SULFAMMATO DI AMMONIO ICSC: 1555
Ottobre 2004

Sale monoammonico dell'acido solfamico
Ammonio ammidosolfonato
Solfamidato di ammonio
CAS # 7773-06-0 H6N2O3S / NH4OSO2NH2
RTECS # WO6125000 Massa molecolare: 114.1
UN #
EINECS # 231-871-7
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE


Inalazione
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo.
Cute
Guanti protettivi.
Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Occhiali protettivi a mascherina.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori coperti. Poi lavare via con acqua abbondante. Protezione personale: respiratore con filtro P2 per particelle nocive.

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Asciutto. Ben chiuso. Separato da ossidanti forti, acidi.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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SULFAMMATO DI AMMONIO ICSC: 1555
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
POLVERE CRISTALLINA IGROSCOPICA,
INCOLORE,
TENDENTE AL BIANCO.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento superiore a 160°C producendo ammoniaca, ossidi di azoto e ossidi di zolfo.
La soluzione in acqua è un acido debole. Attacca l'acciaio dolce. Il contatto con acqua calda puà causare la formazione di una grande quantità di vapore. Reagisce con acidi e forti ossidanti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 10 mg/m³ come TWA;
(ACGIH 2004). MAK: IIb, valore non definito ma i dati sono disponibili; (DFG 2004).
RISCHI PER INALAZIONE:
Una concentrazione dannosa di particelle areodisperse può essere raggiunta rapidamente per nebulizzazione o quando disperso, soprattutto se pulverulento.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi.

PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione (con decomposizione) 160°C
Punto di fusione: 131°C
Densità relativa (acqua=1): 1.8
Solubilità in acqua: molto buona
Tensione di vapore, Pa a 20°C: trascurabile
DATI AMBIENTALI

NOTE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999