CROMO(III) CLORURO ESAIDRATO ICSC: 1532
Ottobre 2004

Cloruro esaidrato di cromo
Tricloruro di cromo esaidrato
CAS # 10060-12-5 CrCl3• 6H2O
RTECS # GB5450000 Massa molecolare: 266.5
UN #
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
RIGOROSA IGIENE!

Inalazione Tosse. Mal di gola.
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo.
Cute
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi
Occhiali protettivi a mascherina.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. Diarrea. Nausea. Vomito.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Dare abbondante acqua da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori sigillabili; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Protezione personale: respiratore con filtro P2 per particelle nocive. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO


IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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CROMO(III) CLORURO ESAIDRATO ICSC: 1532
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
POLVERE CRISTALLINA VERDE.

PERICOLI CHIMICI:
La soluzione in acqua è un acido debole.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: (come Cr metallo, composti di Cr(III)) 0.5 mg/m³ come TWA;
A4 (non classificabile come cancerogeno per l'uomo); (ACGIH 2004). MAK non definito.
RISCHI PER INALAZIONE:
Una concentrazione dannosa di particelle areodisperse può essere raggiunta rapidamente quando disperso.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per il tratto respiratorio

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione: (vedere Note) 83 - 95°C
Densità: 2.76 g/cm3
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 59
DATI AMBIENTALI
La sostanza è tossica per gli organismi acquatici.
NOTE
NON portare a casa abiti da lavoro. Il punto di fusione varia in funzione della struttura cristallina.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999