2,4-TOLUENE DIISOCIANATO ICSC: 0339
Marzo 1995

4-Metil-meta-fenilene diisocianato
2,4-Diisocianatotoluene
2,4-Diisocianato-1-metilbenzene
CAS # 584-84-9 C9H6N2O2/CH3C6H3(NCO)2
RTECS # CZ6300000 Massa molecolare: 174.2
UN # 2078
EC # 615-006-00-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere. NO contatto con acqua e prodotti chimici attivi.
Polvere, anidride carbonica. Usare acqua SOLO se in enormi quantità.
ESPLOSIONE Contenitori chiusi possono sviluppare pressione ed esplodere se esposti al calore o se contaminati con acqua o sostanze reattive.

In caso di incendio: raffreddare i fusti, ecc., bagnandoli con acqua ma evitare il contatto della sostanza con l'acqua. Combattere l'incendio da una posizione riparata.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Dolore addominale. Tosse. Nausea. Respiro affannoso. Mal di gola. Vomito. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Aspirazione localizzata. Protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento. Sensazione di bruciore. Dolore.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Arrossamento. Dolore. Vista offuscata.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione (Vedi inoltre Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. Somministrare carbone attivo in acqua. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Nel caso di un grande sversamento: consultare un esperto! Raccogliere il liquido che fuoriesce in contenitori coperti. Trattare il liquido residuo con una miscela di ammoniaca (4-8%), detergente (2%), e acqua. Assorbire il liquido restante con sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. Raccogliere la sostanza in contenitori, se è solida Protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore.
Non trasportare con alimenti e mangimi. Nota: C
Classificazione EU
Simboli: T+
R: 26-36/37/38-40-42/43-52/53
S: (1/2-)23-36/37-45-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R)-61S2078 or 61GT1-II Codice NFPA: H3; F1; R1;
Temperatura raccomandata di immagazzinamento 20-25°C. Separato da alimenti e mangimi (vedi Pericoli Chimici). Asciutto. Mantenere in un locale ben ventilato.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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2,4-TOLUENE DIISOCIANATO ICSC: 0339
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO INCOLORE, TENDENTE AL GIALLO PALLIDO, O CRISTALLI , CON ODORE PUNGENTE. DIVENTA GIALLO PALLIDO PER ESPOSIZIONE ALL'ARIA.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza può polimerizzare sotto l'influenza di basi, amine terziarie e cloruri acilici con pericolo di incendio o esplosione. Alla combustione, forma vapori tossici e gas comprendenti ossidi di azoto e isocianati. Reagisce rapidamente con acqua, acidi e alcol causando pericolo di aumento di pressione e di esplosione.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 0.005 ppm come TWA;
0.02 ppm come STEL;
A4 ( non classificabile come cancerogeno per l'uomo); SEN (ACGIH 2004). MAK: sensibilizzazione del tratto respiratorio (Sa); Classe di cancerogenicità: 3A; (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e dei suoi areosol, e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza, il vapore di questa sostanza e l'aerosol irritano gli occhi, la cute e il tratto respiratorio. L'inalazione di vapore può causare reazioni asmatiformi. Inalazione di vapore può causare bronchite chimica, polmonite e edema polmonare. L'esposizione molto superiore all'OEL può portare alla morte. Gli effetti possono essere ritardati. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea. Esposizioni ripetute o prolungate per inalazione possono causare asma. E' possibile che questa sostanza sia cancerogena per l'uomo.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 251°C
Punto di fusione: 22°C
Densità relativa (acqua=1): 1.2
Solubilità in acqua: reazione
Tensione di vapore, Pa a 20°C: 1.3
Densità di vapore relativa (aria=1): 6.0
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.00
Punto di infiammabilità: 127°C c.c.
Temperatura di auto-accensione: 620°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 0.9-9.5
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 0.21
DATI AMBIENTALI

NOTE
Il toluene diisocianato è una miscela di 2,4- e 2,6-isomeri (80:20), TDI è un nome comune. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. Si deve prevedere l'immediata somministrazione di una appropriata terapia inalatoria da parte di un medico o personale da lui/lei autorizzato. I sintomi dell'asma spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione da parte medica. Chiunque abbia avuto sintomi di asma causata dal contatto con questa sostanza, dovrebbe evitare ogni ulteriore contatto. L'odore è un avvertimento insufficiente di superamento del limite d'esposizione.
La scheda è stata parzialmente aggiornata nell'Aprile del 2005. Vedi la sezione:Limiti di Esposizione Occupazionale, Classificazione EU, Risposta di Emergenza.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999