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Cap. 5 - TUBI PROTETTIVI A VISTA DI MATERIALE ISOLANTE IN ooLUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE
 
Data agg. 05/07/06
 
NOTE ALLA TABELLA 1
(1)

Le fonti bibliografiche per i dati di tabella sono:
1)
Norma CEI 64-2 - quarta edizione
2)
Technical Report IEC 79-20 prima edizione ottobre 1996
3)
NFPA National Fire Code 1980 vol.12 % NFPA 325, 1994
4)
Nabert - Schoene: "Sichereits technische brennbarer Gase und Daempfe" edizione 1968
5)
CRC Handbook of Chemistry and Phisics - 78a edizione - 1997-1998
Ove le suddette fonti forniscono valori diversi,si è data priorità al Rapporto IEC 79-20 (2).

(2) Le sostanze in neretto sono comprese nel D.M. 22-12-1958 (G.U. n.23 del 29.1-1959), con le limitazini in esso contenute (esclusi i luoghi in cui le sostanze sono impiegate per uso combustibile).
(3) Per le sostanze con temperatura d'infiammabilità maggiore di 0°C, ove i metodi di misura non sono indicati nelle note riferite ai singoli valori, questi si intendono determinati con i metodi ASTM D 56 per sostanze con temperatura d'infiammabilità inferiore a 79°C e ASTM D 93 per sostanze con temperatura d'infiammabilità maggiore. A volte, per la temperatura d'infiammabilità è stato indicato "< 0" ritenendola un'indicazione utile, anche se non precisa, ai fini della presente Guida. Tutti i valori sono intesi alla pressioe atmosferica di riferimento di 101325 Pa.
(4) Per le temperature di accensione i valori sono generalmente determinati facendo riferimento all' ASTM E 679-78.
(5)

I dati indicati tra parentesi sono stati assunti per analogia con altre sostanza; nei casi dubbi si è optato per una scelta a favore della sicurezza. Data la complessità della materia, in ogni caso consultare la Norma CEI EN 50014 (CEI 31-8) allegato A.
Una costruzione elettrica contrassegnata IIB è idonea in zone che richiedono costruzioni elettriche del Gruppo IIA. Parimenti una costruzione elettrica contrassegnata IIC è idonea in zone che richiedono costruzioni elettriche dei gruppi IIA e IIB.
Una costruzione elttrica può essere idonea oltre che per un gruppo specifico anche per sostanze del gruppo superiore: ad esempio IIB + H2.

Analogamente, una costruzione elettrica contrassegnata con una classe di temperatura con numero di riferimento alto (es.T6) è idonea in zone che richiedono costruzioni elettriche con classe di temperatura avente un numero di riferimento inferiore (es.la classe di temperatura T6 è idonea per tuttel le classi da T1 a T6; la classe di temperatura T5 è idonea per tutta le classi da T1 a T5, ecc.).

(6) Sostanza in soluzione al 90%.
(7) L'ammoniaca anidrica ha un LEL relativamente alto (15% in aria); i suoi vapori sono più leggeri dell'aria e richiedono una notevole energia d'innesco, essa è pertanto di difficile accensione e, all'aperto, una sua emissione allo stato gasoso si diffonde rapidamente cosicchè eventuali atmosfere esplosive risultano di estensione trascurabile (art.4.4.4 nota 2 della Norma CEI EN 60079-10).
L'ammoniaca è tossica e letale già a bassissime concentrazioni in aria (0,5 - 1%) per cui, per morivi sanitari sono scelte e mantenute soluzioni impiantistiche tali da ridurre al minimo la possibilità di una sua fuoriuscita nell'ambiente.
L'ammoniaca in soluzione acquosa al 30% e inferiore non è infiammabile.
(8) Miscele di idrocarburi di petrolio con temperaura finale di eboliizione inferiore a 210°C (determinata col metodo ASTM D 86), per esempio le benzine per motori a combustione interna (benzine avio e benzine per autotrazione), le benzine solventi, il benzinone.
La temperatura di eboliizione delle benzine per autotrazione varia in relazione ai componenti presenti nella miscela; generalmente le benzine estive hanno tempertura di ebollizione più alte di quelle invernali.
Quando la temperatura ambiente è compresa tra 35°C e 45°C è ragionevole considerare una temperatura di ebollizione maggiore ed una tensione di vapore a 40°C di 70 kPa; in inverno invece la tensione di vapore a 40°C può essere di 85 kPa.
(9) I gas considerati hanno i seguenti contenuti percentuali in volume:
GAS
H2 %
CO %
CH4 %
Altri idrocraburi
Gas inerti
Gas d'acqua
da 50 a 55
da 38 a 42
inferiore a 1
-
parte restante
Gas d'alto forno
da 0,5 a 4
da 18 a 30
da 0,5 a 4
-
parte restante
Gas d'aria
fino a 12
da 25 a 30
inferiore a 1
-
parte restante
Gas di città
da 44 a 51
da 12 a 18
da 19 a 22
2
parte restante
Gas di cokeria *
55
6
25
2
parte restante
* Per i gas di cokeria: se la somma dei contenuti di idrogeno e di monossido di carbonio (H2% + CO%) è inferiore al 75% del totale può essere considerato il gruppo IIB, se la somma risulta maggiore deve essere considerato il gruppo IIC.
(10) I gas di petrolio liquefatti (GPL) comprendono: propano commerciale, butano commerciale e loro miscele. Le caratteristiche possono variare in relazione alle percentuali di ciascuna sostanza.
(11) Il gas di raffineria considerato è quello che più probabilmente costituisce lo scarico accidentale dell'impianto; esso è una miscela di idrocraburi da C1 a C5 e, per essere considerato del gruppo IIA, anzichè IIC, deve contenere al massimo il 15% in volume di H2.
(12) Il valore della densità è stato assunto convenzionalmente a favore della sicurezza, nella realtà impiantistica il gas potrebbe avere densità relativa all'aria >1,2 o anche < 0,8.
(13) Il gas naturale considerato ha il seguente contenuto percentuale in volume di idrocraburi:
CH4 %
C2H6 %
C3H8 %
C4H10 %
C5H12 %
C6H14 %
da 79 a 99,6
da 0,01 a 10
da tracce a 2,35
da tracce a 1,35
da tracce a 0,4
da tracce a 0,15
la parte restante è costituita da gas inerti.
(14) E' merceologicamente definito come "Gasolio con temperatura di infiammabilità compresa fra 55°C e 65°C"
(15) Sono merceologicamente definiti come "gasolio e olio diesel con temperatuta di infiammabilità superiore a 65 °C
(16) Miscela di idrocarburi distillati dal petrolio nell'intervallo di distillazione compreso fra 150°C e 370°C (determinato col metodo ASTM D 86).
(17) Temperatura di infiammabilità determinata col metodo ASTM D 93.
(18) Il gas povero è una miscela di gas d'acqua e gas d'aria.
(19) Combustibili per aviogetti (Jet Propellers).
(20) Miscela di idrocarburi distillata dal petrolio grezzo.
(21) Misurata col metodo IP 170 (adottato dall'Istituto del Petrolio Britannico)
(22) Il metano industriale, per essere considerato del gruppo IIA, deve contenere al massimo il 15% in volume di H2. UNa miscela di metano con altri componenti del gruppo IIA, anzichè IIC, quali che siano le proporzioni, è classificata del gruppo IIA.
(23) Al di sopra di 95°C il gas subisce una decomposizione esplosiva.
E' opportuno non confondere il nitrito di etilene con il suo isomero, il nitroetano (N.254)
(24) Miscele costituite prevalentemente da idrocarburi ottenute totalmente o in parte come residuo della distillazione del petrolio grezzo.
(25) Miscela di idrocraburi distillati dal petrolio grezzo.
(26) Miscela di idrocraburi naturali.
(27) Il tricloroetilene (trielina) non è ordinariamente infiammabile. I suoi vapori richiedono una notevole energia d'innesco; in ambiente ordinario ha difficoltà di accensione avendo un campo di esplodibilità molto ristretto (a 25°C LEL = 8 % UEL = 10,5%, a 100°C LEL = 7,8% UEL 52%).
Anche se tali condizioni sono difficili da ottenere, non si devono usare fiamma o archi elettrici in apparecchi chiusi contenenti vapori o residui della sostanza.
(28) Miscela composta generalmente da: 77% di terz-butilmercaptano (TBM), 14% isopropilmercaptano (IPM), 5,5% n-propilmercaptano (NPM), 3,5% impurità. Denoiminazioni commerciali: "SCENTINEL-E" oppure "SPOTLEAK 1009".
(29) Miscela composta da: 50% di terz-butilmercaptano (TBM), 50% di solfuro di metietile (MES). Denominazione commerciale:"SPOTLEAK 2323":
(30) L'olio diatermico considerato è olio minerale proveniente da basi paraffiniche, esso è dotato di elevato indice di viscosità ed è particolramente adatto per la trasmissione del calore. La sua temperatura di utilizzazione è sovente compresa tra 200°C e250 °C.
(31) Il liquido ditermico (dowtherm A) considerato è una miscela eutettica di difenile al 73,5% e ossido di difenile al 26,5%, esso è dotato di elevato indice di viscosità ed è particolramente adatto per la trasmissione del calore. La sua temperatura di utilizzazione è sovente compresa tra 300°C e 400 °C.
(32) L'idrazina ha una temperatura di accensione varaiabile in relazione al materiale con cui è a contatto (Es. a contato con l'acciaio inossidabile è 156°C, a contatto con il vetro è 270°C.
(37) La temperatura di infiammabilità (t1) dell'alcool etilico in soluzione con acqua varia in relazione con la concentrazione come segue:
- 80% alcool + 20% acqua: t
1  = 19 °C;
- 60% alcool + 40% acqua: t
1 = 23°C;
- 40% alcool + 60% acqua: t
1  = 26°C;
- 30% alcool + 70% acqua: t
1  = 30°C;
- 20% alcool + 80% acqua: t
1  = 36°C;
- 15-18% alcool + 85-80% acqua: t1 = 40°C;
 
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