DIISOPROPIL ETERE ICSC: 0906
Marzo 1996

Isopropil etere
2,2'-Ossibispropano
2-Isopropossipropano
CAS # 108-20-3 C6H14O / (CH3)2CHOCH(CH3)2
RTECS # TZ5425000 Massa molecolare: 102.18
UN # 1159
EC # 603-045-00-X
EINECS # 203-560-6
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Altamente infiammabile.
NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare.
AFFF, polvere, schiuma alcool-resistente, spruzzo d'acqua, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Miscele vapore/aria sono esplosive.
Sistemi chiusi, ventilazione, materiale elettrico e impianto di illuminazione antideflagranti. Prevenire la formazione di cariche elettrostatiche (per es. con messa a terra).
In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE


Inalazione Tosse. Sonnolenza. Mal di gola.
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Cute secca. Arrossamento.
Guanti protettivi.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi Arrossamento.
Occhiali di sicurezza.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione (Inoltre vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. Riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Consultare un esperto! Ventilazione. Raccogliere il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori di metallo sigillabili il più lontano possibile. Assorbire il liquido restante con sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. NON eliminare in fognatura. (Protezione personale straordinaria: autorespiratore.)
Classificazione EU
Simboli: F
R: 11-19
S: (2-)9-16-33
Classificazione UN
UN classe di rischio: 3
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 128. Codice NFPA: H1; F3; R1;
A prova di fuoco. Freddo. Mantenere al buio. Mantenere in un locale ben ventilato. Immagazzinare solo se stabilizzato.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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DIISOPROPIL ETERE ICSC: 0906
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO INCOLORE , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a distanza. Per movimento o agitazione, etc., possono prodursi cariche elettrostatiche.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza può facilmente formare perossidi esplosivi se non stabilizzata e esplodere sotto scuotimento.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 250 ppm; 1040 mg/m³ ;
STEL: 310 ppm; 1300 mg/m³ (ACGIH 1995-1996).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori .

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi, la cute e il tratto respiratorio. La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale. L'esposizione superiore agli OEL potrebbe provocare attenuazione della vigilanza.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 69°C
Punto di fusione: -60°C
Densità relativa (acqua=1): 0.7
Solubilità in acqua: scarsa
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 15.9
Densità di vapore relativa (aria=1): 3.5
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.5
Punto di infiammabilità:-28°C
Temperatura di auto-accensione: 443°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 1.4-7.9
DATI AMBIENTALI

NOTE
Usualmente contiene p-benzilaminofenolo come stabilizzante. L'aggiunta di uno stabilizzante o inibitore può modificare le proprietà tossicologiche della sostanza, consultare un esperto. Ricercare i perossidi prima della distillazione; eliminarli qualora riscontrati.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999