PARAQUAT DICLORURO ICSC: 0005
Ottobre 2001

Paraquat
1-1'-Dimetil-4-4'-bipiridinio dicloruro
"Metil viologeno dicloruro"
CAS # 1910-42-5 CH3(C5H4N)2CH3Cl2
RTECS # DW2275000 Massa molecolare: 257.2
UN # 2781
EC # 613-090-00-7
EINECS # 217-615-7
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: polvere, spruzzo d'acqua, schiuma, anidride carbonica.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! RIGOROSA IGIENE!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Tosse. Mal di gola. Difficoltà respiratoria. Mal di testa.Epistassi.

Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO! Arrossamento.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Mal di gola. Dolore addominale. Nausea. Vomito. Diarrea. (Vedere Note).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. Dare abbondante acqua da bere, o bentonite in acqua, o somministrare carbone attivo in acqua. Indurre il vomito (SOLO A PERSONE COSCIENTI!). Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Consultare un esperto! Raccogliere il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori sigillabili il più lontano possibile. Assorbire il liquido restante con sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori sigillabili; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura. poi trasferire in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. Tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi.
Classificazione EU
Simboli: T+, N
R: 24/25-26-36/37/38-48/25-50/53
S: (1/2-)22-28-36/37/39-45-60-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61GT7-I.
Mantenere in un locale ben ventilato. Ben chiuso. Separato da alimenti e mangimi.
Provvedere al contenimento dei reflui da spegnimento di incendio.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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PARAQUAT DICLORURO ICSC: 0005
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI INCOLORI IGROSCOPICI,
O
POLVERE CRISTALLINA IGROSCOPICA BIANCA,
TENDENTE AL GIALLO.
LA SOLUZIONE ACQUOSA DI PARAQUAT DICLORURO E' ROSSO SCURA.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento sopra i 300°C, producendo fumi tossici contenenti
ossidi di azoto,
acido cloridrico. Attacca i metalli.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: come paraquat, frazione respirabile 0.1 mg/m³ (ACGIH 2001). TLV: come paraquat 0.5 mg/m³ (ACGIH 2001). MAK: 0.1 ppm assorbimento cutaneo (H); (DFG 2000).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente per nebulizzazione e quando disperso.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi,
la cute e il tratto respiratorio.
Inalazione di questa sostanza può causare edema polmonare (vedi Note). La sostanza può determinare effetti sui reni, sul
fegato, sul
tratto gastrointestinale, sul
sistema cardiovascolare esui
polmoni , causando ridotta funzionalità,
lesioni tissutali includenti emorragia e fibrosi polmonare. L'esposizione ad elevate concentrazioni può portare alla morte. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere effetto sulle unghie , causando un danno ungueale.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione (con decomposizione) 300°C
Punto di fusione: 175-180°C
Densità relativa (acqua=1): 1.25
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 70
Tensione di vapore, Pa a 20°C: <0.0001
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: -4.2
DATI AMBIENTALI
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. La sostanza può causare effetti a lungo termine nell'ambiente acquatico. Durante il normale uso questa sostanza viene rilasciata nell'ambiente. Tuttavia si deve porre una grande attenzione per impedire ogni rilascio aggiuntivo, per esempio per smaltimento non appropriato.
NOTE
Le informazioni tossicologiche sono le stesse del paraquat (CAS 4685-14-7). In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione medica. I sintomi di fibrosi polmonare (respiro affannoso, difficoltà respiratorie) non si manifestano prima di diversi giorni. NON portare a casa abiti da lavoro. I solventi veicolanti utilizzati nelle formulazioni commerciali possono modificare le proprietà fisiche e tossicologiche. Se nella formulazione della sostanza ci sono solventi consultare anche le schede ICSC relative a questi materiali.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
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