ESACLOROCICLOESANO (MISCELA DI ISOMERI) ICSC: 0487
Novembre 2009

1,2,3,4,5,6-Esaclorocicloesano (miscela di isomeri)
BHC/HCH (miscela di isomeri)
1,2,3,4,5,6-Benzenesacloruro (miscela di isomeri)
CAS # 608-73-1 C6H6Cl6 / ClCH(CHCl)4CHCl
RTECS # GV3150000 Massa molecolare: 290.8
UN # 2761
EC # 602-042-00-0
EINECS # 210-168-9
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Preparati liquidi contenenti solventi organici possono essere infiammabili. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE Rischio di incendio ed esplosione se nella composizione sono presenti solventi esplosivi/infiammabili.

In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO! EVITARE L'ESPOSIZIONE DI DONNE CHE ALLATTANO!

Inalazione Tosse. Mal di gola. Inoltre vedi Ingestione.
Evitare inalazione di polvere.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO!
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Indossare guanti protettivi quando si presta il primo soccorso. Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico .
Occhi Arrossamento.
Visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Mal di testa. Nausea. Vomito. Diarrea. Vertigine. Tremori. Convulsioni.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. Somministrare carbone attivo in acqua. EVITARE se insorgono convulsioni. Sottoporreimmediatamente all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Protezione personale: respiratore con filtro per gas organici e particolato adatto alla concentrazione aereodispersa della sostanza, tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore, guanti protettivi. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori non metallici, sigillabili; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro.
Non trasportare con alimenti e mangimi. Nota: C
Classificazione EU
Simboli: T, N
R: 21-25-40-50/53
S: (1/2-)22-36/37-45-60-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: III
Classificazione GHS
Pericolo
Tossico se ingerito
Nocivo a contatto con la pelle
Sospettato di provocare il cancro
Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno
Causes damage to central nervous system
Può provocare danni al sistema nervoso, al midollo osseo, ai reni e al fegato in caso di esposizione prolungata o ripetuta
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Ben chiuso. Immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne. Provvedere al contenimento di reflui da spegnimento di incendio. Separato da basi, metalli, alimenti e mangimi.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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ESACLOROCICLOESANO (MISCELA DI ISOMERI) ICSC: 0487
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
SCAGLIE BIANCHE TENDENTI AL MARRONE O POLVERE CRISTALLINA BIANCA , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone a contatto con

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV non definito.
MAK: (Frazione inalabile) 0.5 mg/m³; Categoria limitazione di picco: II(8); assorbimento cutaneo (H); (DFG 2009). Vedi Note
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una concentrazione dannosa di particelle areodisperse può essere raggiunta rapidamentequando disperso.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale , causando convulsioni. Gli effetti possono essere ritardati.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere effetto sulsistema nervoso, sul midollo osseo, sui renie sul fegato Questa sostanza è probabilmente cancerogena per l'uomo. Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa causare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo umano.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: (Vedi Note)
Punto di fusione: (Vedi Note)
Densità: 1.9 g/cm3
Solubilità in acqua: (molto scarsa)
Tensione di vapore, kPa a °C: (Vedi Note)
DATI AMBIENTALI
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Può esserci bioaccumulo di questa sostanza chimica per esempio, lungo la catena alimentare nei pesci e nei frutti di mare. La sostanza può causare effetti a lungo termine nell'ambiente acquatico. Durante il normale uso questa sostanza viene rilasciata nell'ambiente. Tuttavia si deve porre una grande attenzione per impedire ogni rilascio aggiuntivo, per esempio per smaltimento non appropriato.
NOTE
Il punto di ebollizione, il punto di fusione e la tensione di vapore, dipendono dalla composizione isomerica. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. I sintomi di convulsione non si manifestano prima di un periodo che varia da mezz'ora a diverse ore. I solventi veicolanti utilizzati nelle formulazioni commerciali possono modificare le proprietà fisiche e tossicologiche. NON portare a casa abiti da lavoro. DA NON UTILIZZARSI in prossimità di fuochi o superfici calde o durante saldature. Limiti di Esposizione Professionale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999