1,2-DICLOROETANO ICSC: 0250
Marzo 1995

Etilene dicloruro
1,2-Etilene dicloruro
Etano dicloruro
CAS # 107-06-2 ClCH2CH2Cl / C2H4Cl2
RTECS # KI0525000 Massa molecolare: 98.96
UN # 1184
EC # 602-012-00-7
EINECS # 203-458-1
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Altamente infiammabile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare.
Polvere, spruzzo d'acqua, schiuma, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Miscele vapore/aria sono esplosive.
Sistemi chiusi, ventilazione, materiale elettrico e impianto di illuminazione antideflagranti. Prevenire la formazione di cariche elettrostatiche (per es. con messa a terra). NON utilizzare aria compressa per riempire, versare o trattare.
In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Dolore addominale. Tosse. Vertigine. Sonnolenza. Mal di testa. Nausea. Mal di gola. Stato d'incoscienza. Vomito. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento.
Guanti protettivi.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Arrossamento. Dolore. Vista offuscata.
Occhiali protettivi a mascherina, visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Crampi addominali. Diarrea. (Inoltre vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Non dare da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Raccogliere il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori sigillabili il più lontano possibile. Assorbire il liquido restante con sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. NON eliminare in fognatura. Protezione personale: autorespiratore.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi. Inquinante per l'ambiente marino. Nota: E
Classificazione EU
Simboli: F, T
R: 45-11-22-36/37/38
S: 53-45
Classificazione UN
UN classe di rischio: 3
UN Rischi supplementari: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 30GTF1-II. Codice NFPA: H2; F3; R0;
A prova di fuoco. Separato da ossidanti forti, alimenti e mangimi,
e altri materiali incompatibili.
Vedi Pericoli Chimici. Freddo. Asciutto.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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1,2-DICLOROETANO ICSC: 0250
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO INCOLORE VISCOSO , CON ODORE CARATTERISTICO. DIVENTA SCURO PER ESPOSIZIONE ALL'ARIA, ALL'UMIDITÀ E ALLA LUCE.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a distanza. Per movimento, agitazione, etc, possono prodursi cariche elettrostatiche.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento e per combustione producendo fumi tossici e corrosivi contenenti acido cloridrico (ICSC 0163) e fosgene (ICSC 0007). Reagisce violentemente con alluminio, metalli alcalini, ammidi alcaline, ammoniaca, basi, forti ossidanti. In presenza di acqua attacca molti metalli. Attacca la plastica.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 10 ppm come TWA;
A4 ( non classificabile come cancerogeno per l'uomo); (ACGIH 2004). MAK: assorbimento cutaneo (H); Classe di cancerogenicità: 2; (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta molto rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
Il vapore e' irritante per gli occhi,
la cute e il tratto respiratorio.
Inalazione del vapore può causare edema polmonare (vedi Note). La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale, sui reni, sul fegato , causando ridotta funzionalità.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. Questa sostanza è probabilmente cancerogena per l'uomo.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 83.5°C
Punto di fusione: -35.7°C
Densità relativa (acqua=1): 1.235
Solubilità in acqua, g/100 ml 0.87
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 8.7
Densità di vapore relativa (aria=1): 3.42
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.2
Punto di infiammabilità: 13°C c.c.
Temperatura di auto-accensione: 413°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 6.2-16
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 1.48
DATI AMBIENTALI

NOTE
In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione medica. Si deve prevedere l'immediata somministrazione di una appropriata terapia inalatoria da parte di un medico o personale da lui/lei autorizzato.
La scheda è stata parzialmente aggiornata in Ottobre 2005.
Vedi le sezioni: Limiti di Esposizione Occupazionale, Risposta di Emergenza.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999