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TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE | RISCHI ACUTI / SINTOMI | PREVENZIONE | PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI |
INCENDIO |
Combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
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NO fiamme libere.
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Polvere anidra, spruzzo d'acqua schiuma, anidride carbonica.
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ESPLOSIONE |
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ESPOSIZIONE |
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PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!
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Inalazione |
Tosse. Mal di gola.
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Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
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Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
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Cute |
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Guanti protettivi.
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Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone.
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Occhi |
Arrossamento. Dolore.
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Occhiali protettivi a mascherina.
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Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
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Ingestione |
Dolore addominale. Diarrea. Nausea. Vomito.
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Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
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Risciacquare la bocca. Dare abbondante acqua da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.
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RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO | IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA | |||||||
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori coperti; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. Protezione personale: respiratore con filtro P2 per particelle nocive.
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Classificazione UN UN classe di rischio: 9 | |||||||
RISPOSTA DI EMERGENZA | IMMAGAZZINAMENTO | |||||||
Transport Emergency Card: TEC (R) - 90GM7-III.
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Separato da ossidanti forti. Mantenere in un locale ben ventilato.
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DATI IMPORTANTI | |||
STATO FISICO: ASPETTO: CRISTALLI BIANCHI ,CON ODORE CARATTERISTICO. PERICOLI CHIMICI: La sostanza si decompone per combustione producendo fumi tossici e corrosivi contenenti acido cloridrico. Reagisce con forti ossidanti. LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE: TLV non definito. MAK: 5 ppm, 38 mg/m³; assorbimento cutaneo (H); Categoria limitazione di picco: II(2); Gruppo di rischio per la gravidanza: D; (DFG 2003). |
VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol e per ingestione. RISCHI PER INALAZIONE: Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta abbastanza lentamente per evaporazione della sostanza a 20°C ; tuttavia, per nebulizzazione o per dispersione, molto più velocemente.. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza e' irritante per gli occhi e il tratto respiratorio. | ||
PROPRIETÀ FISICHE | |||
Punto di ebollizione: 218.5°C Punto di fusione: 53.5°C Densità: 1.45 g/cm3 Solubilità in acqua: molto scarsa Tensione di vapore, Pa a 25°C: 17.3 Densità di vapore relativa (aria=1): 6.26 |
Punto di infiammabilità: 112.7°C c.c. Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 4.05 | ||
DATI AMBIENTALI | |||
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Può esserci bioaccumulo di questa sostanza chimica nei pesci.
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NOTE | |||
Il numero UN 2321 è riferito ai triclorobenzeni liquidi. I triclorobenzeni liquidi sono inquinanti marini. Vedi ICSC 1049 1,2,4-Triclorobenzene e 0344 1,3,5-Triclorobenzene.
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INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI | |||
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(c) IPCS, CEC 1999 |