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TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE | RISCHI ACUTI / SINTOMI | PREVENZIONE | PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI |
INCENDIO |
Non combustibile eccetto che come polvere.
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ESPLOSIONE |
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ESPOSIZIONE |
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PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!
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Inalazione |
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Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
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Aria fresca, riposo.
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Cute |
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Guanti protettivi.
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Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
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Occhi |
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Occhiali di sicurezza, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
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Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
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Ingestione |
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Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
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RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO | IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA | |||||||
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori ; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
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RISPOSTA DI EMERGENZA | IMMAGAZZINAMENTO | |||||||
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Separato da ammoniaca, soluzioni concentrate di acqua ossigenata, acidi forti.
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DATI IMPORTANTI | |||
STATO FISICO: ASPETTO: METALLO BIANCO DIVENTA SCURO PER ESPOSIZIONE A OZONO, SOLFURO DI IDROGENO O ZOLFO. PERICOLI CHIMICI: Composti sensibili agli urti sono formati con acetilene. Reagisce con acidi causando pericolo di incendio. Il contatto con una forte soluzione di acqua ossigenta può portare ad una violenta decomposizione con formazione di ossigeno gassoso. Il contatto con ammoniaca può formare composti che sono esplosivi in ambiente secco. LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE: TLV (metallo): 0.1 mg/m³ (ACGIH 1997). MAK: 0.1 mg/m³; (1996). |
VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione. RISCHI PER INALAZIONE: L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente quando disperso. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: L'inalazione di elevate quantità di vapori di argento metallico può causare danneggiamento ai polmoni con edema polmonare. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: La sostanza può causare un scolorimento grigio-blu degli occhi, del naso, della trachea e della cute (argiria/argirosi). | ||
PROPRIETÀ FISICHE | |||
Punto di ebollizione: 2212°C Punto di fusione: 962°C Densità relativa (acqua=1): 10.5 Solubilità in acqua: insolubile |
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DATI AMBIENTALI | |||
Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta agli organismi acquatici.
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NOTE | |||
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INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI | |||
ITALIA VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE TLV calcolato sulle 8 ore: 0,1 mg/m³; ai sensi del D.Lgs.2 Febbraio 2002, N° 25. | |||
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(c) IPCS, CEC 1999 |