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TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE | RISCHI ACUTI / SINTOMI | PREVENZIONE | PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI |
INCENDIO |
Non combustibile.
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In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
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ESPLOSIONE |
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ESPOSIZIONE |
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PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!
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Inalazione |
Tosse.
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Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
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Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
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Cute |
Cute secca. Ruvidezza.
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Guanti protettivi.
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Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone.
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Occhi |
Arrossamento. Dolore.
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Occhiali protettivi a mascherina.
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Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
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Ingestione |
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Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
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RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO | IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA | |||||||
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori ; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Poi lavare via il residuo con acqua abbondante. (Protezione personale straordinaria: respiratore con filtro P1 per particelle inerti.)
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RISPOSTA DI EMERGENZA | IMMAGAZZINAMENTO | |||||||
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DATI IMPORTANTI | |||
STATO FISICO: ASPETTO: FINE POLVERE BIANCA. PERICOLI FISICI: Riscaldando la sostanza a temperature elevate si foma della silice cristallina (vedi ICSC 0809 Cristobalite). LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE: TLV (come silice amorfa): 10 mg/m³ E,I (ACGIH 2000). TLV (come silice amorfa): 3 mg/m³ E,R (ACGIH 2000). MAK: 4 mg/m³; frazione respirabile (2000). |
VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione. RISCHI PER INALAZIONE: L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente quando disperso. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: La sostanza può avere effetto sui polmoni , causando leggera fibrosi (vedere Note). | ||
PROPRIETÀ FISICHE | |||
Punto di ebollizione: >2200°C Punto di fusione: 1710°C Densità: 2.3 g/cm3 Solubilità in acqua: insolubile |
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DATI AMBIENTALI | |||
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NOTE | |||
La letteratura sostiene che la fibrosi può essere causata da contaminanti cristallini. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici.Altro sinonimo è Kieselguhr. | |||
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI | |||
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(c) IPCS, CEC 1999 |