SOLFURO DI COBALTO ICSC: 1529
Aprile 2004

Cobalto monosolfuro
Solfuro di cobalto(II)
CAS # 1317-42-6 CoS
RTECS # GG3325000 Massa molecolare: 91.0
UN #
EC # 027-003-00-X
EINECS # 215-273-3
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: usare un appropriato agente estinguente.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! RIGOROSA IGIENE!

Inalazione Tosse. Mal di gola. Respiro affannoso. Dispnea.
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Occhiali protettivi a mascherinao protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. Nausea. Vomito.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Protezione personale: filtro speciale adatto alla concentrazione aereodispersa della sostanza. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori coperti; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere.
Classificazione EU
Simboli: Xi, N
R: 43-50/53
S: (2-)24-37-60-61
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Separato da ossidanti forti.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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SOLFURO DI COBALTO ICSC: 1529
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
POLVERE GRIGIAO CRISTALLI ROSSO-ARGENTEI.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento producendo gas tossici e fumi irritanti contenenti acido solfidrico e ossidi di zolfo.
Reagisce con forti ossidanti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: (come cobalto) 0.02 mg/m³ come TWA; A3 (cancerogeno riconosciuto per l'animale con rilevanza non nota per l'uomo); BEI pubblicato; (ACGIH 2004).
MAK: (Frazione inalabile) assorbimento cutaneo (H); sensibilizzazione del tratto respiratorio e della cute (Sah); Classe di cancerogenicità: 2 Gruppo mutageno per le cellule germinali: 3A (DFG 2009).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una concentrazione dannosa di particelle areodisperse può essere raggiunta rapidamente quando disperso, soprattutto se pulverulento.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
Può causare irritazione meccanica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea. Esposizioni ripetute o prolungate per inalazione possono causare asma.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione: >1116°C
Densità: 5.5 g/cm3
Solubilità in acqua: insolubile
DATI AMBIENTALI

NOTE
In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. NON portare a casa abiti da lavoro. Chiunque abbia avuto sintomi di asma causata dal contatto con questa sostanza, dovrebbe evitare ogni ulteriore contatto. I sintomi dell'asma spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione da parte medica. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Aprile 2010: vedi Limiti di Esposizione Professionale, Rimozione di un versamento.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999