-6 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CI Direct Brown
95 |
16071-86-6 |
5013 |
Filtrazione |
HPLC,
UV |
S |
N.D, |
- |
15 |
10 |
N.D. |
0,08 |
N.D. |
Cloro(metil)etere |
107-30-2 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cloruro di
dimetilsolfammoile |
13360-57-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cromo
triossido |
1333-82-0 |
7604 |
Filtrazione |
Cromat. ionica, riv. a
conducibilità |
N |
3,5 |
1,8 |
10 |
5,2 |
N.D. |
0,043 |
N.S. |
Cromo
triossido |
1333-82-0 |
7600 |
Filtrazione |
Spettr. Assorb.
VIS |
N |
0,05 |
0,03 |
0,2 |
0,1 |
0,084 |
0,029 |
N.S. |
Diazometano |
334-88-3 |
2515 |
Adsorbimento
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
N.D. |
- |
2 |
21 |
0,084 |
0,024 |
10-30 |
Dibenzo(a,h)antrancene |
53-70-3 |
5506 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
HPLC,
UV/Fluoresc. |
S |
0,2 |
0,21 |
N.D. |
- |
N.D. |
0,029 |
N.D. |
Dibenzo(a,h)antrancene |
53-70-3 |
5515 |
Filtraz. + Adsorb.
(XAD-2) |
GC,
FID |
S |
0,5 |
0,52 |
N.D. |
- |
N.D. |
N.D. |
N.D. |
Dietilsolfato |
64-67-5 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dimetilcarbamoile
cloruro |
79-44-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dimetilnitrosoammina |
62-75-9 |
2522 |
Adsorbimento
(Thermosorb) |
GC,
TEA |
S |
0,05 |
0,05 |
0,15 |
0,15 |
N.D. |
0,014 |
N.D. |
Dimetilsolfato |
77-78-1 |
2524 |
Adsorbimento (Poropak
P) |
GC,
ECD |
S |
0,25 |
2,6 |
1 |
10 |
0,073 |
0,06 |
N.D. |
Disulfuro di
trinichel |
12035-72-2 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Epicloroidrina |
106-89-8 |
1010 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
1 |
1 |
40 |
420 |
0,057 |
0,031 |
N.S. |
Erionite |
2510-42-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Esaclorobenzene |
118-74-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Esametilfosforo
triammide |
680-31-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Estratti (petrolio),
distillato naftenico pesante con solvente |
64742-11-6 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Estratti (petrolio),
fraz. paraff. pesante distill. con
solvente |
64742-04-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Estratti (petrolio),
solvente gasolio leggero sottovuoto |
91995-78-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Estratti
(petrolio),fraz. paraff. leggera distill. con
solvente |
64742-05-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Estratti(petrolio),fraz.
naftenica leggera distill. con solvente |
64742-03-6 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Etilene
ossido |
75-21-8 |
1607 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
Derivatizz., GC,
ECD |
S |
0,1 |
4 |
0,45 |
18 |
0,140 |
0,03 |
N.S. |
Etilene
ossido |
75-21-8 |
1614 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
ECD |
S |
1 |
14 |
2 |
28 |
0,13 |
0,028 |
N.S. |
Etilene
ossido |
75-21-8 |
3702 |
BAG SAMPLE o aria
ambiente |
GC, detector a
fotoionizzaz. |
S |
- |
2,5 |
- |
- |
- |
- |
N.S. |
Idrazina |
302-01-2 |
3503 |
Assorbimento (HCl 0.1
M) |
Spettr. assorb.
VIS |
N |
0,9 |
1,9 |
9 |
19 |
0,094 |
0,031 |
N.D. |
Idrazina
sali |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Idrazobenzene |
122-66-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Idrocarburi, C26-C55,
ricchi di aromatici |
97722-04-8 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Metilazossimetile
acetato |
592-62-1 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Nichel
diossido |
12035-36-8 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,027 |
N.D. |
Nichel
monossido |
1313-99-1 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,027 |
N.D. |
Nichel
solfuro |
16812-54-7 |
7300 |
Filtrazione |
ICP, spettrosc. emiss.
atomica |
N |
1 |
0,5 |
2,5 |
1,3 |
N.D. |
0,027 |
N.D. |
Nitrofene |
1836-75-5 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Nitrosodipropilammina |
621-64-7 |
2522 |
Adsorbimento
(Thermosorb) |
GC,
TEA |
S |
0,05 |
0,05 |
0,15 |
0,15 |
N.D. |
0,014 |
N.D. |
o-Anisidina |
90-04-0 |
2514 |
Adsorbimento
(XAD-2) |
HPLC,
UV |
S |
0,35 |
0,73 |
12 |
25 |
0,068 |
0,029 |
N.S. |
o-Dianisidina |
119-90-4 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
o-Dianisidina
sali |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
o-Tolidina |
119-93-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
o-Tolidina
sali |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
o-Toluidina |
95-53-4 |
2002 |
Asdorbimento
(silice) |
GC -
FID |
S |
10 |
21 |
100 |
210 |
0,06 |
0,032 |
N.S. |
Pentaossido di
diarsenico |
1303-28-2 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Potassio
bromato |
7758-01-2 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Propilene
ossido |
75-56-9 |
1612 |
Adsorbimento (carbone
attivo) |
GC,
FID |
S |
10 |
104 |
100 |
1042 |
0,085 |
0,029 |
N.S. |
Sali di cromo
dell'acido cromico (VI) |
2461-89-6 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stirene
ossido |
96-09-3 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stronzio
cromato |
7789-06-2 |
7604 |
Filtrazione |
Cromat. ionica, riv. a
condu-cibilità |
N |
3,5 |
1,8 |
10 |
5,2 |
N.D. |
0,043 |
N.S. |
Stronzio
cromato |
7789-06-2 |
7600 |
Filtrazione |
Spettr. Assorb.
VIS |
N |
0,05 |
0,03 |
0,2 |
0,1 |
0,084 |
0,029 |
N.S. |
Sulfallade |
95-06-7 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tioacetammide |
62-55-5 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Triossido di
dinichel |
1314-06-3 |
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Zinco cromati, compresi
il cromato di zinco e potassio |
|
- |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2.
I valori limite di
esposizione per gli agenti cancerogeni nelle liste
internazionali
Esistono due diverse modalità di caratterizzazione degli agenti
cancerogeni: l'evidenza di cancerogenicità e la potenza del
cancerogeno.
Evidenza
di cancerogenicità
E'
dovuta alla "sicurezza" con la quale si può affermare che una sostanza può
provocare effetti cancerogeni sull'uomo. Queste considerazioni derivano da studi
epidemiologici, da esperimenti su animali o da test "in vitro" (su
cellule).
Le
sostanze cancerogene vengono classificate in diverse fasce a seconda
dell'evidenza, fondata su queste prove, dell'effetto cancerogeno sull'uomo
(cancerogeno sicuro, sospetto, su cui non si hanno prove...) o sull'animale.
Molti enti hanno classificato le sostanze secondo questo criterio (IARC, EPA,
ACGIH, MAK, la stessa CEE, la CCTN); queste classificazioni non coincidono in
quanto sono effettuate sulla base di prove e criteri che possono essere
differenti.
Potenza
di un cancerogeno
Indipendentemente dall'evidenza della sua cancerogenicità, una sostanza
cancerogena è più o meno potente quanto è maggiore la probabilità che un certo
livello di esposizione possa provocare il cancro. E' ancora controversa
l'opinione in base alla quale si può ritenere che esista, per le sostanze
cancerogene, un livello di soglia al di sotto del quale il rischio di contrarre
il tumore sia nullo.
Esistono dei modelli matematici che descrivono la relazione dose-risposta
per queste sostanze. Tramite questi modelli, è possibile calcolare, estrapolando
alle basse dosi, il livello al di sotto del quale il rischio è pari a zero.
Tuttavia, il comportamento di molte sostanze cancerogene è difficilmente
classificabile in modelli comportamentali netti; la risposta individuale a tali
sostanze è molto variabile; adottare un modello matematico al posto di un altro,
alle basse dosi, può portare a notevoli differenze nella stima della soglia di
rischio.
Nonostante vi siano dei dubbi sulla loro efficacia, alcune liste hanno
adottato valori limite per le sostanze cancerogene.
ITALIA
Tuttora, in Italia, non esiste una lista di valori limite di esposizione
stabilita per legge alle sostanze negli ambienti di lavoro. Sono previsti, in
specifiche normative, valori limite per asbesto, cloruro di vinile, piombo.
Anche a livello di
normativa comunitaria, la Direttiva 91/322/CEE, non ancora recepita in Italia,
stabilisce per 28 sostanze "Valori limite indicativi di cui gli stati membri
devono tener conto". In questa lista non compaiono agenti cancerogeni noti o
sospetti. Del resto, nella Direttiva 90/394/CEE, la cui attuazione è avvenuta
nel Titolo VI del D.Lgs 626/94, anche se viene previsto di fissare delle
prescrizioni minime, come i TLV, per gli agenti cancerogeni, non vengono fissati
valori limite per tali sostanze. Il D.Lgs 626/94, nell'art. 62, dice che occorre
adottare tutte le misure per ridurre le concentrazioni al più basso livello,
riprendendo il concetto espresso nella Direttiva
90/394/CEE.
In
mancanza di un valore limite di riferimento previsto dalla normativa italiana,
può essere utile, al fine di esprimere un giudizio sulla gravità di una
situazione espositiva, e quindi sulla priorità di intervento, avere una visuale
dei valori di riferimento previsti dai vari organismi internazionali e del loro
significato.
STATI
UNITI
Negli
Stati Uniti, l'ente normatore per gli ambienti di lavoro è l'OSHA (Occupational Safety and Health
Administration), il quale ha stabilito la lista di valori limite PEL
(Permissible Exposure Limit). L'ultima lista di PEL prodotta dall'OSHA e
pubblicata come legge federale contiene valori limite i quali sono stati
determinati tenendo conto:
• dei valori limite di
soglia TLV (Theresold Limit Values) proposti dall'ACGIH (American Conference of
Governmental Industrial Hygienists);
• dei REL (Reccomended
Exposure Limits) prodotti dal N.I.O.S.H. (National Institute of Safety and
Occupational Health).
L'OSHA, inoltre, per alcune sostanze cancerogene (acrilammide, berillio e
composti, dimetilsolfato, benzene, 2-nitropropano, o-toluidina...) ha dovuto
giustificare la diminuzione del valore limite provando la conseguente
diminuzione del rischio cancerogeno in termini di costo-beneficio. Per questo, è
stato determinato il rischio di contrazione del tumore a una esposizione pari al
valore limite PEL (per 45 anni di lavoro), applicando il modello matematico
"multi-stage", che ipotizza, alle basse dosi, un andamento lineare fra dose di
cancerogeno e risposta.
L'ultima versione (di cui abbiamo conoscenza) dei valori PEL è stata
pubblicata sull'OSHA- Final Rule Air Contaminants-Permissible Exposure Limits
(Title 29 Code od Federal Regulations Part 1910.1000), U.S. Department of Labor
Occupational Safety and Health Administration). Nella tabella Z-1-A di tale
"Federal rule" vengono forniti, in due colonne, i valori limite. In una colonna
vi sono i "transitional limits", ovvero i valori limite esistenti
precedentemente, e i "final rule limits", ovvero i limiti che dovevano essere
rispettati entro una determinata data (indicativamente, tale data era il 1993).
I PEL
della Final Rule proteggono i lavoratori contro un ampia varietà di effetti:
cancro, danni cardiovascolari, danneggiamento ai reni, al fegato, al SNC,
effetti respiratori...
La
lista di valori limite maggiormente utilizzata è quella dei TLV proposta dalla
ACGIH. I TLV-TWA sono definiti
come "la concentrazione media ponderata nel tempo, per una giornata lavorativa
di otto ore e per 40 ore lavorative alla settimana, alla quale si ritiene che
quasi tutti i lavoratori possano rimanere esposti, giorno dopo giorno, senza
effetti negativi".
Nella
lista dei valori limite, l'ACGIH aggiunge anche la classificazione delle
sostanze in funzione della loro evidenza di cancerogenicità. Le classi previste
sono:
A1: cancerogeno
riconosciuto per l'uomo;
A2: cancerogeno sospetto
per l'uomo;
A3: cancerogeno per
l'animale;
A4: non classificabile
come cancerogeno per l'uomo;
A5: non sospetto come
cancerogeno per l'uomo.
Anche
per alcune sostanze della categoria A1 e A2 vengono previsti dei valori limite
di esposizione, pur sottolineando il concetto che l'esposizione dei cancerogeni
deve essere mantenuta al più basso livello
possibile.
L'ACGIH, inoltre, aggiunge, per alcune sostanze, la notazione "cute".
Questo avviene quando è ritenuto che l'esposizione alla sostanza
(indipendentemente da effetti allergici o irritativi) avvenga non soltanto
attraverso la via inalatoria, ma anche attraverso pelle, mucose e occhi; in
questo caso è consigliato tenere sotto controllo non soltanto l'esposizione
inalatoria (quindi il rispetto del TLV), ma anche l'esposizione di tipo
cutaneo.
GERMANIA
Dal
1969, la MAK Commission (Commissione per lo studio delle sostanze pericolose per
la salute nei luoghi di lavoro), pubblica annualmente la lista dei valori MAK.
L'elaborazione della lista tiene conto di criteri scientifici, procedure,
profili di esposizione e fattibilità
tecnico-economica.
I
vari MAK sono le "concentrazioni massime ammissibili per le sostanze chimiche
nell'aria nel luogo di lavoro (nello stato di gas, vapore e aerosol) che, nello
stato delle conoscenze attuali, non alterano la salute dei lavoratori, né
provocano un fastidio indebito". Per stabilire i valori MAK vengono prese in
considerazione, quando possibile, le diverse sensibilità individuali (dovute a
sesso, età, costituzione, clima, nutrizione). Come regola generale, il MAK è un
valore medio ponderato su una giornata di lavoro di otto ore, per una settimana
lavorativa di 40 ore.
Per
quanto riguarda l'evidenza di cancerogenicità, le sostanze vengono classificate
in tre categorie:
CATEGORIE A1 e A2:
sostanze il cui potere cancerogeno è stabilito. Le sostanze della categoria A1 sono
quelle per cui l'esperienza ha dimostrato la potenziale cancerogenicità per
l'uomo. Per quelle della categoria A2, le uniche prove che sono state prodotte
sono quelle di un potere cancerogeno sull'animale in condizioni espositive
confrontabili con quello dei lavoratori.
PER LE SOSTANZE DELLA
CATEGORIA A I CUI EFFETTI (sulla base delle conoscenze attuali) PRESENTANO UN
RISCHIO NETTO DI CANCRO PER L'UOMO, NON SONO PREVISTI VALORI LIMITE, perché
nessun campo di concentrazione viene stabilito come sicuro. Vengono invece
forniti i valori TKR, i quali tengono conto unicamente della fattibilità
tecnica.
CATEGORIA B: sostanze
vagamente sospette di potenziale cancerogenicità. Per queste sostanze, i dati
disponibili fanno temere una potenziale cancerogenicità, urgente da verificare.
I valori limite MAK per questi composti sono provvisoriamente
sospesi.
I VALORI
TRK
I
valori TRK definiscono le concentrazioni minime di gas, vapori e aerosol
realizzabili con le attuali tecnologie. Questi sono forniti a scopo di guida
nelle misure metrologiche e preventive, unicamente per le sostanze cancerogene o
sospettate tali (A1 e A2) per le quali non è previsto alcun valore MAK. Essi
vengono elaborati da un comitato composto da gruppi politici e sociali.
Per
la scelta dei TRK sono importanti:
• la possibilità di una
valutazione analitica della concentrazione
atmosferica;
• lo stato attuale delle
possibilità tecniche di ventilazione, tenendo conto dell'evoluzione
tecnica;
• le conoscenze acquisite
in medicina del lavoro e tossicologia.
I TRK
sono valori medi su una esposizione quotidiana di otto ore e settimanale di 40
ore.
FRANCIA
Dopo
il 1982 la Francia pubblica, sotto forma di circolari, i valori limite VL per le
sostanze negli ambienti di lavoro. I VL di un composto chimico sono definiti
come "quelle concentrazioni nell'aria che una persona può respirare per un tempo
determinato, senza rischio di alterazione dello stato di salute; ne vengono
tuttavia tollerate modificazioni
fisiologiche reversibili". I VL, a seconda del tempo di esposizione, si
suddividono in VLE e VME.
I VLE
sono i valori limite di esposizione per brevi periodi (15 minuti), e tutelano
dal rischio di effetti tossici immediati.
I VME
sono definiti come "i valori limite medi di esposizione destinati a proteggere i
lavoratori dagli effetti a lungo termine, misurati o stimati sulla durata di
otto ore.
Il
RISPETTO DEI VALORI LIMITE E' CONSIDERATO UN OBIETTIVO MINIMALE: per la Francia
resta fermo il principio che le esposizioni devono essere mantenute al più basso
livello possibile.
Per
quanto riguarda le sostanze cancerogene, la Francia adotta la classificazione
della CEE. In particolare, le sostanze cancerogene sono suddivise nelle
classi:
C1: sostanze note per gli
effetti cancerogeni per l'uomo;
C2: sostanze che
dovrebbero considerarsi cancerogene per l'uomo;
C3: sostanze da
considerarsi con sospetto per i possibili effetti cancerogeni sull'uomo per le
quali, tuttavia, le informazioni disponibili non sono sufficienti a procedere a
una valutazione sufficiente.
Anche per le sostanze
cancerogene vengono fissati valori limite di esposizione, pur venendo rafforzato
il concetto di riduzione al più basso livello
possibile.
Nella
tabella 2 vengono forniti, per tutte le sostanze normate dal titolo VI del D.Lgs
626/94 (indicate con nome e numero CAS), i valori limite di esposizione indicati
nelle varie liste illustrate precedentemente.
USA: Per quanto riguarda
l'ACGIH viene indicato il valore TLV-TWA, la classificazione secondo questa
associazione, la notazione cute quando previsto, tratti dalla lista pubblicata
per gli anni 1994-95.
Vengono indicati i valori limite PEL dell'OSHA adottati negli USA. A
causa della mancanza di documentazione disponibile, per molte sostanze non è
stato possibile trovare il valore del limite previsto.
GERMANIA: vengono indicati
i valori limite MAC (quando la sostanza non è classificata come cancerogeno), la
classificazione di cancerogenicità e l'eventuale valore
TRK.
FRANCIA: viene indicato il
valore limite VME.
Tabella
2
|
|
ACGHI |
USA(OSHA) |
GERMANIA |
FRANCIA | ||||
SOSTANZA |
CAS |
TLV
[µg/m3] |
Classificazione |
Cute |
PEL
[µg/m3] |
MAC [µg/m3] |
Classifi-cazione |
TRK [µg/m3] |
VME
[µG/M3] |
1,1
Dimetilidrazina |
57-14-7 |
1200 |
A2 |
Cute |
100 |
- |
A2 |
- |
200 |
1,2-Dibromo-3-cloropropano |
96-12-8 |
- |
- |
- |
* |
- |
A2 |
- |
- |
1,2-Dibromoetano |
106-93-4 |
- |
A2 |
Cute |
* |
- |
A2 |
800 |
- |
1,2-Dicloroetano |
107-06-2 |
40000 |
- |
- |
4000 |
- |
A2 |
20000 |
40000 |
1,2-Dimetilidrazina |
540-73-8 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
1,3-Butadiene |
106-99-0 |
4400 |
A2 |
- |
* |
- |
A2 |
11000-34000 |
- |
1,3-Dicloro-2-propanolo |
96-23-1 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
1,3-Propansultone |
1120-71-4 |
- |
A2 |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
1,3-Propriolattone |
57-57-8 |
1500 |
A2 |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
1-Metil-3-nitro-1-nitrosoguanidina |
70-25-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
2,2'-nitrosoiminiobisetanolo |
1116-54-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
2,4-Diamminotoluene |
95-80-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
100 |
- |
1,4-Diclorobut-2-ene |
764-41-0 |
25 |
A2 |
Cute |
- |
- |
A2 |
50 |
- |
2-Metilidrazina |
75-55-8 |
4700 |
A2 |
Cute |
5000 |
- |
A2 |
- |
- |
2-Nitronaftalene |
581-89-5 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
250 |
- |
2-Nitropropano |
79-46-9 |
36000 |
A2 |
- |
35000 |
- |
A2 |
18000 |
- |
3,3'-Diclorobenzidina |
91-94-1 |
- |
A2 |
Cute |
* |
- |
A2 |
100 |
- |
3,3'-Diclorobenzidina
sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
4,4'-Diamminodifenilmetano |
101-77-9 |
810 |
A2 |
Cute |
- |
- |
A2 |
100 |
- |
4,4'-Metilenebis(2cloroanilina) |
101-14-4 |
110 |
A2 |
Cute |
- |
- |
A2 |
20 |
220 |
4,4'-Metilenebis(2cloroanilina)sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
4,4'-Metilendi-o-toluidina |
838-88-0 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
4-Ammino-3-fluorofenolo |
399-95-1 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
4-Amminoazobenzene |
60-09-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
4-o-Toliazo-o-toluidina |
97-56-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
5-Nitroancennaftene |
602-87-9 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
Acido arsenico e suoi
sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
A1 |
100 |
- |
Acrilammide |
79-06-1 |
30 |
A2 |
Cute |
30 |
- |
A2 |
30-60 |
30 |
Acrilammidometossiacetato
di metile |
77402-03-0 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Acrilonitrile |
107-13-1 |
4300 |
A2 |
Cute |
* |
- |
A2 |
7000 |
4500 |
Arsenico
triossido |
1327-53-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
A1 |
100 |
200 |
Aziridina |
151-56-4 |
880 |
- |
Cute |
* |
- |
A2 |
900 |
- |
Benzene |
71-43-2 |
32000 |
A2 |
- |
* |
- |
A1 |
3200-8000 |
16000 |
Benzo(a)antrancene |
56-55-3 |
- |
A2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Benzo(a)pirene |
50-32-8 |
- |
A2 |
- |
- |
- |
A2 |
2-5 |
- |
Benzo(b)fluorantene |
205-99-2 |
- |
A2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Benzo(j)fluorantene |
205-82-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Benzo(k)fluorantene |
207-08-9 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Benzotricloruro |
98-07-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
B |
- |
- |
Berillio |
7440-41-7 |
2 |
A2 |
- |
2 |
- |
A2 |
2-5 |
2 |
Bis(clorometil)etere |
542-88-1 |
4.7 |
A1 |
- |
* |
- |
A1 |
- |
5 |
Cadmio
cloruro |
10108-64-2 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
Cadmio
ossido |
1360-19-0 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
Cadmio
solfato |
10124-36-4 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
Calcio
cromato |
13765-19-0 |
10 |
A2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Captafolo |
2425-06-1 |
100 |
- |
Cute |
100 |
- |
- |
- |
100 |
Carbadox |
6804-07-5 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Carbammato di
etile |
51-79-6 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
CI Direct Brown
95 |
16071-86-6 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Cloro(metil)etere |
107-30-2 |
- |
A2 |
- |
* |
- |
A1 |
100 |
- |
Cloruro di
dimetilsolfammoile |
13360-57-1 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
100 |
- |
Cromo
triossido |
1333-82-0 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
50 |
Diazometano |
334-88-3 |
340 |
- |
- |
400 |
- |
A2 |
- |
- |
Dibenzo(a,h)antrancene |
53-70-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Dietilsolfato |
64-67-5 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
200 |
- |
Dimetilcarbamoile
cloruro |
79-44-7 |
- |
A2 |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
Dimetilnitrosoammina |
62-75-9 |
- |
A2 |
Cute |
* |
- |
A2 |
1-2,5 |
- |
Dimetilsolfato |
77-78-1 |
520 |
A2 |
Cute |
500 |
- |
A2 |
100-200 |
500 |
Disolfuro di
trinichel |
12035-72-2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Epicloroidrina |
106-89-8 |
7600 |
- |
Cute |
8000 |
- |
A2 |
12000 |
- |
Erionite |
2510-42-8 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Esaclorobenzene |
118-74-1 |
25 |
A3 |
Cute |
- |
- |
- |
- |
- |
Esametilfosforo
triammide |
680-31-8 |
- |
- |
Cute |
- |
- |
- |
A2 |
|
Estratti (petrolio),
distillato naftenico con solvente |
64742-11-6 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Estratti (petrolio),
fraz. paraff. pesante distill. con
solvente |
64742-04-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Estratti (petrolio),
solvente gasolio leggero sottovuoto |
91995-78-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Estratti (petrolio),
fraz. paraff. leggera distill. con
solvente |
64742-05-8 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Estratti (petrolio),
fraz. naftenica leggera distill. con
solvente |
64742-03-6 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Etilene
ossido |
75-21-8 |
1800 |
A2 |
- |
* |
- |
A2 |
2000 |
- |
Idrazina |
302-01-2 |
130 |
A2 |
Cute |
100 |
- |
A2 |
130 |
100 |
Idrazina
sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Idrazobenzene |
122-66-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Idrocarburi C26-C55,
ricchi di aromatici |
97722-04-8 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Metilazossimetile
acetato |
592-62-1 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Nichel
diossido |
12035-36-8 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Nichel
monossido |
1313-99-1 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Nichel
solfuro |
16812-54-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Nitrofene |
1836-75-5 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Nitrosodipropilammina |
621-64-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
1-2.5 |
- |
o-Anisidina |
90-04-0 |
- |
- |
- |
- |
500 |
- |
- |
500 |
o-Dianisidina |
119-90-4 |
- |
- |
- |
- |
- |
A2 |
- |
- |
o-Dianisidina
sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
o-Tolidina |
119-93-7 |
- |
A2 |
Cute |
- |
- |
A2 |
- |
- |
o-Tolidina
sali |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
o-Toluidina |
95-53-4 |
8800 |
A2 |
Cute |
22000 |
- |
A2 |
- |
9000 |
Pentaossido di
diarsenico |
1303-28-2 |
- |
- |
- |
- |
- |
A1 |
100 |
- |
Potassio
bromato |
7758-01-2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Propilene
ossido |
75-56-9 |
48000 |
- |
- |
50000 |
- |
A2 |
6000 |
50000 |
Sali di cromo
dell'acido cromico (VI) |
2461-89-6 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Stirene
ossido |
96-09-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Stronzio
cromato |
7789-06-2 |
5 |
A2 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Sulfallade |
95-06-7 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Tioacetammide |
62-55-5 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
|
Triossido di
dinichel |
1314-06-3 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Zinco cromati, compreso
il cromato di zinco e potassio |
- |
10 |
A1 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
3.
RAPPORTO FRA VALORI
LIMITE E CONCENTRAZIONI MINIME RILEVABILI
Allo
scopo di valutare se i metodi analitici descritti in bibliografia, illustrati
nel capitolo 1 sono idonei al fine di fornire una valutazione sulla gravità di
una situazione espositiva e sulla ulteriore possibilità di riduzione del
rischio, è stato effettuato un confronto fra i più bassi valori limite previsti
scelti fra le liste illustrate nel capitolo precedente, e la concentrazione
minima rilevabile.
La concentrazione minima rilevabile è stata calcolata, a partire dal LOD (limite di rilevabilità analitico) in due modi:
1.
come la concentrazione in
aria che si avrebbe se, campionando per otto ore al flusso massimo consentito
dal metodo, si raccogliesse nel campione una quantità in massa pari al
LOD;
2.
come la concentrazione in
massa che si avrebbe se, campionando per un ora al flusso massimo consentito dal
metodo, si raccogliesse una quantità di sostanza pari al
LOD.
I
valori calcolati in questo modo sono stati confrontati, effettuando un rapporto
percentuale, con i valori limite più bassi previsti per le
sostanze.
Nella
tabella 3 sono illustrati i risultati di questi calcoli. Nelle prime due colonne
viene identificata la sostanza tramite nome chimico e numero CAS. Nella terza
colonna è indicato il valore limite più basso (si ricorda che tutti i valori
limite riportati sono riferiti a una durata di otto ore lavorative giornaliere).
Vengono quindi riportati i valori di concentrazione minima rilevabile in
microgrammi/metro cubo riferiti a campionamenti di durata di 8 ore e 1 ora.
Quindi, sono riportati i rapporti espressi in unità percentuali fra la
concentrazione minima rilevabile rispettivamente calcolata per 8 ore e per 1 ora
di campionamento e i valori limite riportati nella terza colonna. Naturalmente,
questa operazione è stata possibile unicamente per quelle sostanze per cui è
stato trovato almeno un valore limite e un metodo analitico.
Dall'esame della tabella emerge che:
• i valori limite più
bassi previsti per le sostanze cancerogene listate sono i valori tedeschi TRK.
Si ricorda che tali valori non hanno interesse dal punto di vista tossicologico
ma esprimono unicamente una fattibilità di riduzione
tecnica;
• i rapporti fra le
concentrazioni minime rilevabili e i valori limite sono tutti di diversi ordini
di grandezza al di sotto dell'unità.
Tabella
3
SOSTANZA |
CAS |
VALORE
LIMITE [µg/m3] |
CONCENTRAZIONE
MINIMA RILEVABILE [µg/m3] (in 8 ore) |
CONCENTRAZIONE
MINIMA RILEVABILE [µg/m3] (in 1 ora) |
(CMR
in 8 h) /VL % |
(CMR
in 1 h) /VL % |
1,2-Dibromoetano |
106-93-4 |
800
(TRK) |
0.1 |
0.80 |
0.01 |
0.1 |
1,2-Dicloroetano |
107-06-2 |
4000
(PEL) |
104 |
832 |
2.6 |
20.8 |
1,3-Butadiene |
106-99-0 |
4400
(TLV) |
0.83 |
6.7 |
0.02 |
0.15 |
2,4-Diamminotoluene |
95-80-7 |
100
(TRK) |
0.2 |
1.6 |
0.2 |
1.6 |
2-Nitropropano |
79-46-9 |
18000(TRK) |
42 |
336 |
0.23 |
1.9 |
3,3'-Diclorobenzidina |
91-94-1 |
100
(TRK) |
0.52 |
1.16 |
0.52 |
1.16 |
Acido arsenico e suoi
sali |
- |
100
(TRK) |
0.04 |
0.32 |
0.04 |
0.32 |
Acrilonitrile |
107-13-1 |
4300
(TLV) |
10 |
80 |
0.23 |
1.9 |
Arsenico
triossido |
1327-53-3 |
100
(TRK) |
0.04 |
0.32 |
0.04 |
0.32 |
Benzene |
71-43-2 |
3200
(TRK) |
104 |
832 |
3.25 |
26.0 |
Berillio |
7440-41-7 |
2 (TLV)
|
0.003 |
0.02 |
0.15 |
1.2 |
Diazometano |
334-88-3 |
340
(TLV) |
21
(LOQ) |
168 |
6.2 |
49.1 |
Dimetilnitrosoammina |
62-75-9 |
1(TRK) |
0.05 |
0.4 |
5 |
40 |
Dimetilsolfato |
77-78-1 |
100
(TRK) |
2.6 |
20.8 |
2.6 |
20.8 |
Epicloroidrina |
106-89-8 |
7600
(TLV) |
1 |
8 |
0.01 |
0.1 |
Etilene
ossido |
75-21-8 |
1800
(TLV) |
4 |
32 |
0.22 |
1.8 |
Nitrosodipropilam-mina |
621-64-7 |
1(TRK) |
0.05 |
0.40 |
5 |
40 |
o-Anisidina |
90-04-0 |
500
(MAC) |
0.73 |
5.8 |
0.15 |
1.2 |
o-Toluidina |
95-53-4 |
8800
(TLV) |
21 |
168 |
0.24 |
1.9 |
Propilene
ossido |
75-56-9 |
6000
(TRK) |
104 |
832 |
1.7 |
13.9 |
Stronzio
cromato |
7789-06-2 |
0.5
(TLV) |
0.03 |
0.24 |
6.00 |
48 |
Appendice
A
MODALITÀ
E CRITERI DI INTEGRAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE IN PRESENZA DI
AGENTI CANCEROGENI
La
valutazione del rischio per gli agenti cancerogeni così come prevista dall’art. 63 è una
valutazione del rischio residuo: questa deve essere eseguita solo dopo avere
applicato le misure previste all'art. 62 e cioè:
1 eliminazione o sostituzione
dell’agente cancerogeno
2 lavorazione in sistema
chiuso
3 riduzione dell’esposizione al più
basso valore possibile.
Ovviamente la valutazione del rischio da agenti cancerogeni deve seguire tutti i canoni previsti per
la valutazione del rischio in generale. Comunque la valutazione degli agenti
cancerogeni comprende, quando
praticabile, la misurazione del livello di esposizione personale del lavoratore
all’agente cancerogeno.
Elementi che devono integrare la valutazione del rischio, riguardano le
attività lavorative che espongono ad agenti cancerogeni in merito alle modalità tipiche delle
lavorazioni (tecnologie impiegate e condizioni d'uso degli agenti
cancerogeni, la loro durata
nell'arco della giornata lavorativa e la loro frequenza giornaliera e
settimanale). Per lavorazioni che comportano una esposizione saltuaria e/o di
breve periodo vanno indicate le condizioni che portano a tale esposizione
specificando in termini puntuali i periodi dell'anno in cui è prevedibile l'uso
degli agenti cancerogeni.
E'
consigliabile nella descrizione delle caratteristiche della lavorazione
scomporre l'attività lavorativa svolta in tutti i suoi sotto insiemi (ad esempio
travasi, miscelazioni, aggiunte, ecc.) in modo di consentire l'individuazione di
tutti i possibili momenti espositivi anche in attività lavorative estremamente
parcellizzate, nonché nel passo successivo individuare le misure di tutela da
intraprendere.
Per i
quantitativi di agenti cancerogeni
utilizzati o prodotti si deve specificare sia la produzione o il
consumo annuale dell’agente cancerogeno
allo stato puro o la sua concentrazione e il quantitativo annuale
della miscela. Allo stesso tempo si deve considerare se si tratta di una
lavorazione di processo continuo o discontinuo e per ognuno dei casi specifici
realizzare un bilancio di portata massima o di quantità impiegata in ogni lotto
di produzione rispettivamente.
Nell'ambito della valutazione del rischio occorre anche prendere in
considerazione:
· le capacità degli agenti
cancerogeni di essere assorbiti nell’organismo e attraverso quale
via;
· le concrete e materiali
possibilità di tale assorbimento derivanti dalle condizioni in cui vengono
eseguite le lavorazioni.
Infatti nella valutazione del rischio occorre tenere conto non solo delle
caratteristiche intrinseche della sostanza ma anche della concreta possibilità
che ha l'agente di entrare in contatto con l'organismo umano; pertanto è
necessario nel processo di valutazione effettuare sia uno studio bibliografico
sulle vie di penetrazione nell'organismo sia un’analisi dell’attività lavorativa
e delle modalità del processo per verificare la possibilità della penetrazione
dell’agente cancerogeno.
Lo
schema riassuntivo proposto nella pagina seguente illustra il percorso da
compiere.
Solo
due risposte affermative
SI SI in senso orizzontale permettono di
considerare concretamente possibile nello specifico processo produttivo la
penetrazione nell'organismo dell’agente cancerogeno.
Nello
schema semplificato va posta grande attenzione ed è necessario un elevato grado
di analisi prima di rispondere NO alla seconda colonna relativa alla
lavorazione e modalità d'uso.
Schema
contenente le caratteristiche di assorbimento degli agenti cancerogeni di cui tenere conto nella
valutazione del rischio
CAPACITA’
DI ASSORBIMENTO
Proprietà intrinseche
Dettate dalle lavorazioni
all’agente
e dalle modalità d’uso
SI/NO
Per ingestione
Per ingestione
SI/NO
SI/NO
Per inalazione
Per inalazione
SI/NO
SI/NO
Per via cutanea
Per via cutanea
SI/NO
Dipende dalle loro
proprietà
tossicologiche |
|
Dipende dalle loro
proprietà chimico fisiche e di
processo |
Appendice
B
ELEMENTI CON CUI INTEGRARE IL DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CUI ALL’ART. 4
(a
seguito della valutazione ex art. 63 comma 4)
In
merito alle integrazioni specifiche al documento di valutazione del rischio
previste (dal comma 4, art. 63),
queste possono essere sviluppate secondo le seguente
modalità:
a)
Le attività lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati
cancerogeni o di processi industriali di cui all Allegato VIII, con indicazioni
dei motivi per i quali sono impiegati agenti
cancerogeni.
Nel
documento deve essere posta particolare attenzione nell’indicazione dei motivi
per cui sono impiegati agenti cancerogeni, anche in diretto collegamento con
quanto previsto dal comma 1 dell’art. 62 riguardante l'eliminazione dell’agente
cancerogeno.
E'
evidente che le motivazioni di cui sopra devono deporre per la indispensabilità
tecnologica dell’uso dell’agente cancerogeno.
b)
I quantitativi di sostanze ovvero di preparati cancerogeni prodotti ovvero
utilizzati, ovvero presenti come impurità o
sottoprodotti.
Può essere d'ausilio la
tabella di seguito proposta per riassumere sinteticamente i valori o i parametri
ritenuti importanti per eseguire la valutazione del rischio da agenti
cancerogeni.
Tabella riassuntiva di
alcuni parametri importanti
Lavorazione:........................................................................................
|
PROCESSO |
|
|
|
| |
Scomporre in
azioni
semplici |
Continuo |
Discontinuo |
Quantità/Conc.
(massa o
massa/h) |
Durata |
Frequenza |
Note |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
E’
evidente che nel caso vengano impiegati più agenti cancerogeni i quantitativi e le concentrazioni
andranno specificate in ognuno dei passaggi o sotto insiemi in cui si è
scomposta la lavorazione.
c)
Il numero di lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti
cancerogeni.
Occorre fare una distinzione fra i lavoratori esposti e quelli
potenzialmente esposti. Un criterio guida per l'identificazione per i diversi
gruppi è l'utilizzazione della lista contenuta nell'Allegato n. 2 del Documento
"Orientamenti riguardo alla valutazione dei rischi sul lavoro" Comunità Europea
DG V/E/2 Unità medicina e igiene del lavoro dove nei lavoratori esposti devono
essere inclusi:
· dipendenti impiegati in
attività di produzione, manifatturiera, distribuzione, vendita al dettaglio,
ricerca e sviluppo, ecc.
· dipendenti di servizi
secondari o ausiliari (lavoratori di pulizia, manutenzione, lavoratori
temporanei, ecc.).
Mentre nei potenzialmente esposti possono essere inclusi i seguenti
gruppi:
·
subappaltatori
· studenti, apprendisti,
tirocinanti
· impiegati d'ufficio e
personale di vendita
·
visitatori
· servizi
d'emergenza
· addetti ai
lavori.
d)
L’esposizione dei suddetti lavoratori, ove nota e il grado della
stessa.
Contiene sempre una
misurazione dell’agente cancerogeno.
Comprende sempre una valutazione, una misurazione dell’agente
cancerogeno, non necessariamente
del solo aerodisperso (eventuale valutazione dell’esposizione cutanea) e deve
comunque permettere di giudicare se il livello di esposizione dei lavoratori sia
ridotto al più basso tecnicamente possibile (art. 62, comma
3).
La
valutazione dell’esposizione del lavoratore tramite la misurazione dell’agente,
nella formulazione del giudizio di cui al art. 62, comma 3, deve tenere conto
del fatto che ogni metodo di determinazione di una sostanza ha un valore al di
sotto del quale non è possibile affermare con una certa “sicurezza” se l’agente
sia o meno presente e in quale quantità, è importante perciò che i limiti di
rilevabilità, la sensibilità e la precisione e ovviamente che l’accuratezza del
metodo vengano garantiti dal laboratorio che fa l’analisi (a questo riguardo si
veda l’Allegato 7).
L'esposizione ad agenti cancerogeni
può essere valutata sulla base di gruppi omogenei di esposizione
lavorativa, purché siano utilizzati riconosciuti criteri di controllo e
valutazione dell’esposizione, quali ad esempio: Manuale del NIOSH, criterio
O.T.L., manuale AIDII.
In
particolari situazioni, e motivando debitamente le condizioni che hanno portato
alle scelte individuate, è consentita la valutazione dell’esposizione tramite
campionamento d'area (in posizione statica) di
aerodispersi.
Si
ritiene comunque che per i metodi di prelievo e analisi di contaminanti chimici
sia opportuno attenersi ai metodi di campionature e misurazione contenuti
nell'Allegato VIII del D.Lgs 277/91.
e)
Le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di
protezione individuale utilizzati.
f)
Le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni e le
sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come
sostituti.
Oltre
a quanto già ribadito al precedente punto a) devono essere debitamente documentate
tutte le indagini svolte per la possibile sostituzione dell’agente cancerogeno,
indipendentemente dalla indispensabilità dell’agente. Quindi si ribadisce che
nel documento devono essere formalmente presenti i tentativi di sostituzione
operati secondo quanto previsto dal comma 1, art.
62.
Nel
caso in cui invece la ricerca abbia dato esito positivo si deve elencare la
sostanza o il preparato individuato che naturalmente sarà sottoposto all’iter di
valutazione del rischio come qualunque nuova sostanza introdotta così come
previsto dal comma 1, art. 4.
(*) Questa
valutazione si applica al gruppo complessivo e non necessariamente a tutti i
composti individuali del gruppo.