MONOCROTOFOS ICSC: 0181
Marzo 1995

Dimetil (E)-1-metil-2-(metilcarbamoil) vinil fosfato
Dimetil 1-metil-3-(metilammino)-3-oxo-1-propenil estere, (E)-, dell'acido fosforico
CAS # 6923-22-4 C7H14NO5P / (CH3O)2PO-OC(CH3)=CHCO-NHCH3
RTECS # TC4375000 Massa molecolare: 223.2
UN # 2783
EC # 015-072-00-9
EINECS # 230-042-7
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile in condizioni particolari. Preparati liquidi contenenti solventi organici possono essere infiammabili. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere.
Polvere, schiuma alcool-resistente, spruzzo d'acqua, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Rischio di incendio ed esplosionese nella composizione sono presenti solventi esplosivi/infiammabili..


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! RIGOROSA IGIENE! EVITARE L'ESPOSIZIONE DI ADOLESCENTI E BAMBINI!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Contrazione muscolare. Restringimento della pupilla, crampi muscolari, salivazione eccessiva. Vertigine. Difficoltà respiratoria. Sudorazione. Stato d'incoscienza. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Ventilazione (no se in polvere), aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO! (Inoltre vedi Inalazione).
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico. Indossare guanti protettivi quando si presta il primo soccorso.
Occhi Gli aereosol possono essere assorbiti (inoltre vedi Inalazione).
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Mal di testa. Nausea. Vomito. Crampi addominali. Diarrea. Convulsioni. (Inoltre vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. Somministrare carbone attivo in acqua. Indurre il vomito (SOLO A PERSONE COSCIENTI!). Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
NON eliminare in fognatura. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori sigillabili; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro. Protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi. Inquinante per l'ambiente marino.
Classificazione EU
Simboli: T+, N
R: 24-26/28-68-50/53
S: (1/2-)36/37-45-60-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61GT7-II.
Provvedere al contenimento di reflui da spegnimento di incendio. Separato da alimenti e mangimi.
Asciutto. Ben chiuso. Mantenere in un locale ben ventilato.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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MONOCROTOFOS ICSC: 0181
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI INCOLORE IGROSCOPICI.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento o per combustione producendo fumi irritantie tossici
contenenti ossidi di azoto,
ossidi di fosforo.
Attacca ferro, acciaio, ottone.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: (come vapore e aerosol) (Frazione inalabile) 0.05 mg/m³ come TWA;
(cute);
A4 ( non classificabile come cancerogeno per l'uomo); BEI pubblicato;
(ACGIH 2004). MAK non definito.
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente per nebulizzazione o quando disperso, soprattutto se pulverulento.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso , causando convulsioni,
insufficienza respiratoria.
Inibizione delle colinesterasi. L'esposizione può portare alla morte. Gli effetti possono essere ritardati. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Inibitore della colinesterasi ; sono possibili effetti cumulativi: vedere rischi acuti e sintomi.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione a 0.00007kPa: 125°C
Punto di fusione: 54-55°C
Densità relativa (acqua=1): 1.3
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 100 (buona)
Tensione di vapore, Pa a 20°C: 0.0003
DATI AMBIENTALI
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta alle api, agli uccelli, ai mammiferi. La sostanza può causare effetti a lungo termine nell'ambiente acquatico. Durante il normale uso questa sostanza viene rilasciata nell'ambiente. Tuttavia si deve porre una grande attenzione per impedire ogni rilascio aggiuntivo, per esempio per smaltimento non appropriato.
NOTE
In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. In caso di avvelenamento con questa sostanza è necessario uno specifico trattamento; devono essere disponibili mezzi opportuni e relative istruzioni. Se nella formulazione della sostanza ci sono solventi consultare anche le schede ICSC relative a questi materiali. I solventi veicolanti utilizzati nelle formulazioni commerciali possono modificare le proprietà fisiche e tossicologiche. NON portare a casa abiti da lavoro. Azodrin, Bilobran, Crisodrin, Monocron, Nuvacron, Plantdrin, Susvin sono nomi commerciali.
La scheda è stata parzialmente aggiornata in Ottobre 2005.
Vedi le sezioni: Limiti di Esposizione Occupazionale, classificazione EU, Risposta di Emergenza.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999