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    Presentazione
    Prefazione
    Premessa
    Riferimenti normativi
  Anatomia e fisiologia del corpo umano rischi e patologie frequenti sul lavoro
       apparato respiratorio
           disturbi della respirazione
       apparato cardiocircolatorio
           disturbi delle circolazione
           disturbi cardiaci
       rianimazione: definizioni e tecniche
       apparato scheletrico
           principali lesioni
       agenti biologici
       apparato tegumentario
       folgorazione
       intossicazioni
       sistema nervoso
       organi di senso
 

Diversi disturbi a carico della respirazione possono portare all’asfissia, termine usato per indicare qualunque evento in grado di impedire all’aria di raggiungere gli alveoli polmonari e di conseguenza, all’ossigeno di arrivare nel sangue e da qui a tutto l’organismo.
La prolungata mancanza di ossigeno provoca deterioramento o morte cellulare; alcuni tessuti, come quello nervoso, sono così sensibili che dopo solo pochi minuti di carenza di ossigeno si sviluppano danni irreversibili.


 SOFFOCAMENTO

E’ il caso del corpo estraneo penetrato nelle vie respiratorie
Le vie aeree possono essere ostruite o per la presenza di corpi estranei quali cibo, vomito, o, specie nei bambini piccoli, oggetti, giochi o dolci, o per patologie che provocano un rigonfiamento acuto delle mucose della gola (edema della glottide). In presenza di un soggetto incosciente, anche la lingua, cadendo all’indietro, può impedire all’aria di penetrare.

 Sintomi generali
Il soggetto mostrerà difficoltà nel respirare e nel parlare, il colorito della pelle e delle labbra sarà bluastro (cianotico) e porterà le mani al collo afferrandolo.

 Cosa fare
Fate chinare il soggetto in avanti e colpite con il palmo della mano, diverse volte, la regione tra le scapole.
Se questo non dà risultato (dovrebbe espellere il corpo estraneo) tentate la manovra di Heimlich (fig. 3):

Fig. 3

mettetevi alle spalle del soggetto, agganciate le mani al di sotto della gabbia toracica e tirate verso di voi con un colpo secco, portando le mani verso di voi e verso l’alto. Provate questa manovra più volte anche alternandola ai colpi sulla schiena.

Se il soggetto perde conoscenza ponetelo nella posizione laterale di sicurezza (fig. 4) e colpite tra le scapole.

Fig. 4

Se non riprende a respirare, in posizione supina, praticate delle compressioni del diaframma e, appena ripreso il respiro, rimettetelo in posizione laterale di sicurezza. Nel frattempo, cercando di non abbandonare il soggetto, chiedete a qualcuno di chiamare il soccorso con il 118.


 ASFISSIA

Si verifica quando il sangue non può ossigenarsi o per un impedimento alla penetrazione dell’aria, o per incapacità dell’emoglobina di legarsi all’ossigeno.

Esistono vari tipi di asfissia: schematicamente possiamo citare l’asfissia di origine “meccanica” e l’asfissia di origine ventilatoria. La prima si realizza quando il soggetto resta immobilizzato dal peso di persone (folla in fuga) oppure da macerie (frane, terremoti) così che la gabbia toracica non può più espandersi e l’aria non può penetrare nei polmoni.

La seconda si realizza quando l’aria inspirata è satura di fumo (durante gli incendi) o di gas tossici come per es. CO (ossido di carbonio); in questa condizione l’aria penetra nelle vie respiratorie ma l’ossigeno non riesce a legarsi all’emoglobina o perché il suo contenuto è scarso o perché i gas tossici (CO) si legano per primi occupando i recettori ad esso dedicati.

 Sintomi generali
Colorito bluastro della pelle e delle mucose ad eccezione che nell’asfissia da CO dove il colorito è invece rosso accesso.

 Cosa fare
Eliminate l’origine dell’impedimento alla respirazione, es. dei pesi sul torace che ne impediscono i movimenti o terra o altro materiale che dovesse ostruire il naso e la bocca.
Controllare se il soggetto respira. Se si, ed è incosciente, ponetelo in posizione laterale di sicurezza.
Se non respira iniziate la respirazione artificiale e chiamate il 118; se inoltre vi è assenza di attività cardiaca associate il massaggio cardiaco.
Se l’asfissia è stata provocata da inalazione di fumi o gas, prima di tutto allontanate la vittima dal luogo sede dell’incidente e portatela in ambiente dove possa respirare aria pura.


 LE PATOLOGIE POLMONARI

Considerati il tipo di utilizzazione del presente manuale e il personale al quale è rivolto, descriveremo solo l’asma.

   ASMA

Può essere di origine allergica o essere scatenata da fattori emotivi.
Consiste principalmente in una difficoltà alla fuoriuscita dell’aria dai polmoni causata dalla contrazione delle vie aeree.

 Sintomi generali
Difficoltà alla respirazione, con un prolungamento della fase espiratoria, accompagnata da un sibilo o fischio, come descrivono alcuni. Colorito bluastro delle labbra; il soggetto appare angosciato, ansioso.

 Cosa fare
Prima di tutto rassicurare la persona: infatti è molto importante che riesca a rimanere calma altrimenti l’ansia peggiora la situazione respiratoria.
Fatela sedere con la testa e il torace piegati leggermente in avanti.
Controllate la frequenza del respiro ed il polso; se la difficoltà respiratoria è notevole chiamate il 118.

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