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TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE | RISCHI ACUTI / SINTOMI | PREVENZIONE | PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI |
INCENDIO |
Non combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
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In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
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ESPLOSIONE |
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ESPOSIZIONE |
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PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!
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Inalazione |
Tosse. Mal di gola.
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Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
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Aria fresca, riposo.
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Cute |
Arrossamento. Dolore.
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Guanti protettivi.
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Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
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Occhi |
Arrossamento. Dolore. Vista offuscata.
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Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
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Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
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Ingestione |
Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Nausea. Vomito. Diarrea. Shock o collasso.
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Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
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NON indurre il vomito. Dare abbondante acqua da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.
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RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO | IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA | |||||||
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori sigillabili; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere poi trasferire in un posto sicuro. (Protezione personale straordinaria: respiratore con filtro P2 per particelle nocive.) NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
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Classificazione EU Simboli: Xn, N R: 22-36/38-50/53 S: (2-)22-60-61 | |||||||
RISPOSTA DI EMERGENZA | IMMAGAZZINAMENTO | |||||||
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Ben chiuso. Asciutto.
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DATI IMPORTANTI | |||
STATO FISICO: ASPETTO: CRISTALLI BIANCHI IGROSCOPICI. PERICOLI CHIMICI: Reagisce violentemente con idrossilammina causando pericolo di incendio. Reagisce con magnesio formando gas infiammabile/esplosivo (idrogeno- vedi ICSC 0001). Attacca ferro e zincoin presenza d'acqua. LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE: TLV (come rame): 1 mg/m³ (come TWA) (ACGIH 2001). MAK: (come rame) 1 mg/m³; Categoria limitazione di picco: II, 1 (DFG 2000). |
VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol e per ingestione. RISCHI PER INALAZIONE: L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente quando disperso, soprattutto se pulverulento. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza e' gravemente irritante per gli occhi e la cute. L'aerosol e' irritante per il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. La sostanza può determinare effetti sul sangue, sui reni esul fegato , causando anemia emolitica, disfunzione renale e disfunzione epatica. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: I polmoni possono essere danneggiati per un'esposizione ripetuta o prolungata all'aerosol. La sostanza può avere effetto sul fegato se ingerita. | ||
PROPRIETÀ FISICHE | |||
Si decompone sotto il punto di ebollizione a 650°C. Densità: 3.6 g/cm3 Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 20.3 |
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DATI AMBIENTALI | |||
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Può esserci bioccumulo di questa sostanza chimica per esempio, lungo la catena alimentare nei pesci. Si raccomanda vivamente che questa sostanza non sia immessa nell'ambiente. | |||
NOTE | |||
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INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI | |||
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(c) IPCS, CEC 1999 |